Un po' meno tranquilla questa giornata, o meglio, s'è purtroppo insinuata quella punta d'affanno che ha un po' inquinato la serenità.
In effetti dovevo incastrare diverse cose. Davide sarebbe rimasto a casa perché, nonostante sia ormai guarito, la scuola materna da oggi è chiusa per le vacanze pasquali. Dovevo iniziare gli impasti del pane, stendere la biancheria, stirare almeno un po', finire il lavoretto per l'abbellimento del grano che Lele offrirà domani sera durante la celebrazione del giovedì santo e, in mattinata, uscire per qualche commissione non più riinviabile.
Davide volentieri sarebbe rimasto in casa. Uscire al mattino gli costa fatica, preferisce rimanere a godersi i suoi giochi, magari in pigiama, senza alcuna premura e, a dire il vero, anch'io un po' sono così.
Elisa ha deciso di non collaborare. Ha protestato per mettere le scarpe e insieme ad altri capricci e richieste ha provocato un allungamento dei tempi, ragion per cui, quando finalmente siamo stati pronti per chiuderci alle spalle la porta di casa, il campanile batteva ormai gli undici rintocchi.
Lele invece, solo per oggi, è rientrato a scuola e già di primo mattino ha messo a dura prova la mia pazienza. Gli avevo detto già ieri sera che questa mattina avrebbe dovuto ripassare geografia prima di avviarsi al pullmino, ma ha perso tempo e non ce l'ha fatta.
Quando è uscito stavo ancora pregando e dentro di me, nonostante il nervosismo crescente, ho sentito che dovevo trovare modo di perdonarlo...
Al rientro ha portato un lavoretto da scuola per la Pasqua, realizzato con l'insegnante di religione. Si tratta dell'immagine di Cristo Pantocratore colorata da lui e messa su uno sfondo realizzato con cartoncino nero. Sul biglietto, che riportava in copertina bellissimi fiori colorati, stava scritto che nell'uovo avremmo trovato una sorpresa: il suo impegno a migliorare il rapporto con Davide.
Per riprendere il filo, come sempre pian, piano la matassa s'è dipanata. Elisa alle 15 era sveglia e, dato che in quel momento stavo ultimando di stirare, ho chiesto a Davide di salire a tenerle un po' di compagnia. Mancando ancora tempo prima della merenda sono riuscita a rinfrescare l'impasto del pane per l'ultima volta prima di passare il testimone a Maurizio che ha concluso il processo questa sera. Appena dopo la merenda, mentre attendevamo Lele son riuscita a stendere la biancheria, e così ho chiuso il cerchio, trovando quel po' di tranquillità per proseguire il lavoro di ritaglio e piegatura del cartoncino.
Anche Lele ci si è messo e devo dire che è stato proprio bravo. Ha davvero fantasia e quindi perché non lasciargli spazio.
Il lavoro è stato concluso questa sera. Abbiamo affisso le margherite di carta con degli spilli su strisce di gomma piuma posizionata attorno al grano, e, tra pane e lavoretto, c'è pure stato il tempo per una lezione di informatica ai maschi, mentre Elisa tentava in ogni modo di usurpare la tastiera e guai a distoglierla!
Come installare un sistema operativo (Linux Ubuntu), questo l'oggetto della lezione...
Bé, mentre si scalda il forno per infornare il pane, mi godo un po' la vicinanza di mio marito. Già in lontananza si vede il porto.
E' stata una buona giornata, possa essere anche una buona notte.
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la mamma
mercoledì 20 aprile 2011
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