giovedì 13 maggio 2010

Mi sono addormentata sul divano. A fatica sono riuscita a terminare il libro che stavo leggendo a Davide nell'attesa che lui chiudesse gli occhi, eppure non volevo lasciare questo giorno vuoto di ricordi e di emozioni.

Ci sono dei momenti durante la giornata in cui "sento lo zucchero nel cuore!". Così si esprimerebbe un bambino se dovesse descrivere la sensazione che provo quando la dolcezza mi pervade. E' una dolcezza che fa nascere forte in me il desiderio di tenerezza, per i miei figli e per mio marito, che magari in quel momento non sono presenti, ma che vorrei abbracciare.

La giornata è iniziata con una piccola sorpresa. Preparavo il latte a Elisa e lei era alle mie spalle nel passeggino e girandomi l'ho trovata seduta, anzi, piegata in avanti. Con un colpo della schiena, probabilmente, è riuscita a staccarsi dallo schienale del passeggino e sorrideva divertita della sua conquista. E' così tutte le volte che si accorge di aver fatto un piccolo progresso.

Lele è uscito con qualche minuto di ritardo rispetto al solito perchè, mentre indossava la blusina, mi sono accorta che aveva infilato i pantaloni al rovescio e l'ho dovuto far rivestire. Questa sera poi mi ha riempita di soddisfazione portando a casa un bellissimo e meritatissimo ottimo nella verifica di religione. E' stato davvero bravo perché ha dovuto ricordarsi tante informazioni riguardanti la Pasqua ebraica e quella cristiana, ed è stato molto preciso. Come dire... non ha sbagliato un colpo!
E' un bambino intelligente, dal carattere forte, ma soprattutto è un combattente che ha ancora bisogno di capire quali siano le buone battaglie da combattere. Lele non si accontenta di risposte che non soddisfino appieno le sue curiosità, ma i suoi migliori propositi spesso svaniscono per la sua impazienza  e quel po' di pigrizia che è in tutti i bambini. Sarà dura farne un uomo, ma quanto brillerà quando sarà uomo fatto!

Davide si è svegliato da solo ma a fatica e per convincerlo a vestirsi ho dovuto raccontargli una parte della fiaba di Pinocchio, una fiaba che accompagna la nostra famiglia fin dagli albori. Il racconto è proseguito lungo il tragitto per raggiungere l'asilo, ma poi sono stata interrotta perché ha deciso lui di raccontare una storia sconclusionata a me, di muri che camminano e grandi alberi.

Anche oggi li ho ammirati mentre li guardavo crescere e mi hanno riempita di gioia.

Per il resto niente di che: mestieri, ferro da stiro, telefonata con un amica che sta per partorire, pappe, pannolini, pranzo, cena... solita routine, ma con la prua puntata dritta al cuore di coloro che amo.

Questa notte possiate tutti godere di un buon sonno ristoratore, domani un altro giorno inizia, altre mille occasioni per amare.

---
la mamma

Nessun commento: