lunedì 2 maggio 2011
Nonostante sia già quasi passato un giorno interno dall'evento, rimane ancora nel cuore parecchia emozione al ricordo, che a lungo, credo, lascerà il suo dolce e profondo strascico.
Vorrei trattenere ogni frammento di una giornata come quella di ieri, ogni trepidazione, ogni sorriso. Le premure dei giorni precedenti e anche quelle della stessa domenica sono dimenticate. Emanuele da qualche ora è un degno commensale alla mensa del Signore e sempre più questo lo rende non solo figlio, ma fratello nella fede.
Tanti hanno voluto partecipare alla nostra gioia con la loro presenza alla celebrazione e al momento di festa scrivendo, sui diversi bigliettini d'auguri che la sera con calma abbiamo letto, parole veramente, veramente sentite.
Vorrei ringraziarli tutti e uno alla volta, a partire da mio marito che più volte, durante la celebrazione, mi ha semplicemente tenuto la mano cercando al contempo di tenere Davide in equilibrio sulle gambe.
Mi rendo conto che la Prima Comunione è solo una tappa ma... è pur sempre una tappa importante.
A me sembra proprio che la preghiera sia in grado di cambiare, un po' alla volta, la realtà attorno e di sgretolare dentro l'anima tutto quanto è detrito fino a renderla trasparente. Ci sono cose che tocco con mano e altre che solo presagisco, intravedo e una di queste è il senso di unità che si respira.
Domani, sempre che riesca ad arrivare a questo punto della giornata sufficientemente lucida, tornerò a raccontare del nostro ordinario e sempre straordinario viaggio tra le onde.
Per ora... buona notte naviganti.
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la mamma
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