martedì 18 maggio 2010

Di nuovo sento d'avere lo "zucchero nel cuore". Diversi momenti piacevoli durante il normale correre delle ore mi hanno portata qui.

Trovare gli occhietti di Elisa aperti dopo il pisolino pomeridiano, e attendere la loro chiusura questa sera; lavare ancora una volta i piatti con Davide e pulire con lui il cortile; lasciare che Lele giocasse un po' al computer dopo la merenda e ascoltare i suoi racconti, provar soddisfazione per i bei voti di un'altra verifica...

Quanta tenerezza lasciano le piccole cose... quanta dolcezza e luminosità gli sguardi dei bimbi!

Ho messo la mano sul cuore di Elisa pregando con lei nell'attesa che si addormentasse ed è stato incredibile. Con le sue manine, ancora in movimento, cercava la mia grande mano. L'afferrava e la lasciava di continuo, col suo ritmo instancabile, e, anche se non era nulla, anche se qualsiasi bimbo o bimba lo fanno, mi sono sentita amata.

Lele nel frattempo stringeva fra le mani la coroncina del rosario e, quando son passata per la sua camera, per andarmi a lavare in bagno, me l'ha mostrata per assicurarmi che aveva pregato. Davide, addormentatosi sul divano, poco dopo veniva traghettato anche lui nel letto dal papà.

Non c'è molto altro da dire... In mattinata ho ricevuto la piacevole visita di un'amica e di suo figlio appena nato, ho fatto il pane, ho steso la biancheria, ma non ho stirato per scrivere un articolo per la parrocchia. Lele ha fatto i compiti senza particolare problemi ed è riuscito a portarsi un pochino avanti con due materie, ero contenta e avrei voluto quasi premiarlo. Uscendo in cortile con i piccoli ho parlato con un'altra conoscente, mentre Davide, da bravo casalingo, continuava con la sua scopina a radunare lo sporco e a metterlo nel sacchetto dell'immondizia. Elisa sul passeggino si guardava attorno, seduta senza appoggiare la schiena e ogni tanto regalava sorrisi e versetti, finché poi non si è stancata.

Abbiamo cenato un po' più tardi, per via del Judo, anzi, domenica ci sarà una gara, l'ultima dell'anno, e poco dopo i  bimbi dormivano.

Anch'io e Maurizio adesso andiamo a dormire, ad assaporare la reciproca vicinanza e il giusto riposo.

Buona notte

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la mamma

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