Un'altra giornata di quadrupli salti mortali, ma ormai non è una novità, è la mia routine. A quest'ora nemmeno sento più la stanchezza, nemmeno le palpebre pesanti per il sonno. Semplicemente, e ancora per un po', sono sveglia!
Verso l'ora di pranzo mi è preso un po' di sconforto. Le cose da fare, a quell'ora, erano ancora molte, e, nonostante abbia ridotto il carico ai minimi termini, l'idea che non saremmo riusciti a far entrare tutto in macchina ha cominciato a far capolino nella mente e il morale è crollato.
In diverse occasioni mi sono innervosita con i bambini che, giustamente, chiedevano solo un po' d'attenzione da parte di una mamma che li rimproverava perché i loro rimedi contro la noia avrebbero portato un aggravio del mio lavoro.
In più anche questa sera Davide s'è addormentato sul divano accanto a Lele, davanti alla tv, ma senza che accanto a lui ci fossi io o Maurizio. Ultimamente è successo spesso, perché anche la sera per me è diventato un tempo di lavoro (stendere, stirare, mandare la lavatrice...).
Questa cosa però deve assolutamente cambiare. La sera è il momento in cui ci si "congeda" dalla propria famiglia, per ritrovarla il mattino successivo, ed è un momento degno di essere vissuto in ben altro modo.
Ricordo lo scorso anno, di questi tempi... li mettevamo ciascuno nel proprio letto (Elisa ancora era nella pancia), insieme al papà recitavamo le preghiere e poi leggevo loro una storia. Spegnevo la luce e attendevo che si addormentassero per lasciare la loro stanza.
Che soddisfazione provavo nell'essere ruscita a rendere piacevole l'augurio della buona notte...
Ancora una volta dovrò ripensare al modo in cui organizzo le mie giornate, ma la verità è sempre quella: non c'è tempo per tutto! e loro devono avere la priorità assoluta.
Spero di recuperare adesso, nei giorni che trascorreremo al mare, e di approfittarne per trovare nuove soluzioni per il futuro!
Sarà meglio io vada a riposarmi un po', ci sarà tempo per ulteriori elucubrazioni.
Buona notte
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la mamma
venerdì 18 giugno 2010
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1 commento:
Parlando di priorità, mi è tornato in mente un racconto che ho letto sulla rivista SE VUOI, delle Apostiline, la riposto qui di seguito.
«Un manager teneva un master sulla gestione del tempo ad un gruppo di responsabili aziendali. In una scatola quadrata trasparente mise dodici palline da tennis e chiese: «La scatola è piena?». «Sí!», risposero gli allievi. Aprì la scatola e versò della ghiaia che si insinuò tra le palline. «Ed ora?». Gli allievi tacquero, perplessi; ed egli aggiunse prima della sabbia e infine dell’acqua. Concluse: «Che cosa vi ho insegnato?». Ripose uno: «Che - ad organizzarsi bene - si trova il tempo per fare tutto». «No - replicò l’insegnante -, se avessi messo le palline alla fine, dopo la ghiaia e la sabbia, non ci ci sarei riuscito. Nella vita occorre prima di ogni altra cosa scegliere le priorità, il resto si può adattare».
Sono d'accordo con te loro hanno la priorità.
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