giovedì 12 agosto 2010

Le nuvole di prima mattina hanno ingrigito il cileo. Un breve scoscio d'acqua ha inumidito la terra prima ancora che scendessi per la colazione. Una volta in cucina, scosto le tende, e nulla. L'asfalto della strada era già asciutto e solo l'affermazione di Maurizio: "Pioveva" mi ha confermato che non si era trattato di un'illusione.

Mi sono scaldata il latte mentre nella mente riepilogavo le prime cose da fare. Il lievito, messo nel forno al calduccio la sera prima, era venuto un bijoux! Vaso pieno, bolloni giganteschi... da tempo non lo vedevo così. Dovevo impastare la pasta per la pizza della sera, e preparare il brodo vegetale per Elisa. Poi fare lessare le patate perché a metà mattinata sarebbe arrivata la nonna per preparare gli gnocchi con Lele e Davide e, di conseguenza, fermarsi per il pranzo, cambiare le lenzuola e, se avessi fatto in tempo, se tutti i pianeti si fossero allineati, iniziare le pulizie del piano inferiore.

Sono riuscita a far tutto, tranne le pulizie, rimandate a domani! Poco prima delle 8 Davide stava in cucina con me chiedendo di aiutarmi a preparare l'impasto. Gli ho messo a disposizione un pezzetto di pasta, un piatto e le sue manine si son messe a lavorare. Fuori imperversava il temporale e i tuoni erano veramente potenti. Davide però non si è spavenato e quegli altri due ghiri non hanno fatto una piega.

Elisa si è svegliata solo alle 8.30 e Lele addirittura una mezz'ora dopo.

Poi, come previsto, è arrivata la nonna che, circondata dai nipotini, ha praparato gli gnocchi. Uno faceva i lunghi rotoli e l'altro passava i tocchetti sulla forchetta. Eh si! ad entrambe manca un po' di mestiere, ma sono stati bravi e gli gnocchi erano buoni. Solo Davide non li ha graditi, mentre Lele ha svuotato il piatto abbastanza rapidamente e così pure la mia nipotina.

Per le 13.30 i bambini ed io eravamo di nuovo soli. Elisa si è addormentata prestissimo e ha continuato a pisolare tranquilla per più di due ore. Noi ci siamo messi a colorare gli oggetti rimanenti in pasta di sale e quando ci siamo stancati Lele si è messo a leggere ed io ho giocato alla fattoria con Davide.

Dopo le 16 il vento ha portato nuovi arrivi. Mia cognata e mio nipote e poi, quando ormai anche Maurizio era quasi a casa, l'altra nonna.

Proprio così. In questi giorni la nostra casa assomiglia a un porto di mare. Gente che va e gente che viene, ma sono tutt'altro che dispiaciuta. Nonostante questo oggi, col passare delle ore, ho accumulato un po' di tristezza strisciante. Mi sono impensierita... poi però, grazie ai potenti mezzi della tecnologia, ho sentito gli amici oltreoceano ed è tornato il sereno, almeno in me. Alle 21.30 ho dato inizio alla lavorazione di una nuova forma di pane!

Davide è crollato prestissimo sul divano (primo a svegliarsi, primo a riaddormentarsi), e anche Elisa si è addormentata in braccio a Maurizio. Per farla breve, alle 22.30 eravamo soli soletti sul divano.

Adesso anche per noi è tempo di riposarci un po', per cui...

buona notte naviganti.

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la mamma

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