Ho un mal di testa feroce, scoppiato all'improvviso subito dopo pranzo, ma è decisamente una buona cosa che Elisa si sia già addormentata.
E' probabile che si svegli durante la notte, ma almeno per il momento dorme e non sono nemmeno le 22.
E' l'ora strana questa, quella in cui tutto si addormenta, si deposita il polverone delle cose da fare e si risvegliano i sentimenti, soprattutto quelli buoni. Quando t'inganni, e pensi di non aver amato abbastanza quelli di casa tua, basta attendere di giungere finalmente al momento in cui tutto tace per accorgerti di quanta tenerezza tieni ancora in serbo per loro.
Li abbracceresti uno alla volta e a lungo per dire loro in quell'abbraccio tutto l'amore che le parole non sono riuscite a dire. Per dire il desiderio della loro presenza, la piacevolezza dello stare insieme, l'ammirazione per ciò che sono e che diventano e molto altro ancora.
Davide a cena è scoppiato in un pianto dirotto contrariato dalle lenticchie che vedeva fra i chicchi del suo risotto e il mio mal di testa non mi ha consentito di far altro se non di attendere pazientemente che la crisi passasse. Grazie a Dio il papà, oggi stranamente più condiscendente del solito anche sugli orari della ritirata, è venuto in mio soccorso.
Passata l'ondata di crisi, ridotta solo un po' la porzione, il piatto è stato svuotato e credo anche con gusto.
Emanuele invece era esaltato per aver terminato di costruire la sua navicella di Guerre Stellari, attività per concludere la quale ha rinunciato ai cartoni e non finiva più di descriverne i particolari.
Anche Davide s'è poi messo all'opera col papà per costruire la sua autobotte ed è stata la ragione per cui abbiamo tardato a metterli a letto.
Tutto sommato però la giornata è andata bene. Elisa si è messa "ai fornelli" prestissimo, ma più tardi, mentre spolveravo la sua camera, è pure riuscita a dipingersi la lingua di nero con un pennarello scarico!
Faceva davvero un brutto effetto. Ho cercato di lavare via il colore più che potevo utilizzando dell'acqua tiepida e il resto se n'è andato da solo.
Si sta dimostrando una bambina volitiva e a volte ho davvero bisogno di raccogliere tutte le mie energie per tenerla a bada.
Non c'è molto altro da aggiungere. Non abbiamo ricevuto visite, solo due o tre telefonate e qualche immancabile sms. Sono uscita solo per portare e prendere Davide a scuola con tappa in un piccolo market per comprare della ricotta da lui richiesta.
Nonostante la pioggia e il grigiore si sente il Natale nell'aria ed è bello perché scalda il cuore, spinge ad amare più che in altri periodi dell'anno, ad accorgersi del bene intorno a noi.
Non dovremmo scordarcelo quando sarà passato, ma farne tesoro per riviverlo ogni giorno.
Per il momento.... buona notte naviganti.
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la mamma
mercoledì 14 dicembre 2011
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