venerdì 29 aprile 2011

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Quello qui sopra è il posto dove siamo stati la domenica di Pasqua. Bello è?

Ieri sera proprio non sono riuscita neanche ad avvicinarmi al computer. Elisa al mattino si è svegliata con una brutta tosse secca che la tormenta in particolare quando dorme.

Alle 21.30, dopo essersi addormentata con facilità, si è subito risvegliata costringendoci a tenerla con noi ancora un po' e questo nonostante la terapia preventiva.

Con oggi poi inizierà tutta la preparazione che ci porterà domenica a celebrare e festeggiare al Prima Comunione di Lele. Dovrò preparare i dolci, stirare, ricordarmi di tante cose. Spero stasera di avere qualche momento per me per fare il punto della situazione.

Adesso, dato che aprendo il computer per pregare mi sono trovata aperta la predisposizione a scrivere il post con la foto inserita, mi premeva annunciarvi che oggi "In famiglia" compie un anno!

Per noi naviganti è sicuramente un bel traguardo ma ci auguriamo di percorrere insieme ancora tante leghe, e per una volta....

buona giornata naviganti.

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Fulvia

mercoledì 27 aprile 2011

Grazie a Dio quella di oggi non è stata una giornata proprio inconcludente come quella di ieri. Sarà paradossale, ma non riuscire a concludere nulla nelle ore che ho a disposizione per essere produttiva, mi sfianca più che se avessi lavorato ininterrottamente.

E' uno sfiancamento più morale che fisico, naturalmente, ma è comunque brutto.

Ieri semplicemente non avevo per la testa uno straccio di programma e ho finito per perdere un sacco di tempo. Il pomeriggio, Lele era al ritiro per la preparazione alla Prima Comunione, avrei voluto passare un paio d'ore con Davide a tagliare e incollare cartoncino.

Non mi sono premurata di trovare qualcosa di carino per tempo, magari cercando in Internet e di provvedere l'occorrente. Quando, dopo aver messo Elisa a nanna, mi sono accorta che la ricerca non stava producendo alcun risultato utile, abbiamo bruscamente virato verso un paio di libretti in suo possesso, già più volte utilizzati per crare qualcosa con la carta.

Sono pagine predisposte. Basta ritagliare e incollare....

Dopo il secondo lavoretto lui s'è stufato e ha chiesto di poter vedere un cartone, ma anch'io non sentivo un grande entusiasmo.

Alle 16 abbiam fatto merenda con un po' di cioccolato di una delle sei uova che i miei bambini hanno ricevuto in dono a Pasqua, quando, godendo della giornata né fredda, né piovosa, siamo stati in campagna da uno zio.

Siamo infine usciti in cortile e Davide ha acconsentito a fare un po' "il casalingo". Anche Elisa aveva in mano la sua scopina, così abbiam ripulito il cortile da foglie e polvere, tagliato i rami troppo lunghi degli iris che quest'anno non hanno prodotto alcuna gemma, e ripulito il davanzale esterno della finestra della sala, l'unica che si affaccia sul cortile.

Anche oggi, complice il bel sole, siamo rimasti un po' in cortile. Niente lavori, però. Abbiamo giocato. Come mamma di maschi mi tocca anche tirar calci al pallone e, mentre Lele, rientrato da scuola, faceva a sua volta merenda davanti al cartone preferito, Davide ed io, ci siam fatti una "partita".

La cosa che più mi ha divertita è stato insegnare il girotondo ad Elisa. Più volte è venuta a cercare la mano mia e quella del fratello per ricominciare il giro sulla notissima filastrocca.

Stavamo predisponendo la cena quando, piacevolmente sorpresi, abbiamo ricevuto la visita di una coppia di miei zii. Lo zio ha giocato a pallone coi miei maschi come io non saprei fare e loro si sono divertiti parecchio.

Domani anche Davide riprenderà l'asilo e, non fosse per la Comunione in vista, torneremo alla solita routine. Bello avere i bimbi a casa, ma troppe cose sono state trascurate.

Vi auguro buona notte naviganti e il viaggio continui....

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la mamma

sabato 23 aprile 2011

Buona Pasqua naviganti, e lo sia davvero!

La gioia di Cristo risorto sia con voi!

Le celebrazioni di questi giorni sono state un vero immergersi nel mistero dell'amore, di un Dio che si consegna nelle mani dell'uomo e di sé nulla rifiuta.

Questa mattina in chiesa per la confessione, guardavo il tabernacolo aperto e vuoto e il Cristo morto deposto ai piedi della croce. Non c'è Gesù Eucarestia, non c'è Gesù in carne e ossa... è il vuoto.

In realtà Gesù ha già istituito l'Eucarestia, ha già dato sé stesso e il suo corpo e il suo sangue, ha già reso lo spirito, è già stato riconosciuto come vero Dio.

Credere in Gesù risorto è credere che anche noi un giorno risorgeremo, perché Dio è vita.

La speranza della Pasqua possa rinnovarsi in voi sempre.

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la mamma, con il papà, Emanuele, Davide ed Elisa

giovedì 21 aprile 2011

Devo sbrigare un po' di arretrato... :-)

Questa sera ho un paio di segnalazioni da fare: la prima si riferisce ad un film del 1997 dal titolo "Lo straniero che venne dal mare" con protagonisti Rachel Weisz (interpretava Ipazia nel recente "Agorà") e Vincent Perez (attore non molto conosciuto, almeno dal sottoscritto...).
Lo abbiamo visto diluito in parecchie serate, non perchè fosse poco "digeribile" bensì per il poco tempo a nostra disposizione, e devo dire che personalmente aspettavo la sera per sapere come andasse a finire questa storia d'amore tra lui, di origine russa (non ne siamo certi) naufrago sulle coste dell'inghilterra e lei introversa, timida e additata dagli abitanti come "strana", perché non si era conformata alle abitudini del luogo.
Anche se la critica su MyMovies non è positiva, a me e a mia moglie è piaciuto e quindi ve lo consigliamo!

La seconda segnalazione invece è per un film italiano del 2010 "Basilicata coast-to-coast" di Rocco Papaleo, con Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, lo stesso Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno e con la partecipazione di Max Gazzè (cantautore per cui aggiungo un ulteriore segnalazione in coda).

Come recita il titolo, la storia è ambientata in Basilicata: una regione poco conosciuta, ma che dalle immagini dei luoghi nel film meriterebbe sicuramente una visita approfondita.


I protagonisti sono un gruppo di amici che condividono la passione per la musica e che vogliono partecipare ad un concorso musicale a Scansano Jonica. Al protagonista, impersonato da Rocco Papaleo, viene una folgorazione: andare a piedi da Maratea cittadina sul mare Tirreno a Scansano Jonica appunto sul mare Ionio. Una "camminata" della durata di 10 giorni, attraverso la natura della Basilicata. I paesini di montagna ed i panorami si succedono uno dietro l'altro e nel frattempo gli amici raccontano la propria storia. Personaggi ognuno con caratteristiche proprie, ma fondamentalmente "normali" e per questo lo spettatore non ha difficoltà ad immedesimarsi.

Un giudizio positivo ed un merito a Rocco Papaleo per aver confezionato un film "pulito", non volgare, pieno di passioni vere e sincere, tutte doti che sono ormai difficilissime da trovare in altri film.

Ecco la nota finale aggiuntiva, nel film recita (anche se durante tutto il film dirà solo due battute e tutte negli ultimi 5 minuti) il cantante Max Gazzé che ha scritto la canzone "Mentre dormi" degna colonna sonora al film. Da ascoltare e riascoltare e riascoltare...

Che dire d'altro: buonanotte e "buone visioni"!



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il papà

mercoledì 20 aprile 2011

Un po' meno tranquilla questa giornata, o meglio, s'è purtroppo insinuata quella punta d'affanno che ha un po' inquinato la serenità.

In effetti dovevo incastrare diverse cose. Davide sarebbe rimasto a casa perché, nonostante sia ormai guarito, la scuola materna da oggi è chiusa per le vacanze pasquali. Dovevo iniziare gli impasti del pane, stendere la biancheria, stirare almeno un po', finire il lavoretto per l'abbellimento del grano che Lele offrirà domani sera durante la celebrazione del giovedì santo e, in mattinata, uscire per qualche commissione non più riinviabile.

Davide volentieri sarebbe rimasto in casa. Uscire al mattino gli costa fatica, preferisce rimanere a godersi i suoi giochi, magari in pigiama, senza alcuna premura e, a dire il vero, anch'io un po' sono così.

Elisa ha deciso di non collaborare. Ha protestato per mettere le scarpe e insieme ad altri capricci e richieste ha provocato un allungamento dei tempi, ragion per cui, quando finalmente siamo stati pronti per chiuderci alle spalle la porta di casa, il campanile batteva ormai gli undici rintocchi.

Lele invece, solo per oggi, è rientrato a scuola e già di primo mattino ha messo a dura prova la mia pazienza. Gli avevo detto già ieri sera che questa mattina avrebbe dovuto ripassare geografia prima di avviarsi al pullmino, ma ha perso tempo e non ce l'ha fatta.

Quando è uscito stavo ancora pregando e dentro di me, nonostante il nervosismo crescente, ho sentito che dovevo trovare modo di perdonarlo...

Al rientro ha portato un lavoretto da scuola per la Pasqua, realizzato con l'insegnante di religione. Si tratta dell'immagine di Cristo Pantocratore colorata da lui e messa su uno sfondo realizzato con cartoncino nero. Sul biglietto, che riportava in copertina bellissimi fiori colorati, stava scritto che nell'uovo avremmo trovato una sorpresa: il suo impegno a migliorare il rapporto con Davide.

Per riprendere il filo, come sempre pian, piano la matassa s'è dipanata. Elisa alle 15 era sveglia e, dato che in quel momento stavo ultimando di stirare, ho chiesto a Davide di salire a tenerle un po' di compagnia. Mancando ancora tempo prima della merenda sono riuscita a rinfrescare l'impasto del pane per l'ultima volta prima di passare il testimone a Maurizio che ha concluso il processo questa sera. Appena dopo la merenda, mentre attendevamo Lele son riuscita a stendere la biancheria, e così ho chiuso il cerchio, trovando quel po' di tranquillità per proseguire il lavoro di ritaglio e piegatura del cartoncino.

Anche Lele ci si è messo e devo dire che è stato proprio bravo. Ha davvero fantasia e quindi perché non lasciargli spazio.

Il lavoro è stato concluso questa sera. Abbiamo affisso le margherite di carta con degli spilli su strisce di gomma piuma posizionata attorno al grano, e, tra pane e lavoretto, c'è pure stato il tempo per una lezione di informatica ai maschi, mentre Elisa tentava in ogni modo di usurpare la tastiera e guai a distoglierla!

Come installare un sistema operativo (Linux Ubuntu), questo l'oggetto della lezione...

Bé, mentre si scalda il forno per infornare il pane, mi godo un po' la vicinanza di mio marito. Già in lontananza si vede il porto.

E' stata una buona giornata, possa essere anche una buona notte.

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la mamma

martedì 19 aprile 2011

Ho i bambini ammalati e questo è il motivo per il quale non ho più aggiornato quotidianamente il diario di bordo ma... ne è passata di acqua sotto i ponti.

Giusto un attimo prima che scoprissimo il malessere del primogenito, stavamo festeggiando in tutta semplicità il compleanno di papà. Una torta con gli ingredienti recuperati dalla dispensa (buona, proprio buona) i sorrisi festosi dei bimbi, un disegno, una cravatta e il gioco era fatto.

Ventiquattr'ore, una sudata e il panorama è cambiato totalmente. Sensazione di nausea, fino a invocare un miracolo per la paura di dover rimettere, febbre, mal di testa e, il mezzogiorno del lunedì (naturalmente tutti a casa da scuola) il termometro estratto dall'ascella di Davide all'arrivo del "bip" segnava 39.5.

La domenica sera già un filo di preoccupazione s'affacciava alla mente. Come affrontare il giorno successivo sola, con Elisa in piena fase di affermazione del proprio carattere con capricci da nevrastenia, e gli altri due ammalati?

Non so, non so quale santo mi abbia aiutata. Fatto sta che quelle appena concluse sono state due giornate piacevoli e produttive. Non si sono sentiti echi di liti, ieri mattina Davide e Lele mi hanno aiutata a riordinare la sala. Come sempre hanno apparecchiato e sparecchiato. Cercando di andar dietro alla scia dei loro desideri, li ho visti spossati, ma sereni, più disponibili anche l'uno nei confronti dell'altro.

Oggi, preferendo non farli uscire, abbiamo terminato il pomeriggio costruendo margherite di cartoncino colorato per abbellire il grano seminato un paio di settimane fa, da riportare in chiesa alla Messa del giovedì Santo. Andrà, assieme a quello riportato dagli altri bambini, ad adornare il sepolcro di Cristo.

Si viaggia e non si può non sentire il rumore ritmico delle onde che si infrangono sulla chiglia. Danno il senso del movimento e dello scorrere del tempo, ma nel viaggiare, sempre intenso quando viaggiando non si trascura d'amare, a volte i panorami ti catturano.

Strano! Soffia il vento, gonfiando le vele, ma a sera sosti e contempli i panorami di cui in ritardo ci si accorge d'esser stati spettatori.

Due volte Davide m'ha stupita. Si è ricordato di un cuginetto che purtroppo, pur avendo undici anni, ancora non cammina autonomamente e a suo modo ha chiesto perché utilizzasse le stampelle. Dall'ultima volta che l'ha visto son passati diciotto mesi. Com'è successo che se ne sia ricordato?

A cena invece ha chiesto perché ci sono i poveri, perché Dio li crea senza dar loro nulla?

In questi momenti credo non siano importanti le risposte che si riescono a dare ai figli, ma è importante che dentro di loro sia nata una domanda.

Altrettante volte mi ha stupita Lele, lasciandomi ammirata per la sua saggezza, che la sera, riuniti nella preghiera, è diventata motivo di ringraziamento. In questi giorni gli ho chiesto di pensare al motivo per cui vuole fare la Prima Comunione e qualche sera fa, dopo averci pensato tutto il giorno, ci ha dato la sua risposta. "Per cercare di essere in comunione con Dio", ci ha detto. Forse in quel momento lo Spirito è entrato nel cuore del mio bambino e gli ha consentito di dare una simile risposta.

Il sabato, sempre a cena, eccezionalmente abbiamo acconsentito a che si guardasse un film. Le protagoniste erano due bambine adottate da una ricca famiglia residente in un grande palazzo di New York nel quale il padrone non consente di tenere animali. Loro nascondono un grosso cane che alla fine, dopo aver salvato il padrone stesso di più palazzi da un tentativo di rapina, rimane ferito e sta per morire.

Una delle due bimbe chiede all'altra se quando morirà se ne prenderà cura la mamma, già in cielo. E' a questo punto che Lele afferma che gli animali non vanno in paradiso perché non hanno un'anima. Maurizio, invece di chiudere velocemente il discorso, lo ha incalzato chiedendo da dove traesse questa certezza e lui, con molta sicurezza, ha risposto che gli animali non vanno in cielo perché non hanno una coscienza.

Abbiamo ritenuto fargli notare che comunque, in quel caso, quell'animale aveva salvato la vita ad una persona, agendo per il bene e Dio stesso ha voluto che tutto contribuisse al bene.

Mi ha stupito però questa chiara certezza in lui.

E' tardi naviganti.... domani Lele tornerà a scuola per poi giovedì iniziare le vacanze Pasquali. Davide invece già da domani sarà in vacanza, e quindi rimarrà a farmi compagnia.

L'importante è che non manchi la fiducia che le cose possano sempre volgersi al meglio, e questa, è fede!

Buona notte
la mamma

mercoledì 13 aprile 2011

Quasi non mi sembra vero di riuscire ad aggiornare il giornale. Ieri sera non avevo palpebre sulle pupille, ma macigni di pietra che non c'era verso di tenere sollevate.

Anche la preghiera è stata difficoltosa. Con tutte le mie forze ho dovuto lottare contro il sonno. Maurizio ha tentato di incitarmi a scrivere perché rimanessi sveglia e fossi di compagnia durante la visione del nostro film serale.

Niente da fare. Avevo bisogno di dormire.

Pian piano sto sistemando gli armadi e i cassetti. Lascio indietro le pulizie e nei buchi di tempo lavo e stiro.

Lunedì, su richiesta di Emanuele, siamo stati al parco per la prima volta dopo la fine della scorsa estate e l'inizio del nuovo anno scolastico.

E' stato bellissimo. Elisa è stata libera di camminare nell'erba, incuriosita e contenta della nuova esperienza. I maschi hanno avuto lo spazio sufficiente per i loro calci al pallone e per qualche lancio del freezbe, al quale anch'io ho partecipato.

Dopo quasi un'ora di permanenza Maurizio, di ritorno dal lavoro, ci ha raggiunti e insieme siamo tornati a casa.

Mi son seduta nell'erba godendomi fino in fondo i bambini, la natura, la visione del castello e il sole.

Questo mercoledì, invece, è inziato all'insegna di una strana luce gialla che di lì a poco si è tramutata in un violento acquazzone. Di tanto in tanto, credo a causa delle temperature anomale dell'ultima settimana, grandinava. A causa del tempo ho dovuto modificare i miei programmi. Sarei dovuta uscire per qualche commissione portando con me Elisa e Davide da lasciare all'asilo. Sono stata costretta però a mandare Davide con la nonna e a rimanere in casa.

Prima di mezzogiorno splendeva di nuovo un magnifico sole e il cielo era sereno, di un azzurro intenso che mi faceva star bene. L'aria però era frizzantina. D'improvviso non era più luglio, ma era tornato aprile.

Quando Lele è rientrato da scuola, poco prima delle 17, ero al piano superiore con Davide, Elisa e la nonna a verificare quali indumenti conservare per i futuri nipotini. Si è concesso di far merenda e poi è salito a salutarci.

E' corso da Elisa e le ha dato un bacio e poi.... poi sorprendentemente ha dato un bacio a Davide ed uno a me. Mi sono avvicinata alla finestra scrutando nuovamente il cielo nel timore che stesse per abbattersi su di noi una grandinata peggiore di quella del mattino, ma il sole continuava a brillare.

Ieri, con Maurizio, siamo stati a colloquio con le sue insegnanti e abbiamo avuto modo di confrontarci su tante questioni, ottenendo, a quanto sembra e a nostra insaputa, che oggi lo spostassero a mensa consentendogli di pranzare accanto al suo compagno preferito.

E' proprio vero che parlando, e affidandosi al dialogo, si riescono ad aprire soluzioni insperate. Ho visto Emanuele sicuramente più sollevato, contento senza che l'ombra di una polemica offuscasse la gioia che in quel momento stava comunicando.

E' la terza volta che sperimenta di poter ottenere l'appoggio degli adulti nel momento in cui parlando confida una sua fatica, un momento di difficoltà e spero che questo diventi, nella sua memoria, un ricordo indelebile.

Ultimamente Emanuele è costantemente nei miei pensieri. Man mano che procedo in questo viaggio prendo sempre più coscienza di un modo diverso di poter vivere la maternità. Quando si ama tutto diventa più semplice, l'importante è rimanere positiva e saper partire dalle positività, non lasciarsi sfuggire l'opportunità di un complimento.

Comincio a convincermi del fatto che la pazienza e la comprensione, senza rinunciare a dare un indirizzo chiaro ai propri figli, che loro stesso chiedono, richiedano un tempo più lungo per ottenere il raggiungimento di alcuni risultati, ma mettano radici più profonde nel loro cuore.

E poi crescendo, essendo stati amati, sapranno amare.

Elisa nel frattempo diventa ogni giorno più astuta e pericolosa. Non riesco a lavare due cose al lavandino, che già lei è sul terzo gradino che mi guarda con un sorriso furbo dipinto sul volto. E' riuscita a impadronirsi del sapone da bucato nella convinzione che fosse buono da mangiare e proprio ieri, col rischio di farselo cadere addosso, è riuscita a prendere il ferro da stiro e a staccare la valvola per graduare la temperatura!

Un vero ciclone.

Se le chiedo di chiamare Davide dice: "Dada" e riesce a capire e a farsi capire sempre di più.

Procedono anche i preparativi per la comunione. Stiamo stampando le partecipazioni e presto inizieremo la distribuzione.

Adesso film col maritino, ma ho come la sensazione di aver trascurato di parlare di parecchie altre cose.

Buona notte naviganti e, spero proprio che sia così, a presto.

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la mamma

domenica 10 aprile 2011

A questo punto sono un po' stanca. Sono uscita di casa questa mattina alle 10 per rientrare solo questa sera alle 18.

Ha compreso tutto questa domenica che ha avuto il calore e la luminosità del sole a farle da chiglia. Il servizio e la Messa, la condivisione del pranzo, l'organizzazione del rinfresco della Prima Comunione, gli amici e poi... finalmente il ritorno a casa.

Cena frugale. Latte per chi ha voluto e per gli altri un panino e della macedonia fresca e poi son riuscita a caricare la lavatrice e a stirare. Un po' nel pomeriggio e un po' questa sera Maurizio ha portato avanti la stampa delle partecipazioni che vorremmo al più presto distribuire.

A quest'ora, anche se non è poi così tardi, sento la pesantezza degli occhi e della mente i cui pensieri si muovono come a rallentatore e davanti un'intera settimana in cui dovrò con urgenza procedere al cambio di stagione. Mi sorprende impreparata questo caldo e mi costringe a lasciare indietro pulizie altrettanto urgenti della casa.

"Ma si...", dico a me stessa: "Un po' alla volta farò tutto".

Sto pregando bene ultimamente e con costanza e credo che questo mi stia aiutando ad uscire dai tempestosi mari dell'affanno nei quali tante volte mi sono trovata a navigare, senza nemmeno sapere che rotta impostare per uscirne.

Adesso dico a me stessa che va bene così. L'importante è non impigrirsi e dare il meglio di sé sempre.

Per questa via sono riuscita, ieri, a lavare i pavimenti tralasciati durante la settimana nelle camere al piano superiore e poi, tutti insieme, come non succedeva da tempo, siamo usciti per un giro in centro. Nel pomeriggio ho stirato tanto. Elisa ha dormito, Lele ha avuto tempo per i suoi giochi al computer, solo Davide ha un po' vagato annoiato.

Con un po' di calma si trova il tempo per tutto.

Mi godo l'ultimo stralcio di domenica, il giorno della festa, il giorno diverso da tutti gli altri giorni, accanto a mio marito.

Vi auguro buona notte naviganti e... buona settimana.

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la mamma

venerdì 8 aprile 2011

Vorrei tanto aggiornare il giornale di bordo, ma ogni sera è sempre più tardi e tante cose stanno succedendo.

Cose che succedono più dentro che fuori e che vengono vagliate alla luce della preghiera e purificate dall'amore.

Lele ci sta sempre mettendo alla prova, per vedere se concludiamo velocemente tutte le questioni arrabbiandoci o se siamo capaci di dialogo, di portare alla superficie le domande più profonde.

Ti raccontano di un bambino indisciplinato e, scava, scava, trovi un bambino sofferente. Sofferente del dover rimanere con tutti i valori che la sua famiglia cerca di trasmettergli e che lui vuole far suoi in un ambiente in cui questi stessi valori ti spingono ai bordi delle relazioni.

E lui, giustamente, non riesce più ad accettarlo e l'unico modo di star dentro è lasciarsi andare alle trasgressioni.

Sinceramente, sono un po' preoccupata di questo mondo adulto che distrattamente non vede la sofferenza dei bambini, che chiedono che qualcuno insegni loro a vivere le relazioni tra coetanei a partire da ciò che sono, e non da ciò che possiedono.

Nulla da recriminare, però, nei confronti delle sue insegnanti , che un paziente tentativo di dialogo invece l'hanno fatto...

Martedì avremo i colloqui e vedremo cosa si potrà fare insieme per chiarire ancora meglio quale sia la reale situazione e aiutarlo.

Proseguono anche i preparativi per la Prima Comunione, prevista per il primo maggio.

Sono giornate davvero tanto, tanto intense e non riuscirei a condensare tutto qua dentro.

Sta cambiando il mio modo di essere mamma. Sto imparando ancora di più ad amare mio figlio, pur con tutte le sue difficoltà e ostinazioni, anzi, forse proprio in questo, perché così, seppur in modo inappropriato, mostra le sue ferite più profonde.

Dio ci aiuti sotto questo cielo in cui è facile perdere i punti di riferimento per orientarsi.

E' tardi e domani è venerdì. Buona notte naviganti.

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la mamma

domenica 3 aprile 2011

Il fine settimana è stato piuttosto intenso.

E' progredito il dialogo con Lele, che non ha mancato di lambire le coste della fede. Siamo stati ad un compleanno e questa mattina al ritiro di Quaresima per le famiglie. Quante stimolazioni! tutte da vagliare una, per una e poi stasera ancora una condivisione profonda della coscienza con mio marito.

Elisa invece mostra evidenti segni di disturbo. Piange in continuazione e l'ultima notte non è stata per niente tranquilla. Abbiamo pensato ad un effetto boomerang della festa di compleanno del pomeriggio. Anche Lele, dopo aver fatto fatica a prender sonno, alle 4.30 era di nuovo sveglio lamentando male al piede. Un crampo o non so cos'altro. Fatto sta che gli doleva il dorso, del piede appunto e, in piena notte, non ho trovato niente di meglio se non un tubetto di pomata all'arnica, acquistata non so quanto tempo fa, del quale Maurizio, che teneva la piccola in braccio, è riuscito a ricordarsi. Ha funzionato!

Che dire.. c'è stato pane per tutti i denti. Anche oggi, purtroppo, Elisa non è riuscita, a causa ormai crediamo di una forte costipazione, a godersi la giornata.

Venerdì mattina Lele si è alzato con tre buoni proponimenti nel cuore. Ieri l'ho aiutato, mentre camminavamo per raggiungere la chiesa, a fare un esame di coscienza aderente alla sua vita dell'ultimo periodo e quando ha lasciato il confessionale mi ha confidato di sentirsi più leggero perché era riuscito a confessare proprio tutto.

Ha proprio ragione Maurizio. Pretendiamo tanto da lui, ma entrambi abbiamo nel cuore anche tanta fiducia che dopo ogni caduta, con l'aiuto di Dio, possa rialzarsi e tornare a camminare sulla retta via.

Il dialogo è ripreso questa sera a tavola, dopo che ieri, proprio durante la festa, ho avuto modo di confrontarmi anche con la sua insegnante di religione, guarda caso nostra cara amica.

Domani, sperando di non averlo confuso o appesantito con i nostri discorsi, che sono stati tesi solo a mostrargli la nostra grande voglia di dialogo, non rimarrà altro se non rinnovargli la nostra grande fiducia e attendere che le fasi della maturazione facciano il loro corso.

Riguardo al ritiro della mattina, infinitamente ricco di spunti di riflessione e di parole dirette al cuore, annoto solo qualche appunto.

E' stato analizzato il brano della Samaritana. Scoprire, conoscere e riconoscere un Dio che "muore" d'amore e di desiderio per l'uomo sempre più mi innamora di lui e pone sulle mie labbra parole di stupore e lode.

Quando, proprio come oggi, si parla di desideri, non riesco a fare a meno di entrare almeno un po' in conflitto col mio passato che torna a farsi presente.

Scopro, racconto, annuncio un Dio che da sempre mi è rimasto accanto, e quando ho attraversato i momenti più duri in campo relazionale, in realtà Lui mi stava solo preservando, nascondendo per qualcosa di meglio, impedendomi irrimediabili scivoloni.

Anche ora lo scopro accanto, a me, a noi, a mio figlio e ai miei figli e sento che ogni giorno, sempre più, ci rende famiglia.

Ora, non so come andrà la settimana, ma spero che sia ed è quello che auguro anche a voi naviganti, una buona notte.

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la mamma

venerdì 1 aprile 2011

Navigazione in acque tempestose... non ho steso la biancheria che languisce nel cestello della lavatrice stasera, ho parlato con mio figlio (ancora una volta) della situazione scolastica, e abbiamo tirato le 22.

La giornata si è rivelata da subito intensa. La mia preghiera si è intrecciata da subito con il verbale del consiglio di interclasse che Lele mi ha fatto leggere giusto questa mattina prima di uscire.

Sembra che le insegnanti abbiano sempre più difficoltà a gestire la classe per problemi comportamentali e di rispetto delle regole. A causa dei frequenti richiami che si rendono necessari, sono costrette ad interruzioni che hanno prodotto un lieve ritardo nello svolgimento del programma.

Subito il mio cervello ha iniziato a frullare. Nel verbale si leggeva la richiesta della collaborazione delle famiglie da parte delle insegnanti e poco sotto si illustrava l'imminente inizio di un progetto di pet terapy a scuola.

A noi piacerebbe di più che si riunisse un'assemblea di classe nella quale pensare a strategie comuni. Così invece non si va mai alla radice del problema, non ci si interroga mai sulle reali cause di una simile, ingestibile frenesia e non si fa mai vedere ai nostri figli che, per loro, sappiamo metterci insieme.

Fosse finita qui!

Nelle ore che sono rimasta in casa, prima di portarmi dalla nonna per il consueto giovedì, Davide ha insistentemente chiesto che giocassi con lui alle costruzioni. Anche se poi è rimasto solo a cercar pezzi nella scatola e montarli, la sua è una richiesta che diventa sempre più pressante.

Ho provato a spiegargli che la mamma e il papà volentieri trovano del tempo per stare con lui a giocare, ma poi ci sono anche altre cose da fare, anche per lui. Per ora però la spiegazione non ha sortito effetti, in più, il fatto che stia sotto antibiotico, lo rende particolarmente vulnerabile e per un nonnulla piange.

Alle 12.30, mentre ancora riflettevo e pensavo a quanto letto sul verbale, prendo Lele da scuola che mi racconta, con molte sincerità, un paio di episodi che lo riguardano. La maestra lo aveva invitato a parlarne con me, prima fosse lei stessa a fermarmi e lui, grazie a Dio,ha accettato il consiglio.

Sono riuscita a non arrabbiarmi. L'ho lodato per il fatto di avermi detto la verità, poi siamo stati raggiunti da un compagno e abbiamo interrotto la conversazione. Giusto sul cancello della nonna sono riuscita ad aggiungere ancora qualche parola.

A me non interessava alzare la voce o punirlo, volevo far crescere la sua coscienza e così è finita nel dialogo di stasera, col papà presente e devo dire che Lele è rimasto particolarmente tranquillo, senza cercare di giustificarsi o minimizzare.

Bé, adesso è tardi. Forse è meglio concludere domani, oggi è stata una giornata veramente impegnativa!

Buona notte naviganti

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la mamma