domenica 29 maggio 2011

Il nostro vascello ha levato le ancore di buon ora anche questa mattina. Erano le 7.30 quando Maurizio ed io ci siamo alzati. Mezz'ora dopo sarebbe arrivato un muratore della squadra che ha lavorato da noi nelle ultime due settimane per finire di stuccare le fughe sul nuovo pavimento del balcone.

Questo ci ha dato l'opportunità di far colazione tranquillamente mentre ancora i bambini dormivano, di pregare insieme e ha dato a me la possibilità di scrivere finalmente una lettera che da almeno quindici giorni medito di poter imbucare.

Se fosse un gelato, questa giornata, sicuramente sarebbe un variegato. Dopo i rovesci di ieri, che ad intermittenza hanno sferzato l'aria, questa mattina siamo stati  inondati da una luce intensa. Il cielo era turchino come poche volte dalle nostre parti capita di ammirare e l'aria, finalmente pulita, era piacevolmente pungente.

Quando il sole è stato alto nel cielo in casa tutto si è movimentato per la presenza dei bambini, accolti uno dopo l'altro al risveglio con un lungo abbraccio, ed è iniziata una lunga trafila di incombenze da smistare per trovarci pronti, alle 15.30 (missione quasi impossibile per una famiglia di cinque persone) a partecipare alla Santa Messa nella chiesa della scuola di Davide.

Era programmata per oggi pomeriggio, infatti, la festa di chiusura dell'anno, festa un po' speciale per noi e per tutti i genitori il cui figlio lascia la scuola dell'infanzia per iniziare, a settembre, la scuola elementare.

Al termine dello spettacolo in cui Davide e compagni hanno interpretato la canzone de' "Il cuoco pasticcione" e relativo saggio di ginnastica, hanno vestito tutti i grandi con tocco e mantellina nera.

Hanno cantato la loro canzonzina in cui dicevano di aver imparato tante cose e di essere ormai pronti per la scuola e poi... poi è stato consegnato loro il "diploma di laurea"... ops! il diploma e basta.

Questo per dire che è stato per tutti un momento emozionante, in cui ci siamo resi conto che un'epoca si conclude perché un'altra se ne apra e un po' viene la pelle d'oca.

A cena abbiam fatto festa con ravioli, vino e una buona torta gelato che il festeggiato non avrebbe voluto, commentando: "Che schifo!", ma che poi gli è piaciuta tanto da volere il bis.

Anche Lele ieri mi ha reso orgogliosa. Avendo 10 euro a disposizione per la gita a Torino alla fine ha deciso di comprarsi solo un gelato. Dal suo racconto ho capito che è rimasto veramente impressionato dal costo delle cose, soprattutto le più superflue e ha giudicato non buono il comportamento di alcuni compagni che sembra abbiano consumato bibite, snek e quant'altro in modo disordinato.

E' proprio bello avere tre figli, come avere a disposizione ogni volta una sinfonia pronta a suonare per te, ciascuno con le proprie tonalità e sono sempre più convinta che scegliere di essere una mamma e basta sia stata, infine, una buona scelta.

Diventino quel che diventino io li avrò amati.

Magari io non sono la migliore delle mamme, tanto lavoro mi rimane da fare, ma metterò tutta me stessa per diventare ancora di più ciò che sono: una mamma.

Buona domenica naviganti

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la mamma

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