lunedì 10 maggio 2010

Quanti pensieri anche oggi! il vascello è salpato lentamente e lentamente ha proseguito il viaggio.

Di prima mattina piccolo episodio buffo. Lele ha voluto che lo fotografassi con gli enormi baffi di cacao che sempre gli si formano bevendo il latte in un sorso. A tutti costi voleva che anche il papà, già fuori casa a quell'ora, potesse vederlo al rientro. Le pile della macchina fotografica però erano scariche, ed è stato inutile sostituirle, perché tutte avevano bisogno di essere messe sotto caricatore, ma due tentativi siamo riusciti a strapparli al residuo di energia rimasta.

Mi sono lasciata coinvolgere ed è stato bello.

Primo scoglio da circumnavigare il risveglio di Davide, che avrebbe voluto rimanere a oltranza sotto le coperte e come lo capisco! Mi rimaneva un quarto d'ora per convincerlo a scendere, far colazione, vestirsi e uscire.
Come altre volte l'ho dovuto portar giù in braccio, mentre la mia vicina, che veniva per rimanere con Elisa, suonava il campanello. Si è messa a far le sue quattro chiacchiere con la piccola mentre, con pazienza, convincevo mio figlio a seguire la trafila quotidiana. Quanta pazienza, e quanto opera di persuasione è necessaria a volte, ma siamo giunti a destinazione in orario.

Nel pomeriggio, visto il grigiore persistente del cielo e l'impossibilità di uscire con Elisa, ho di nuovo avuto bisogno di un'altra vicina, che dall'inizio dell'anno, al bisogno, si è resa disponibile a riportarmi Davide e non solo!

Sono impagabili due vicine così. La prima, un figlio sposato e l'altro single ma già fuori casa, lo scorso anno veniva tutte le mattine perché potessi accompagnare Lele alla fermata, e al ritorno, mi capitava di trovarla inginocchiata sul pavimento a giocare assieme a Davide. Una disponibilità verso i bambini dalla quale, personalmente, ho tutto da imparare. La seconda, che in prossimità della nascita della mia terzogenita, si è offerta di lavare, stirare, ospitare a cena i miei uomini... A conti fatti, è nelle cose spicce che costellano la quotidianità che chi ti vive accanto ti fa sentire la sua vicinanza, e, le loro, non erano solo parole!
Fra tutte, sono forse io ad essere ancora troppo presa da quanto succede all'interno delle nostre mura domestiche e a non accorgermi, in alcuni momenti, dei bisogni di chi mi sta attorno. Quanta strada ancora da fare!

Di nuovo "sola" in casa, Elisa dormiva, ho pregato e vincendo la tentazione ad impigrirmi, sono salita per le solite faccende. Lunedì era proprio doveroso risalire la china e ricominciare a toglier polvere e pulire pavimenti laddove non avevo più potuto metter mano.
In bagno mi è tornata in mente la domanda rivoltami ieri mattina da Emanuele sul perché usassi "sempre" gli assorbenti. Purtroppo ieri non c'era tempo per soffermarsi sulla questione, ma, lì per lì, gli ho promesso che con calma gli avrei fornito le dovute spiegazioni, correggendolo intanto sul fatto che non indossavo proprio "sempre" l'assorbente.

Chissà, ho riflettuto, è probabile che se noi madri, in prima persona, ci prendiamo la briga di avviare i figli maschi, fin da piccoli, alla conoscenza dell'universo femminile, forse diventeranno uomini più capaci, un domani di rispettare e ammirare le donne, rese, dal creatore, capaci di portare dentro di sé una nuova vita.
Si parla di tante cose, a volte insulse, perché non approfittare delle loro domande, dei loro slanci, delle loro osservazioni per cominciare ad instaurare un dialogo su qualsiasi argomento mostrino di aver bisogno di chiarimenti?

La giornata si è conclusa più che bene. Ho proposto ai miei bimbi un disegno per un altro, specialissimo bimbo che sta per arrivare ed entrerà nel giro di amicizie di tutti noi. Con mia grande sorpresa spontaneamente hanno aderito alla cosa, anche Lele, una volta tornato da scuola, volentieri a preso foglio e colori e ci si è dedicato con serietà.
Devo dire che entrambi hanno dato il meglio di sé e la cosa mi ha procurato una grande gioia.
Quando il papà è arrivato avevamo messo un cd dello Zecchino d'oro nel lettore. Davide e Lele stavano terminando la loro opera ed Elisa stava ballando sulle mie gambe. Una situazione di assoluta serenità.

Lui si è lavato e mentre io preparavo la cena ha trovato tempo di disegnare un drago per ciascuno, che subito si sono precipitati a colorare. Lele si è ricordato di mettere nello zaino il libro di scienze, così stasera ha potuto iniziare a leggere la pagina assegnata per giovedì sugli esseri vertebrati e invertebrati.




Una giornata soddisfacente, non troppo pesante, non inconcludente, visto che oltre ad aver pulito la nostra stanza, nel pomeriggio sono anche riuscita ad arrivare in fondo alla cesta dei panni da stirare. Certo, quelli stesi non sono ancora asciutti, ragion per cui stasera non ho mandato la lavatrice, ma recupererò.

L'importante è che io ho avuto i miei bambini e i miei bambini hanno avuto me, c'è ancora una questione in sospeso della quale devo parlare con mio marito e per la quale è convenuto attendere il sonno dei piccoli.

Buon riposo a tutta la truppa.

---
la mamma

Nessun commento: