domenica 9 maggio 2010

Stavo quasi per rinunciare stasera, l'orario è allucinante! ma poi, non so dove, ho pescato l'ultimo briciolo di energia e allora eccomi qua.

Scrivere mi rilassa, è così da sempre, tutto quello che lascio "sulla carta" non sta più dentro di me, soprattutto se sono pensieri negativi.
Mi ha sempre più che altro aiutata a rimettere in ordine i pensieri, tenere la memoria e ridimensionare questioni che all'apparenza sembravano più grandi di quanto non fossero.

Non è che oggi sia stata una giornata tanto diversa dalle altre, ma il livello di riflessione, minuto per minuto, in me è sempre veramente alto.
Perché, mi chiedo per esempio, sgobbo dalla mattina alla sera e la mia casa non è mai come la vorrei vedere? soffro nel vedere la nostra casa così, perché sembra che io pecchi di negligenza, anche se in coscienza so che così non è.

Le ore serali, soprattutto, sono state un po' problematiche per me. Ho retto, tenendo un ritmo lento, rilassato e tranquillo, fino quando mi sono accorta del fatto che non sarei riuscita a caricare la lavatrice (la nostra lavanderia in questo momento è un disasto, lavatrice che va, panni sporchi fin fuori dal cesto, pigna di panni da stirare ed altri sulle corde già asciutti - eppure lavo e stiro tutti i giorni!). Sembra una stupidaggine, ma poi sapevo che dopo cena, oltre al lavaggio piatti avrei dovuto dare la prima pappa serale a Elisa e trovare il tempo per fare il bagno.

Ahimé era solo la prima delle complicazioni. Lele e Davide non erano d'accordo su quale cartone animato vedere, quello grande si è arrabbiato con il piccolo che si ostinava sui Barbapapà. Adirato, il primo si è ritirato in cucina lasciando campo libero al secondo che non c'ha pensato due volte a infilare il dvd prescelto nel lettore e schiacciare "Play". Il tutto mentre con Maurizio, in piedi, stavamo tentando di far finire a Elisa, particolarmente nervosa per qualche colica gassosa, la sua pappa.

A volte si ha la netta sensazione che per tre figli due adulti siano ancora troppo pochi! Fatto sta che sono dovuta intervenire. Ho provato a convincere Davide del fatto che avendo visto i Barbapapà il mattino doveva permettere a Emanuele di vedere un cartone che piacesse a lui, ma, non ho ottenuto niente. Non potevo però lasciarlo continuare la visione, o il primo l'avrebbe presa come un'ingiustizia. Così ho estratto il dvd dal lettore, mentre le lacrime dietro le mie spalle cominciavano a scendere copiose.

Lele era contento, anche se non è arrivato neanche un grazie, ne un segno di dispiacere per il piccolo che piangeva disperato. Come qualche giorno prima l'ho coccolato e gli ho proposto la lettura dei suoi libretti preferiti. E' andata.

Maurizio ha avuto pietà di me, e con immensa gratitudine da parte mia, ha finito di lavare quel che ancora mancava, ha cambiato Elisa e l'ha messa a nanna.

Verso le 22.30 Davide si è addormentato, così ho caricato la lavatrice e sono salita a fare il bagno.

Credo che neanche al migliore degli avvocati capiti di dirimere questioni simili!

Avrò fatto la cosa giusta? avrò agito nel migliore dei modi? li avrò amati? perché alla fine della giornata, quello che sto imparando a chiedermi, non è se ho tirato a lucido la casa o se la cesta dei panni da stirare è vuota.

Io mi chiedo: ho amato?

Del fatto che stessi facendo in quel momento la cosa giusta e col giusto atteggiamento ho avuto conferma dall'aiuto provvidenziale di Maurzio, dal quale mi sono sentita sostenuta. In qualche modo ho vissuto il Vangelo, quando dice di non aver paura di dare. Io non ho dovuto in quel momento chiedere aiuto, mi è tornato indietro quello che di bene stavo dando.

Forse è meglio augurare a tutti la buona notte, un'altra lunga giornata si prospetta.

Buona domenica nel Signore

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la mamma

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