martedì 19 aprile 2011

Ho i bambini ammalati e questo è il motivo per il quale non ho più aggiornato quotidianamente il diario di bordo ma... ne è passata di acqua sotto i ponti.

Giusto un attimo prima che scoprissimo il malessere del primogenito, stavamo festeggiando in tutta semplicità il compleanno di papà. Una torta con gli ingredienti recuperati dalla dispensa (buona, proprio buona) i sorrisi festosi dei bimbi, un disegno, una cravatta e il gioco era fatto.

Ventiquattr'ore, una sudata e il panorama è cambiato totalmente. Sensazione di nausea, fino a invocare un miracolo per la paura di dover rimettere, febbre, mal di testa e, il mezzogiorno del lunedì (naturalmente tutti a casa da scuola) il termometro estratto dall'ascella di Davide all'arrivo del "bip" segnava 39.5.

La domenica sera già un filo di preoccupazione s'affacciava alla mente. Come affrontare il giorno successivo sola, con Elisa in piena fase di affermazione del proprio carattere con capricci da nevrastenia, e gli altri due ammalati?

Non so, non so quale santo mi abbia aiutata. Fatto sta che quelle appena concluse sono state due giornate piacevoli e produttive. Non si sono sentiti echi di liti, ieri mattina Davide e Lele mi hanno aiutata a riordinare la sala. Come sempre hanno apparecchiato e sparecchiato. Cercando di andar dietro alla scia dei loro desideri, li ho visti spossati, ma sereni, più disponibili anche l'uno nei confronti dell'altro.

Oggi, preferendo non farli uscire, abbiamo terminato il pomeriggio costruendo margherite di cartoncino colorato per abbellire il grano seminato un paio di settimane fa, da riportare in chiesa alla Messa del giovedì Santo. Andrà, assieme a quello riportato dagli altri bambini, ad adornare il sepolcro di Cristo.

Si viaggia e non si può non sentire il rumore ritmico delle onde che si infrangono sulla chiglia. Danno il senso del movimento e dello scorrere del tempo, ma nel viaggiare, sempre intenso quando viaggiando non si trascura d'amare, a volte i panorami ti catturano.

Strano! Soffia il vento, gonfiando le vele, ma a sera sosti e contempli i panorami di cui in ritardo ci si accorge d'esser stati spettatori.

Due volte Davide m'ha stupita. Si è ricordato di un cuginetto che purtroppo, pur avendo undici anni, ancora non cammina autonomamente e a suo modo ha chiesto perché utilizzasse le stampelle. Dall'ultima volta che l'ha visto son passati diciotto mesi. Com'è successo che se ne sia ricordato?

A cena invece ha chiesto perché ci sono i poveri, perché Dio li crea senza dar loro nulla?

In questi momenti credo non siano importanti le risposte che si riescono a dare ai figli, ma è importante che dentro di loro sia nata una domanda.

Altrettante volte mi ha stupita Lele, lasciandomi ammirata per la sua saggezza, che la sera, riuniti nella preghiera, è diventata motivo di ringraziamento. In questi giorni gli ho chiesto di pensare al motivo per cui vuole fare la Prima Comunione e qualche sera fa, dopo averci pensato tutto il giorno, ci ha dato la sua risposta. "Per cercare di essere in comunione con Dio", ci ha detto. Forse in quel momento lo Spirito è entrato nel cuore del mio bambino e gli ha consentito di dare una simile risposta.

Il sabato, sempre a cena, eccezionalmente abbiamo acconsentito a che si guardasse un film. Le protagoniste erano due bambine adottate da una ricca famiglia residente in un grande palazzo di New York nel quale il padrone non consente di tenere animali. Loro nascondono un grosso cane che alla fine, dopo aver salvato il padrone stesso di più palazzi da un tentativo di rapina, rimane ferito e sta per morire.

Una delle due bimbe chiede all'altra se quando morirà se ne prenderà cura la mamma, già in cielo. E' a questo punto che Lele afferma che gli animali non vanno in paradiso perché non hanno un'anima. Maurizio, invece di chiudere velocemente il discorso, lo ha incalzato chiedendo da dove traesse questa certezza e lui, con molta sicurezza, ha risposto che gli animali non vanno in cielo perché non hanno una coscienza.

Abbiamo ritenuto fargli notare che comunque, in quel caso, quell'animale aveva salvato la vita ad una persona, agendo per il bene e Dio stesso ha voluto che tutto contribuisse al bene.

Mi ha stupito però questa chiara certezza in lui.

E' tardi naviganti.... domani Lele tornerà a scuola per poi giovedì iniziare le vacanze Pasquali. Davide invece già da domani sarà in vacanza, e quindi rimarrà a farmi compagnia.

L'importante è che non manchi la fiducia che le cose possano sempre volgersi al meglio, e questa, è fede!

Buona notte
la mamma

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