domenica 9 maggio 2010

L'orario questa sera è decisamente meno indecente. Vorrei concedermi qualche minuto sul divano accanto a mio marito prima di una sana dormita, ma non so se resisteremo al sonno!

La giornata è cominciata presto, prestissimo, con qualche raggio di sole che non ha tardato ad offuscarsi e a trasformarsi in acqua già nel primo pomeriggio. Un'altra giornata di primavera che ci ha lasciati infreddoliti, costretti quasi in casa, quando si sarebbe potuti uscire e girare per gli stand dell'annuale "Fiera di Maggio".

Mentre molti intorno a me, però, sembrano immalinconirsi, io non sono così dispiaciuta di questo tempo da romanticherie. Il disguido più grosso è che ciò che stendo non asciuga, e dovrei avere a disposizione metri e metri di corde perché il lavoro non si accumuli, ma così non è e allora mi rassegno a trascinar dietro la mia palla da galeotto: il ferro da stiro.

Avrei voluto rimanere sotto le coperte ancora un pochino, ma alle 7:15 già mettevo i piedi giù dal letto. Sono scesa ad accendere il forno perché raggiungesse i 180° gradi richiesti dalla ricetta per la cottura dello stinco (.. eh già! oggi è domenica, ospiti a pranzo) nel frattempo ho preso un pannolino asciutto direttamente dallo stendino, ho alzato le tapparelle, ho staccato un rametto di rosmarino dalla pianta della mia vicina e sono risalita per svegliare Elisa.
Non appena la luce del giorno è entrata nella sua stanza e mi sono avvicinata al lettino ha aperto gli occhietti e mi ha sorriso. L'ho salutata con un bacio affettuoso sulla guancia e l'ho portata sul fasciatoio per cambiarla. Visto che l'ho trovata pressoché asciutta l'ho seduta sul water dove spontaneamente ha lasciato andare un po' di pipì. E' bellissimo poterle concedere di soddisfare questo bisogno fisiologico senza l'ingombro del pannolino, senza obblighi, senza un'imposizione prematura a trattenersi.
Coi primi due non l'ho fatto. Perché? non ne avevo la coscienza, ogni esperienza di maternità è assolutamente diversa da quella precedente e ogni volta mi trovo più matura, più pronta ad affrontare la gestione quotidiana e questa serenità mi dà la possibilità di godermi la compagnia dei miei figli.

Poi sono scesa di nuovo di sotto, ho messo Elisa nel passeggino e le ho preparato il biberon. Nel frattempo che il suo latte si scaldava, ho fatto rosolare lo stinco in olio e rosmarino, ho tagliato sedano carota e cipolla per poi metterlo in forno e devo dire che, a fine cottura, ero davvero soddisfatta del risultato. Solo mangiandolo mi sono resa conto che, con maggiore calma, avrei potuto insaporirlo un po' di più, ma era solo la mia prima volta!

Quando Elisa ha terminato di bere il suo latte sono risalita, ho preparato i vestiti per Lele e Davide e mi sono vestita velocemente anch'io. Di nuovo giù colazione, su, trucco e parrucco e poi via al mercato per comprare verdura fresca e latte prima della Messa. Al ritorno tutti i miei uomini e la mia donnina erano pronti, ma avanzava ancora un po' di tempo. Così ho iniziato ad affettare sottilmente le zucchine per proporle come antipasto in carpaccio e quindi, a piedi, ci siamo avviati in Chiesa.

La Messa è durata meno del previsto. Ci siamo concessi qualche chiacchiera con i nostri amici, e di ritorno a casa abbiamo ripreso con i preparativi. Lele ha apparecchiato, credo, la tavola, Maurizio ha preparato il sugo per le tagliatelle (piselli e prosciutto) e l'insalata mista, io ho pulito il bagno. A mezzogiorno cambio pannolino Elisa e pappa. Mentre Lele diventava ogni minuto più nervoso per il ritardo accumulato dai nostri ospiti la piccola ha divorato il rancio, acqua e frutta compresi.
Poi "driiiin", fratello e fidanzata sono arrivati. Già, gli ospiti, che si sono trattenuti con noi fino quasi alle 16, in piacevole compagnia, sono arrivati. Di nuovo soli, ma nel frattempo Lele è stato accompagnato all'oratorio per la catechesi, ho ritirato la biancheria asciutta, cambiato nuovamente Elisa e le ho dato il biberon per la merenda che Maurizio stava già scaldando. Un'amica con suo figlio sono giunti in quel momento riportando a casa Lele e anche con loro abbiamo fatto quattro piacevoli chiacciere, ma le visite a sorpresa non erano ancora finite.
Mi accingevo giusto a stirare quando: "Driiiin", di nuovo il campanello. Era la mia nipotina preferita (l'unica), un'anno e mezzo di vivacità, con i suoi genitori (altro fratello e moglie).

Ho stirato fino alle 19 e poi, visto il pranzo abbondante, abbiamo cenato a latte e biscotti riducendo notevolmente i tempi. Ho preparato il necessario per la scuola, che domani riprende, stirato il grembiulino di Davide, latte a Elisa, Maurizio ha aggiustato la corona del rosario di Lele e siamo andati tutti e cinque all'oratorio appunto per la recita del rosario.

A casa bimbi in pigiama e nanna!

Vista così sembrarebbe una gioranta di quelle che corri a più non posso, ma l'energia che circolava era delle migliori, di quelle che ti fanno sentire felice di aver reso felice gli altri e non avvilita.

Adesso basta... gli ultimi minuti saranno solo nostri.

Buona notte e buon inizio settimana, sempre col vento a favore.

---
la mamma

Nessun commento: