venerdì 30 dicembre 2011

Quest'anno abbiamo scoperto come sia bello poter addobbare la propria casa con dei semplici addobbi fatti in casa.

E' possibile ad esempio ricercare in Internet qualche immagine natalizia e con la collaborazione dei bambini passare qualche ora del pomeriggio colorare utilizzando pastelli e pennarelli.

Riporto un'immagine della Sacra Famiglia di Nazareth colorata e appesa su una delle finestre della nostra abitazione.


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il papà

mercoledì 14 dicembre 2011

Ho un mal di testa feroce, scoppiato all'improvviso subito dopo pranzo, ma è decisamente una buona cosa che Elisa si sia già addormentata.

E' probabile che si svegli durante la notte, ma almeno per il momento dorme e non sono nemmeno le 22.

E' l'ora strana questa, quella in cui tutto si addormenta, si deposita il polverone delle cose da fare e si risvegliano i sentimenti, soprattutto quelli buoni. Quando t'inganni, e pensi di non aver amato abbastanza quelli di casa tua, basta attendere di giungere finalmente al momento in cui tutto tace per accorgerti di quanta tenerezza tieni ancora in serbo per loro.

Li abbracceresti uno alla volta e a lungo per dire loro in quell'abbraccio tutto l'amore che le parole non sono riuscite a dire. Per dire il desiderio della loro presenza, la piacevolezza dello stare insieme, l'ammirazione per ciò che sono e che diventano e molto altro ancora.

Davide a cena è scoppiato in un pianto dirotto contrariato dalle lenticchie che vedeva fra i chicchi del suo risotto e il mio mal di testa non mi ha consentito di far altro se non di attendere pazientemente che la crisi passasse. Grazie a Dio il papà, oggi stranamente più condiscendente del solito anche sugli orari della ritirata, è venuto in mio soccorso.

Passata l'ondata di crisi, ridotta solo un po' la porzione, il piatto è stato svuotato e credo anche con gusto.

Emanuele invece era esaltato per aver terminato di costruire la sua navicella di Guerre Stellari, attività per concludere la quale ha rinunciato ai cartoni e non finiva più di descriverne i particolari.

Anche Davide s'è poi messo all'opera col papà per costruire la sua autobotte ed è stata la ragione per cui abbiamo tardato a metterli a letto.

Tutto sommato però la giornata è andata bene. Elisa si è messa "ai fornelli" prestissimo, ma più tardi, mentre spolveravo la sua camera, è pure riuscita a dipingersi la lingua di nero con un pennarello scarico!

Faceva davvero un brutto effetto. Ho cercato di lavare via il colore più che potevo utilizzando dell'acqua tiepida e il resto se n'è andato da solo.

Si sta dimostrando una bambina volitiva e a volte ho davvero bisogno di raccogliere tutte le mie energie per tenerla a bada.

Non c'è molto altro da aggiungere. Non abbiamo ricevuto visite, solo due o tre telefonate e qualche immancabile sms. Sono uscita solo per portare e prendere Davide a scuola con tappa in un piccolo market per comprare della ricotta da lui richiesta.

Nonostante la pioggia e il grigiore si sente il Natale nell'aria ed è bello perché scalda il cuore, spinge ad amare più che in altri periodi dell'anno, ad accorgersi del bene intorno a noi.

Non dovremmo scordarcelo quando sarà passato, ma farne tesoro per riviverlo ogni giorno.

Per il momento.... buona notte naviganti.

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la mamma

martedì 13 dicembre 2011

Dopo giorni di assenza provo a riannodare i fili degli ultimi accadimenti, ma non sarà facile! E' davvero strano, per esempio, trovarmi a quest'ora già seduta sul divano davanti al computer (un computer peraltro di recupero, visto che quello normalmente usato in famiglia sembra essere colato a picco da ormai due giorni!).

Elisa ci ha creato qualche problema. E' molto raffreddata e nonostante le solite cure faticava a prender sonno. Non voleva saperne di rimanere sdraiata tranquilla ad attendere di addormentarsi. Rimaneva perlopiù in piedi, saltando, roteando, improvvisando capriole e acrobazie varie.

Ho anche provato ad andarmene in bagno per lavare i denti lasciandola sola con la porta socchiusa e la luce accesa della scala, ma al mio ritorno la trovavo perennemente in piedi attaccata alla sponda in vigile attesa.

Non mi rimaneva che stare seduta al suo fianco e attendere pazientemente che lo show finisse.

Peccato davvero, anche perché un capitano di vascello vero, credo ponga mano al suo giornale quotidianamente e io comincio a ricordare a malapena il tempo in cui lo facevo.

La nostra imbarcazione attraversa alti e bassi, a volte stenta a dominare le correnti, altre volte viene dalle stesse sorretta.

Oggi è il 13 dicembre e dalle nostre parti non è una giornata qualunque. In tutte le chiese si fa memoria di Santa Lucia, morta martire poco più che bambina e invocata a protezione degli occhi.

Da queste parti è la Santa che nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, la notte più lunga dell'anno, porta doni ai bambini buoni e carbone ai bambini cattivi.

Già da giorni Emanuele e Davide avevano provveduto a scrivere ciascuno la propria letterina e ad appenderla alla porta perché lei potesse passare a prenderla e conoscere i loro desideri. Desideri che quest'anno sono stati in gran parte rispettati.

Davide ieri sera ha riordinato tutti i giochi disseminati in giro per la casa e sparecchiato senza batter ciglio, mentre Emanuele era emozionato più che negli anni passati. Ho davvero temuto che non si addormentasse e ci raggiungesse in sala ad orari per lui improponibili, considerato che non è prevista alcuna sospensione delle lezioni per l'occasione.

Grazie a Dio, invece, s'è addormentato rapidamente, ma, onde evitare spiacevoli inconvenienti, dopo aver sistemato i giochi sul tavolo, li ho coperti con una tovaglia.

Questa mattina, mentre mi lavavo la faccia ancora parecchio assonnata, Davide mi ha raggiunta in bagno già sveglio e pimpante, desideroso di vedere cosa fosse arrivato per lui. Così gli ho dato il permesso di svegliare anche suo fratello e insieme sono scesi.

Non hanno nemmeno avuto la curiosità di vedere se l'asinello, che tirando il carretto trasporta Santa Lucia nella sua notte di consegne, avesse mangiato il fieno lasciato davanti alla porta.

Avendo scuola solo la mattina, Emanuele è riuscito poi a godersi almeno un po' i suoi giochi, mentre Davide ha dovuto attendere il tardo pomeriggio.

Siamo stati anche dalla nonna, dove Elisa e la sua cuginetta hanno trovato piattini, tazzine, pentolini, un lettino per le bambole tutte vestite di nuovo.

Davide ha ricevuto dolci, un libretto e un molla colorata anche a scuola e subito a deciso di condividere questo piccolo tesoro anche col fratello. Bambino generoso!

La piccola ha preparato caffè tutta la giornata e me li ha serviti. Grazie a Dio tutto era finto, altrimenti adesso sarei in ospedale con un'intossicazione da caffeina!

Adesso che anche questa è passata, riprenderemo a concentraci sull'attesa del Natale che si avvicina a grandi passi. Insieme stiamo addobbando la casa, e la prossima settimana dovrò seguire i bambini nei loro spettacoli e cori destreggiandomi in mille peripezie.

Lunedì Emanuele servirà la sua prima Messa. Che emozione!

Per il momento, naviganti, buona notte.

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la mamma

domenica 11 dicembre 2011

Dai primi di novembre sto lavorando ad un progetto di una certa complessità: costruire una cucina giocattolo per mia figlia Elisa (la terzogenita).

Parecchi mesi fa, in un grande magazzino di casalinghi, mi ero per caso soffermato ad osservare una piccola cucina giocattolo di legno (si trattava di forno + fornello) che ha attirato la mia curiosità. Ho fatto un paio di foto, ma nulla di più...

Recentemente in un negozio di giocatolli ho di nuovo visto una cucina di legno ed allora con mia moglie ci siamo detti che sarebbe stato un bel gioco adatto a nostra figlia.

Il costo di queste cucine giocattolo non è proprio contenuto, si passa dalle 70-80 Euro di quelle in plastica alle 100-150 per quelle in legno, ma al di là del prezzo ho pensato che sarebbe stato un bel gesto costruirla con le mie mani.

Girovagando un po' in internet si trovano parecchi spunti sulla costruzione di cucine giocattolo fai-da-te, poi come spesso mi capita, ho preso qualche suggerimento, ma ho cercato di mettere parecchi elementi del tutto originali.

Così, dal disegno realizzato con l'ormai collaudato Google SketchUp, ho ideato una struttura 60 x 80 cm, da costruire utilizzando travetti di legno di abete 4 x 4 che poi avrei ricoperto con fogli di compensato di 4mm di spessore.

Ho comprato il legno in un centro Brico a noi vicino, da cui ho fatto tagliare i travetti in quanto volevo ottenere una struttura di base solida e mi servivano dei tagli il più possibile diritti e precisi.

Il resto del legno ho cercato di tagliarlo da solo (non con poche difficoltà, data la mancanza di strumenti adatti allo scopo) dato che il costo del taglio non è proprio contenuto 0,5 € a taglio!

Il legno sarebbe poi stato ricoperto con fogli di carta stampati e incollati con la tecnica del decoupage.

Per la realizzazione delle stampe ho utilizzato Powerpoint, con cui ho simulato le piastrelle, i fuochi del fornello e persino il lavello di acciaio (invano ho cercato una bacinella di metallo da poter utilizzare e rendere così più credibile la cucina).


Man mano che la cucina prendeva forma, cresceva anche la curiosità dei miei bambini, che premevano per vederla finire in fretta e devo dire che era anche un po' il mio desiderio, dato che per il compleanno, Elisa aveva ricevuto parecchie pentole, e non vedevo l'ora di vederla all'opera.

Ora dopo qualche settimana di lavoro serale posso dire di aver raggiunto un buon risultato (mancano ancora alcune rifiniture, ma il grosso è stato completato), di seguito alcune foto dell' opera :-)




I bambini ora ci giocano ed Elisa ha cominciato a prendere confidenza con la sua nuova cucina, tanto che si reca in studio, accende la luce da sola e comincia a spadellare per poi portarci un piatto da lei cucinato :-).

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il papà