lunedì 30 maggio 2011

Già comincio a sbadigliare, forse ho bisogno di dormire e di appoggiare da qualche parte, come uno zaino un po' pesante che grava sulle spalle, le responsabilità quotidiane.

Vorrei davvero non dover pensare a niente almeno per un po', ma so che è perssoché utopico quindi...

Il vascello ha navigato fra cieli limpidi anche oggi, ma non mi sembra di aver patito afa.

Elisa era in cucina con noi già molto presto, ma questo non mi ha impedito di pregare. Davide è riuscito a salutare i muratori venuti solo a prendere le loro cose. Domani credo venga il lattoniere e poi, con la posa delle tegole sopra il tettuccio che sovrasta l'ingresso, sarà finita anche questa tornata di lavori.

Quando sono rientrata, dopo aver portato il mio secondogenito all'asilo, ho inziato la routine delle faccende domestiche. La piccola non fa altro che svuotare cassetti attorno a me e gettar roba sul pavimento che poi la sottoscritta deve raccogliere.

Questa mattina, per esempio, ha aggredito il cassetto dei calzini di suo papà, riuscendo a sfilare dalla plastica quelli comprati di recente.

Le ho dato da mangiare, a mezzogiorno in punto, faticando non poco a tenerla sveglia. Dopo mezza porzione di pasta non né voleva più. Ha sgranocchiato volentieri due scaglie di grana e poi, sperando di tenerla ancora sveglia, le ho frullato una banana.

Proprio non riusciva a tenere gli occhi aperti mentre le infilavo i cucchiaini in bocca uno dopo l'altro. Prima che il bicchiere fosse vuoto ho rinunciato. L'ho levata dal seggiolone e l'ho messa a dormire. Con calma ho poi lavato i piatti, messo a bagno della biancheria e stirato.

Poco dopo le 14 lei era sveglia e io avevo terminato le mie incombenze. Ho lasciato che ascoltasse le sue canzoncine mentre con lei di fianco, mi sono concessa di riposare un po' seduta sul divano.

Quando anche Davide ed Emanuele sono stati a casa ci siamo portati fino al parco, che sta diventando il luogo numero uno delle nostre avventure. Oggi l'esperienza è stata purtroppo segnata in negativo da un fatto che mi ha turbato. Una persona adulta ha strattonato un bimbo perché, inavvertitamente, nel tentativo di riprendere la palla lanciata in aria, è caduto addosso al nipotino provocandogli la solita sbucciatura.

Io mi sono avvicinata al bambino ritenuto "colpevole", poco più grande di quell'altro (quattro anni?) e l'ho consolato perché cadendo aveva preso una storta alla caviglia e credo anche si sia spaventato per il trattamento ricevuto.

Aggiungiamo l'aver sentito altri commenti sugli stranieri che dovrebbero stare solo coi connazionali e l'amarezza è salita dallo stomaco al cuore. Nel frattempo mi son messa a parlare con due mamme rumene di quello di cui parlano tutte le mamme: la tosse, i dentini ecc. ecc.

Non voglio far commenti, affido tutto al Signore. Solo pregherò con più inensità quelle parole: "...venga il Tuo Regno, Sia fatta la Tua volontà, come in cielo, così in terra....".

Voglio che il mio cuore di mamma sia per tutti i bimbi e non solo per i miei.
 
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la mamma
In alcuni momenti mi sembra un po' difficile scrivere, trovare la volontà per farlo e le idee giuste.

Elisa non ci ha permesso di trascorrere una notte di assoluto riposo e anche Davide è piombato prima dell'alba nella nostra camera per dirci che si era tolto il cerotto sul ginocchio! fortunatamente si è lasciato convincere a rientrare nel suo letto...

Ieri è stato particolarmente insistente riguardo al voler andare da un amichetto a giocare. Avrebbe voluto che lo portassi subito dopo essere rientrato da scuola, poi però sono riuscita a convincerlo che oggi avrei scritto il mio numero su un foglietto e l'avrei consegnato al nonno di questo bambino.

Oggi è stata una giornata di squilli. Telefono, campanello, sms... E' arrivato il muratore, e sembra che torni anche domani ed è arrivato anche il corriere a consegnare il nuovo ordine di malto per la seconda produzione di birra casalinga.

In extremis ho fatto quella telefonata dimenticata ieri, tutti i rinfreschi del pane ecc. ecc. Dato che il cortile inizia ad essere ingombro di tutto ciò che da lunedì servirà ai muratori, prima di cena ho portato i bambini al parco.

Abbiamo incontrato una nonna rumena con la sua nipotina di un anno che abitano in un appartamento qui di fronte. La nonna ha insistito perché stessimo con loro, parlava e parlava, ma io non capivo nulla di quanto tentava di dirmi, finché non è arrivata la giovane mamma della piccola e ha fatto da tramite.

Ho cercato di immaginare cosa farei se fossi in un paese straniero senza conoscere la lingua, al disagio che proverei.

Niente discorsi profondi per stasera però. E' tardi, il film che stavamo guardando è terminato ed è proprio ora di andare a dormire. Domani sarà un'altra giornata intensa e ancora non so esattamente come organizzarla. Meglio non pensarci...

Buona notte naviganti

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la mamma

domenica 29 maggio 2011

Il nostro vascello ha levato le ancore di buon ora anche questa mattina. Erano le 7.30 quando Maurizio ed io ci siamo alzati. Mezz'ora dopo sarebbe arrivato un muratore della squadra che ha lavorato da noi nelle ultime due settimane per finire di stuccare le fughe sul nuovo pavimento del balcone.

Questo ci ha dato l'opportunità di far colazione tranquillamente mentre ancora i bambini dormivano, di pregare insieme e ha dato a me la possibilità di scrivere finalmente una lettera che da almeno quindici giorni medito di poter imbucare.

Se fosse un gelato, questa giornata, sicuramente sarebbe un variegato. Dopo i rovesci di ieri, che ad intermittenza hanno sferzato l'aria, questa mattina siamo stati  inondati da una luce intensa. Il cielo era turchino come poche volte dalle nostre parti capita di ammirare e l'aria, finalmente pulita, era piacevolmente pungente.

Quando il sole è stato alto nel cielo in casa tutto si è movimentato per la presenza dei bambini, accolti uno dopo l'altro al risveglio con un lungo abbraccio, ed è iniziata una lunga trafila di incombenze da smistare per trovarci pronti, alle 15.30 (missione quasi impossibile per una famiglia di cinque persone) a partecipare alla Santa Messa nella chiesa della scuola di Davide.

Era programmata per oggi pomeriggio, infatti, la festa di chiusura dell'anno, festa un po' speciale per noi e per tutti i genitori il cui figlio lascia la scuola dell'infanzia per iniziare, a settembre, la scuola elementare.

Al termine dello spettacolo in cui Davide e compagni hanno interpretato la canzone de' "Il cuoco pasticcione" e relativo saggio di ginnastica, hanno vestito tutti i grandi con tocco e mantellina nera.

Hanno cantato la loro canzonzina in cui dicevano di aver imparato tante cose e di essere ormai pronti per la scuola e poi... poi è stato consegnato loro il "diploma di laurea"... ops! il diploma e basta.

Questo per dire che è stato per tutti un momento emozionante, in cui ci siamo resi conto che un'epoca si conclude perché un'altra se ne apra e un po' viene la pelle d'oca.

A cena abbiam fatto festa con ravioli, vino e una buona torta gelato che il festeggiato non avrebbe voluto, commentando: "Che schifo!", ma che poi gli è piaciuta tanto da volere il bis.

Anche Lele ieri mi ha reso orgogliosa. Avendo 10 euro a disposizione per la gita a Torino alla fine ha deciso di comprarsi solo un gelato. Dal suo racconto ho capito che è rimasto veramente impressionato dal costo delle cose, soprattutto le più superflue e ha giudicato non buono il comportamento di alcuni compagni che sembra abbiano consumato bibite, snek e quant'altro in modo disordinato.

E' proprio bello avere tre figli, come avere a disposizione ogni volta una sinfonia pronta a suonare per te, ciascuno con le proprie tonalità e sono sempre più convinta che scegliere di essere una mamma e basta sia stata, infine, una buona scelta.

Diventino quel che diventino io li avrò amati.

Magari io non sono la migliore delle mamme, tanto lavoro mi rimane da fare, ma metterò tutta me stessa per diventare ancora di più ciò che sono: una mamma.

Buona domenica naviganti

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la mamma

mercoledì 25 maggio 2011

Quasi ci siamo. Ancora pochi giorni e poi anche questa tornata di lavori di ristrutturazione sarà terminata. Manca una seconda mano all'ultima delle facciate, l'inferriata alla finestra della nostra camera, il pavimento al balcone e i tettucci.

Davide, molto probabilmente, anche se ora dice di voler fare il dentista, avrà una profonda crisi d'astinenza che vedremo di affrontare nel migliore dei modi.

Io mi ritrovo con una casa da ripulire a pochi giorni dalla partenza per il mare. I vetri, davanzali e zanzariere comprese, sono particolarmente imbrattati, ma... se sono sopravvissuta alla polvere di ieri un po' alla volta farò tutto.

Venerdì Emanuele andrà in gita con la scuola e ciò che più lo assilla è ricordarsi di caricare il suo nuovo lettore mp3.

Le giornate scorrono veloci, nel caldo che comincia a diventare afoso. I bimbi, giustamente, si rifiutano di mettere la giacca del pigiama per dormire. Le ore passano ed io non mi fermo un attimo, salvo crollare verso le 17 quando, finalmente, riesco a portare i bimbi al parco qua di fronte.

Lì l'ombra, la frescura che viene dalle piante, offrono almeno un po' di ristoro. Oggi Elisa, che sempre più sta prendendo confidenza col prato verde e lo spazio grande, rincorreva qua e là le bimbette della sua età, ma il fratellone, preoccupato e ansioso, la prendeva contro la sua volontà per riportarla al capolinea: la mamma.

Seduta su una coperta gentilmente condivisa da una vicina di casa, tentava di abbracciare un bimba appena più piccola di lei, ma molto vispa ed era molto tenera e delicata in questo approcio.

Se avessi avuto una videocamera avrei registrato ogni frammento, ma mi dovrò far bastare i ricordi. Dato che i capelli le si stanno allungando le ho fatto tre codini e stava propro bene. L'unico problema è che appena si accorge di avere elastici o mollettine sulla testa se le sfila, e quindi bisogna tentare di distrarla in ogni modo dopo ogni acconciatura.

Domani dovremmo pranzare dalla nonna, così per un po' ci toglieremo da qui.

Per il momento, naviganti, credo sia tutti e non mi resta che augurarvi la buona notte.

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la mamma

martedì 24 maggio 2011

Non posso fare nulla, i muratori hanno invaso casa e sono relegata in studio. Elisa, che come li ha visti entrare non ha più voluto saperne di mettere i piedi a terra, ora si è addormentata in braccio.

La piattaforma aerea che stanno usando dietro casa per raggiungere le pareti più scomode ha il motore quasi sempre acceso e manda un odore tremendo. Ho davvero faticato a rimanere nella lavanderia per stendere l'ultimo carico di biancheria.

Lele dovrebbe tornare per pranzo e spero proprio di riuscire a dare una ripulita e a preparare qualcosa di veloce. Avrei fatto tranquillamente in tempo a preparare la pasta per la pizza e rnfrescare il lievito, ma...

Ma si, poi sarà tutto più bello di prima.

Ora non so più come progredirà la giornata, ed è strano quando rimane ben poco sotto l'effetto della programmazione. Devo solo fidarmi che alla fine tutto si comporrà al meglio e arriverà quel momento in cui recupererò la padronanza degli spazi e del tempo, ma soprattutto arrivera, al tacere delle cose intorno, il momento sublime in cui sentirò la pace nel cuore per aver dato tutto di me, fino all'ultima goccia.

Arriverà quel momento in cui mi godrò fino in fondo la tenerezza dell'abbraccio di mio marito e, fra tanti uomini che mi girano attorno in questi giorni, riscoprirò la sua gentilezza e la sua attenzione per me, che non è di nessun altro.
Davvero basta fermarsi per ritovare Dio in noi e sentirsi immersi in Lui.

Bon proseguimento di giornata naviganti.

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La mamma

lunedì 23 maggio 2011

Strano davvero! ieri sera a questa stessa ora Maurizio ed io salivamo per andare a letto. Nonostante, come sempre, abbiamo provato a goderci il privilegio di qualche momento tutto per noi, ci si chiudevano gli occhi e così abbiamo spento tutto e siamo andati a dormire.

Purtroppo però Elisa si è svegliata durante la notte e anche Lele, colto da un crampo, ha chiesto che gli venisse spalmata una pomata distensiva, che serve per i blocchi a collo e schiena, ma che su di lui sembra avere perlomeno un effetto placebo.

Ieri è stata tutto sommato una giornata equilibrata e giungendo al suo termine mi è capitato di pensare che sarebbe bello se fossero tutte così le mie giornate, quelle in cui c'è tempo un po' per tutto.

Ci siamo alzati presto e con calma abbiamo poi consumato la colazione. Senza alcuna fretta siamo riusciti a vestirci e raggiungere la chiesa parrocchiale per la Messa della domenica. Lì abbiamo trovato la nonna che ha poi invitato Davide per pranzo. Lì per lì non ci sarebbe voluto andare. C'era la pasta al forno e diceva di non gradirla, ma quando la nonna ha precisato che non avrebbe preparato niente di diverso si è rassegnato e ha accettato l'invito.

Tornando ci ha poi raccontato di averla mangiata di buon grado. Il pomeriggio la catechesi era sospesa e sono riuscita a riordinare quattro cose in casa con tutta calma e poi abbiamo fatto il primo giro in bicicletta della stagione.

Proprio Davide ha inaugurato la sua nuova bici. Ci ha seguito per parecchi chilometri con le sue rotelline e alla fine era davvero stanco. Ci siamo fermati dall'altra nonna per una merenda con succo di frutta, ovetti di cioccolato e colomba e poi, tornando a casa, abbiamo fatto tappa in gelateria per acquistare... la nostra cena!

Una volta tanto alle 20 avevo finito di sistemare la cucina e avevo pure avviato una lavatrice.

Stare in mezzo alla campagna è stato davvero meraviglioso. A tratti avvertivamo il profumo della camomilla e lo sguardo si perdeva tra i campi di mais da un lato e quelli di grano dall'altro. Se potessi davvero mi trasferirei in una cascina, ma... al momento stiamo ristrutturando un'altra parte della nostra casa.

Speriamo solo che il sogno di Emanuele di diventare un contadino abbia un seguito!

Adesso mi godo gli ultimi momenti di pace, prima che una nuova giornata ricominci coi suoi ritimi che a volte funzionano come disgregatori di armonia.

Buona notte naviganti.

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la mamma

sabato 21 maggio 2011

Dopo 7 giorni di fermentazione è giunto il fatidico momento di imbottigliare il prezioso "nettare"...
Quindi altra "levataccia" alle 7:00 di sabato mattina (con la collaborazione della mia assistente :-)).

L'imbottigliamento è andato molto bene, non ci sono stati intoppi per fortuna, abbiamo messo a dimora 39 bottiglie da 0,50 lt. Non è una grande produzione (di solito sono 23lt, mentre questa volta ci siamo attestati sui 20lt), ma ci dovrebbe consentire di rispondere alle numerose richieste di assaggio!

Dopo aver fatto provare la nostra prima produzione (una classica Lager) ai nostri parenti e amici, abbiamo avuto tante richieste per la successiva produzione (un po' come per il Brunello di Montalcino che lo prenotano già prima della vendemmia... :-) scusate il paragone blasfemo).

Questa volta abbiamo scelto una birra differente la Bohemian Pilsner (sempre da Mr.Malt) speriamo che sia all'altezza delle aspettative.


Non ci resta che augurare "buona birra a tutti..."
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il papà

P.S. l'ultima bottiglia della prima produzione l'abbiamo bevuta in compagnia questa sera al termine dell'incontro del nostro Gruppetto Famiglia, è stato un bel modo per chiudere l'incontro.

giovedì 19 maggio 2011

Questa mattina sono scesa in cucina esclamando: "Buon giorno famiglia!". Erano da poco passate le 7 e attorno al tavolo stavano Maurizio, com'è normale che sia a quell'ora di un ordinario giovedì, Elisa, che già un'ora prima ci aveva dato la sveglia e... Davide.

Il dormiglione di famiglia si è svegliato insieme a noi per un urgente bisogno fisiologico e, nonostante l'invito a rientrare nel letto, non è più riuscito a prender sonno ed ha chiesto di poter scendere.

La cosa è poi tornata a suo favore. Un'ora dopo, infatti, sono arrivati i muratori e lui ha potuto "goderseli" un bel po' prima di andare all'asilo.

Nel mentre Elisa è rimasa con una nostra vicina di casa, con la quale sono ormai grandi amiche. Rientrando l'ho trovata dentro al seggiolone e insieme leggevano il giornale.

Rimaste sole, avendo già lavato le tazze e disfato i letti per il cambio delle lenzuola, abbiamo steso la biancheria. Ho pregato perché, essendo ormai i bambini svegli, ho preferito rimandare e poi sono salita per vestire la piccola e uscire.

Ho lasciato le chiavi di cancello e box ai muratori e siamo stati dalla nonna per il riso e zucca del giovedì. Alla tavola, come preannunciato, si sono aggiunte anche mia nipote e mia cognata.

Il pomeriggio è filato via liscio. Elisa ha dormito poco, Lele però, che aveva parecchio lavoro, ha studiato senza intoppi ed è riuscito a non saltare l'allenamento in palestra.

Abbiamo cenato con affettato, formaggio, il nostro pane nuovo e... popcorn. Davide aveva la sua porzione di riso e zucca tenuto da parte dalla nonna e ad Elisa ho fatto un po' di pasta e siamo riusciti a creare una sufficiente armonia.

Credo sia tutto per stasera e quindi, naviganti, buona notte.

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la mamma

mercoledì 18 maggio 2011

Accidenti! è già tardi anche questa sera e assieme alle ore della giornata passa anche la voglia di mettersi a fare qualsiasi cosa.

Proprio non so come Maurizio abbia trovato lo stimolo, dopo aver inutilmente atteso che Elisa si acquietasse nel suo lettino, di dipingere lo scudo di legno che sta preparando per e con Davide.

Anch'io però ci tenevo a raccontare le ultime novità così, con un piccolo sforzo della volontà, ho messo mano a questo nuovo post.

Abbiamo i muratori a casa in questi giorni e questa è la ragione principale per la quale non è poi così difficile invitare Davide al risveglio. Si alza e, ancora in pigiama, raggiunge la finestra della nostra camera e li saluta contento. Li guarda, fa domande, e lo stesso, nei momenti in cui sono liberi dalla scuola, fa anche il fratello maggiore.

Pensare che proprio la scorsa settimana, dopo aver avuto occasione di giocare con un compagno di classe, Davide mi chiedeva di potersi trasferire a casa sua, perché più bella della nostra e, da quanto ho capito, dotata di un sottotetto abitabile.

Lì per lì mi ha spiazzata. Quando Maurizio ha provato a chiedergli chi gli avrebbe rimboccato le coperte la sera, lui, con molta naturalezza, ha risposto che lo avrebbe fatto la mamma di Tommy!

Dal canto mio, senza frustrare questo suo desiderio (sono perfettamente consapevole dell'esistenza di case molto più belle, spaziose e confortevoli della nostra!) ho deciso di percorrere un'altra via.

Mentre, mano nella mano, lo portavo all'asilo, gli ho raccontato la "storia della nostra casa", costruita nel tempo attorno alla nostra famiglia e alle sue esigenze.

L'ho messo a conoscenza di come questa casa, di cui quasi per caso ci siamo accorti che era stata messa in vendita, ci fosse piaciuta e l'avessimo ritenuta adatta alla realizzazione del nostro progetto di famiglia. Camere spaziose e accoglienti nel caso fossero arrivati bambini, una cucina sufficientemente spaziosa, un cortile per permettere, sempre agli "eventuali bambini" di poter giocare...

E poi... abbiamo rimesso a posto il tetto, e poi... abbiamo sanato i muri dall' umidità, e poi.... trovato modi di riorganizzare gli spazi creando un bagno di servizio al piano terra quando prima non c'era ecc. ecc. ecc.

Ma non l'ho convinto! Non resta che permettergli di aver le sue opinioni.

Il pomeriggio continuiamo a trascorrere del tempo al parco che, via, via, si sta affollando di bambini. E' la mia piccola preoccupazione per l'estate, quando saremo rientrati dalle vacanze: trovare bambini con cui i miei figli possano giocare.

Sempre Davide, oggi, ha girato per i vialetti con la sua nuova bicicletta, ancora provvista di rotelle a causa dello scarso impegno di noi genitori ad insegnargli a farne a meno.

Lele invece è contentissimo di dover portare degli occhiali da vista. Abbiamo recentemente accertato una sua miopia, e, data la familiarità, la cosa può solo peggiorare.

Bé, naviganti, conto di farmi sentire al più presto con maggior calma.

Domani probabilmente andremo dalla nonna per il riso e zucca del giovedì, ed è probabile che ci siano anche mia nipote con mia cognata.

Adesso... dieci minuti di film e poi... nanna!

Buona notte a tutti

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la mamma

sabato 14 maggio 2011

Lo avevo preannunciato nell'ultimo mio post, questa mattina "levataccia" alle 7.00 per la seconda produzione di birra casalinga...

Ci siamo alzati alquanto presto per essere sabato, ma ne è valsa la pena, perchè abbiamo avuto modo di svolgere tutta la preparazione con calma e tranquillità (anche se gli inconvenienti capitano sempre e un piccolo disastro è successo anche questa volta, ma nulla di irreparabile...).

Questa mattina, oltre al valido aiuto di mia moglie, ci ha tenuto compagnia anche Lele, che stranamente si era svegliato prima del solito. Davide invece è sceso poco prima della fase finale: cioè quando si deve riversare il mosto raffreddato nel fermentatore ed è qui che è successo un piccolo disastro, con parte del mosto che è finito sulla sedia e poi per terra. Un attimo di panico subito rientrato!

Stiamo scoprendo che per essere Domozimurghi è fondamentalmente un atto di fiducia (ma si, facciamo un po' di filosofia...) verso la natura e la sua capacità di darci buoni frutti, noi dobbiamo solo coadiuvare, ma non siamo gli attori principali.

Tutto sommato possiamo dire che è andata bene, per essere una delle prime volte.


Ora non ci resta che attendere...

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il papà

venerdì 13 maggio 2011

Considero ormai il nostro blog come fosse una finestra perennemente aperta sul mondo. La scrittura è un potente mezzo di comunicazione e di condivisione e, per quel che mi riguarda, è davvero piacevole poter raccontare.

Al centro del mio cuore c'è la mia famiglia e non potrebbe essere diverso da come è. Penso questo, a volte, a proposito di altri desideri che contestualmente convivono nel profondo di me e non sempre pacificamente.

La mattina già, pregando le Lodi, preparo subito una mail da inviare a Maurizio con la copia di un Salmo che trovo bello condividere. Sono mail che facilmente diventano intime e confidenziali. Sempre più mi rendo conto di come tutto in Dio sia nuzialità, e se Dio, Trino ed Uno, illumina la realtà della famiglia, allo stesso modo anche la famiglia illumina le realtà di Dio in un dialogo che non ha mai fine.

C'è una coscienza che cresce, cambia, matura e proprio non è vero che tutto il meglio è riservato agli anni giovanili.

Ieri una delle frequentatrici del parco, signora anziana ma non vecchia, ha riempito l'aria con una lunga serie di luoghi comuni sugli extra - comunitari che l'Italia è costretta a ospitare perché c'è il Papa, e che noi emigravamo, si, ma per lavorare e nessuno ci dava niente, e io la storia l'ho studiata e la conosco ecc. ecc. ecc.

Ero un po' discosta, seduta fra l'erba, mentre questa signora parlava nel suo gruppetto di gente pronta ad ossequiare anche se non appariva tanto convinta e concorde. Sono rimasta ad ascoltare soffrendo in silenzio da cristiana, da italiana, da essere umano che prova compassione per la sorte di altri esseri umani.

Per farla breve, è stato uno di quei momenti illuminanti, sul quale anche oggi son tornata col pensiero, in cui mi son resa conto di come sia importante, per esempio, coltivare la propria formazione culturale. La storia mi ha da sempre appassionata, ma devo con rammarico ammettere che non ho sfruttato fino in fondo la possibilità di studiare e approfondire quando ancora frequentavo la scuola.

Tanti dei mali che affliggono l'uomo derivano proprio dall'ignoranza e conoscere è importante, perché è servizio alla verità.

Questo è il motivo per il quale ho chiesto a Dio di aiutarmi, nella vita, a mettere a frutto tutti i miei talenti per la causa del Regno.

Anche oggi il sole ha illuminato con la sua luce bella le ore del giorno e sempre più mi sembra che la luminosità ricordi alle nostre anime da dove veniamo e verso quale meta siamo incamminati.

Adesso è sera, qualcosa del giorno si sbriciola, si tramuta in speranza e qualcosa rimane dentro al cuore.

A tutti voi, naviganti per i mari del mondo, rinnovo l'invito a meditare e auguro la mia buona notte.

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la mamma

martedì 10 maggio 2011

E' già un po' tardi e gli occhi stentano a rimanere aperti, e se il sonno e la stanchezza fanno sentire il loro peso sulle palpebre, la preoccupazione per lo stato di salute di una persona cara rende gravi i pensieri.

Dovrà prendere una decisione non facile nell'arco delle prossime dodici ore questa persona e tutti preghiamo che la notte le porti consiglio.

Ogni sofferenza è un passaggio, piccola o grande che sia, ed è sempre Pasqua! Ciò che è difficile è accettare la croce, abbracciarla, amarla, sentirsene sostenuti, dirle si, come Cristo ci ha insegnato e il da poco beato Giovanni Paolo II ulteriormente testimoniato. Il dolore è una palestra per la fede, credere che dalla morte nasca la vita, che dopo il pericolo ci sia la salvezza, che il pianto sarà tramutato in un canto di lode.
Niente però è scontato e la passione inizia con l'anoscia e non esclude il senso di abbandono, passa per il dolore e la sofferenza e si fa mite dolcezza nell'umiliazione.

Dire: "Signore, nonostante quello che i miei occhi vedono e il mio corpo e la mia anima sperimentano, io credo!".

Si, c'è il tran, tran di tutti i giorni. Il caos della casa, la richiesta di attenzione dei piccoli, le distrazioni di quello grande, la spesa da fare ecc. ecc. ecc.

Domani dovrò fare il pane, arriverà il muratore, proprio ora mi ricordo che per la seconda sera di seguito non ho fatto una telefonata a una coppia per la catechesi battesimale. Lo sapevo che di tutte le cose che dovevo ricordare qualcuna sarebbe sfuggita. Tentavo di preparare la lavatrice mente Elisa non voleva saperne di lasciarmi libera di muovermi. Maurizio ha portato Lele in palestra e poi, con Davide, è stato al centro commerciale per qualche acquisto dell'ultima ora...

Ecco, credo d'aver fatto un bel pout - pourri di quel che è ora il nostro viaggio.

Naviganti, prima di augurarvi la buona notte, oso tornare a chiedervi un po' di preghiera. C'è bisogno che il Signore doni la sua pace ad una famiglia davvero travagliata.

Grazie di cuore

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la mamma

lunedì 9 maggio 2011

E' allucinante! Elisa sta facendo un po' più fatica del solito ad addormentarsi e quando scendo sono talmente addormentata che diventa difficile prendere la decisione di mettersi a scrivere.

Le stiamo insegnando ad addormentarsi nel lettino e i primi giorni è andata veramente bene. Il suo non è più proprio un peso piuma e poi è giusto che anche lei impari che se alla stessa ora viene portata in camera, al buio, messa nel lettino e sempre alla stessa ora, dopo aver recitato le preghiere insieme in camera dei fratelli vuol dire che è l'ora della nanna.

Non so come, però, da un paio di giorni o tre, non appena Maurizio tenta di coricarla, mentre io mi concendo qualche altro momento di lettura con Davide e Lele, scoppia in un pianto dirotto.

Tutto ciò è un vero peccato. Riuscire ad aggiornare il giornale di frequente mi permette di non perdere tanti particolari del nostro viaggio che la sola memoria, nonostante sia ancora buona, fatica a trattenere.

La scorsa settimana, per esempio, è iniziata così, così. Martedì Lele ha lamentato un po' di mal di testa e nausea e io ho creduto che fosse una scusa per evitare l'allenamento di judo. Questa mancanza di fiducia da parte mia ha pesato sul nostro rapporto e ben presto mi son pentita.

Grazie a Dio non sono mancate occasioni per un recupero. Devo proprio ammettere che in quest'occasione è stato il papà a giocare la carte vincente, quella della fiducia ed io ho incassato. Ogni tanto è anche bello concedersi di sentirsi deboli. Tiene lontani dal pericolo di credersi onnipotenti. L'esperienza del perdono è una delle più alte esperienze d'amore.

Poi c'è stata una telefonata con un'amica che ha, per usare un eufemismo, "qualche difficoltà". Persone come lei, pian piano, escono dal giro delle amicizie e si ritirano chiuse nel loro disagio. Noi però abbiamo bisogno che persone così ci ricordino la realtà della nostra comunità, che non è fatta esclusivamente di persone sane e in forma. Sono convinta che proprio dall'attenzione che riusciamo ad avere per chi più ha bisogno risalti l'amore vero, quello che convince chi guarda, quello per il quale Gesù stesso dice: "Vi riconosceranno per come vi amate".

Oggi poi, tanto per riprendere l'ordinarietà, ho portato Lele dall'oculista. E' risultato miope e dovremo provvedere un paio di occhiali anche per lui.

Lele è come una pietra grezza che finalemente lascia intravedere un po' della sua straordinaria purezza e luminosità.

La sera, non appena riesco a toccare il divano, tutti i miei bambini fanno a gara per sedersi vicino a me, Elisa compresa, che non sopporta di vedersi spodestata dai fratelli. E' in quei momenti, in cui mi sento circondata dall'affetto dei miei, che penso di avere veramente tutto. E adesso, naviganti...

buona notte

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la mamma

domenica 8 maggio 2011

Questa sera vi voglio segnalare un film di animazione che hanno visto i miei figli e che secondo me merita una segnalazione sul nostro blog.

Non si tratta delle solite produzioni "made in USA" (Disney, Pixar o giù di li...) bensì di un prodotto europeo.

Si intitola "La stella di Laura" è del 2004 ed è stato prodotto da una casa produttrice tedesca la "Rothkirch Cartoon Film".


Anche lo scrittore da cui è tratta la storia è tedesco "Klaus Baumgart" (spero di trovare qualche libro di questo autore!)

Direi che è proprio un film adatto ai bambini, da vedere naturalmente accanto ai propri genitori.

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il papà
Mia moglie mi ha ricordato il detto "chi si loda si imbroda...", di solito rispetto molto i proverbi che considero l'espressione della saggezza e dell'esperienza popolare, ma in questo caso vorrei fare un'eccezione :-)

Utilizzando uno dei motori di ricerca più diffusi (Google) e ricercando la parola "domozimurgo" il risultato è alquanto inaspettato: il nostro blog viene riportato al 2° e al 3° posto tra i risultati!


Vi posso assicurare che non ho mandato una cassa di birra della nostra produzione ai proprietari di Google... (un dubbio potrebbe sorgere dato che su Bing e su Yahoo non siamo cosi ben posizionati...).

Comunque posso fare un annuncio a chi ha già provato la nostra birra, si avvicina la prossima produzione "meditate gente, meditate!" (anzi "attendete gente, attendete").

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il papà
Sono sola in questa notte. Ho appena terminato di scrivere gli auguri per due bambini che domani riceveranno la Prima Comunione e così ho rivissuto le emozione della scorsa settimana.

Quanti passi nella fede, quante leghe percorse... più penso all'immagine del vascello e più trovo che si adatti veramente bene al viaggio di una famiglia come la nostra.

Solo la fede può aiutare a non farsi sommergere dalle mareggiate, a tornare a imporre saldamente le mani al timone.

Quando cadi e torni indietro sai che solo il perdono è un medicamento portentoso che rimette le cose a posto.

Quante rilessioni vorrei condividere, ma ora è tardi, veramente tardi ed è già domenica, il Giorno del Signore, fatto per Lui e per stare tra noi come fratelli.

Buona notte a tutti e buona domenica

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la mamma

lunedì 2 maggio 2011



Nonostante sia già quasi passato un giorno interno dall'evento, rimane ancora nel cuore parecchia emozione al ricordo, che a lungo, credo, lascerà il suo dolce e profondo strascico.

Vorrei trattenere ogni frammento di una giornata come quella di ieri, ogni trepidazione, ogni sorriso. Le premure dei giorni precedenti e anche quelle della stessa domenica sono dimenticate. Emanuele da qualche ora è un degno commensale alla mensa del Signore e sempre più questo lo rende non solo figlio, ma fratello nella fede.

Tanti hanno voluto partecipare alla nostra gioia con la loro presenza alla celebrazione e al momento di festa scrivendo, sui diversi bigliettini d'auguri che la sera con calma abbiamo letto, parole veramente, veramente sentite.

Vorrei ringraziarli tutti e uno alla volta, a partire da mio marito che più volte, durante la celebrazione, mi ha semplicemente tenuto la mano cercando al contempo di tenere Davide in equilibrio sulle gambe.

Mi rendo conto che la Prima Comunione è solo una tappa ma... è pur sempre una tappa importante.

A me sembra proprio che la preghiera sia in grado di cambiare, un po' alla volta, la realtà attorno e di sgretolare dentro l'anima tutto quanto è detrito fino a renderla trasparente. Ci sono cose che tocco con mano e altre che solo presagisco, intravedo e una di queste è il senso di unità che si respira.

Domani, sempre che riesca ad arrivare a questo punto della giornata sufficientemente lucida, tornerò a raccontare del nostro ordinario e sempre straordinario viaggio tra le onde.

Per ora... buona notte naviganti.
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la mamma