E' già un po' tardi e gli occhi stentano a rimanere aperti, e se il sonno e la stanchezza fanno sentire il loro peso sulle palpebre, la preoccupazione per lo stato di salute di una persona cara rende gravi i pensieri.
Dovrà prendere una decisione non facile nell'arco delle prossime dodici ore questa persona e tutti preghiamo che la notte le porti consiglio.
Ogni sofferenza è un passaggio, piccola o grande che sia, ed è sempre Pasqua! Ciò che è difficile è accettare la croce, abbracciarla, amarla, sentirsene sostenuti, dirle si, come Cristo ci ha insegnato e il da poco beato Giovanni Paolo II ulteriormente testimoniato. Il dolore è una palestra per la fede, credere che dalla morte nasca la vita, che dopo il pericolo ci sia la salvezza, che il pianto sarà tramutato in un canto di lode.
Niente però è scontato e la passione inizia con l'anoscia e non esclude il senso di abbandono, passa per il dolore e la sofferenza e si fa mite dolcezza nell'umiliazione.
Dire: "Signore, nonostante quello che i miei occhi vedono e il mio corpo e la mia anima sperimentano, io credo!".
Si, c'è il tran, tran di tutti i giorni. Il caos della casa, la richiesta di attenzione dei piccoli, le distrazioni di quello grande, la spesa da fare ecc. ecc. ecc.
Domani dovrò fare il pane, arriverà il muratore, proprio ora mi ricordo che per la seconda sera di seguito non ho fatto una telefonata a una coppia per la catechesi battesimale. Lo sapevo che di tutte le cose che dovevo ricordare qualcuna sarebbe sfuggita. Tentavo di preparare la lavatrice mente Elisa non voleva saperne di lasciarmi libera di muovermi. Maurizio ha portato Lele in palestra e poi, con Davide, è stato al centro commerciale per qualche acquisto dell'ultima ora...
Ecco, credo d'aver fatto un bel pout - pourri di quel che è ora il nostro viaggio.
Naviganti, prima di augurarvi la buona notte, oso tornare a chiedervi un po' di preghiera. C'è bisogno che il Signore doni la sua pace ad una famiglia davvero travagliata.
Grazie di cuore
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la mamma
martedì 10 maggio 2011
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1 commento:
guarda caso oggi nelle lodi questa mattina abbiamo pregato con il salmo 85, la preghiera a Dio nell'afflizione: Nel giorno dell'angoscia alzo a te il mio grido e tu mi esaudirai. Il modo più cristiano quando si vuole essere vicino a qualcuno e non lo si può fare fisicamente è sicramente la preghiera.
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