stasera dal nostro balcone...
Se davvero fossimo stati su un vascello oggi avremmo dovuto ammainare le vele, o ci saremmo ritrovati con la chiglia rovesciata oppure, nel migliore dei casi, uno di noi avrebbe gridato: "Uomo in mare!".
Grazie a Dio le previsione funeste, che mettevano acqua nella notte e poi fino alle 10 del mattino sono state smentite. Alzando le tapparelle, erano già passate le 8, siamo stati favorevolmente sorpresi da un bel sole e un leggero, contagioso entusiasmo è risorto.
"Oggi - mi son detta - si va in spiaggia!". L'entusiasmo però è durato poco. Terminate le colazioni le nubi sono tornate a oscurare la luce accompagnate da un vento che, per l'appunto, non avrebbe lasciato scampo al nostro vascello.
La nostra irriducibile famiglia, però, non ho ancora deciso se per eriosmo o incoscienza, non si è lasciata abbattere. A turno abbiamo indossato i nostri costumi e con le gambe nude e il corpo coperto da felpe o maglioni di cotone, siamo scesi in spiaggia.
Abbiamo fatto l'unica cosa possibile, solitamente per la sottoscritta davvero piacevole: camminare sulla spiaggia semideserta. Elisa è rimasta in braccio al papà e ha pure trovato modo di farsi un pisolino, mentre io, un po' cercavo di convincere Davide che non era possibile fermarsi e giocare coi secchielli come ripetutamente chiedeva, e un po', riparandomi come potevo dalle folate fastidiose e fredde, cercavo di capire come mai mi stavo portando a tracolla la borsa della spiaggia con quattro salviettoni e le creme solari dentro!
Lele, invece di lanciare nell'aria lamentele acide e polemiche, come normalmente fa quando non può avere tutto, si è divertito a rincorrere le onde che lambivano in profondità la riva.
Camminando per qualche chilomentro verso nord (forse da dove siamo vediamo la coda dell'Elba e l'isola di Capraia... ma non ne siamo ancora certi) ci siamo fermati in corrispondenza della fine del paese, dove ha inizio una distesa pineta e nulla più rompe il legame con la natura.
Il mare, la spiaggia e un fitto bosco di pini... Davide ha rovesciato il suo sacchetto impadronendosi finalmente di secchiello e paletta e non so come si è convinto a bagnarsi i piedi, ma, inciampando, è finito con le ginocchia a terra e si è bagnato pure l'orlo della maglietta...
Dopo pranzo ciascuno di noi ha trovato modo di rilassarsi. Lele e Davide hanno giocato per parecchio tempo col pongo, Maurizio ha un po' navigato in Internet, Elisa ha sonnecchiato ed io ho proseguito il mio lavoro a punto croce che in questi giorni spero proprio di ultimare. Come dire: "Adesso o mai più".
A dirla tutta, non avevo un grande desiderio di tornare in spiaggia. Le nubi e il vento non erano ancora scomparsi e del miglioramento atteso, neanche l'ombra! Fosse stato per me avrei preso la macchina e avrei puntato dritto alla scoperta di qualche altro posto caratteristico. Sembra che a un'ora di strada da dove ci troviamo si possa pure vedere la spada nella roccia.
Il resto della famiglia però non era del parere e così, controvoglia, ho ceduto al desiderio dei bimbi e siamo tornati giù. Questa volta sopra il maglione ho indossato pure il K-Way ma, nonostante il vento soffiasse ancora forte, l'aria era un po' più calda e Lele non ha perso l'occasione di farmelo notare di continuo!
Abbiamo rifatto la stessa passeggiata del mattino, senza borsone e senza secchielli e al ritorno siamo saliti per la merenda. Brioches e succo per i bimbi, yogurt e frutta per Elisa e té verde caldo coi biscotti per noi!
Nonostante l'inizio e lo svolgersi delle ore sia stato un po' così, così, la serata si è chiusa in bellezza. Abbiamo potuto godere, direttamente dal nostro balcone, di uno splendido tramonto e subito dopo abbiamo finalmente accontentato i bimbi portandoli sulla fantastica giostra a cavalli a due piani (vedi sito web) che dal primo giorno ha fatto loro l'occhiolino.
Si sono divertiti un mondo ed esauriti i biglietti sono scesi senza capricci e abbiamo proseguito facendo altri quattro passi per il centro.
Le preghiere, una storia e tutti e tre si sono addormentati.
.... e domani.... voglio il sole!
Auguro la buona notte, lasciando qui incisa un profezia di mio marito, secondo il quale le vacanze trascorse con i nostri figli ancora bambini saranno le migliori, i più bei ricordi, per loro e per noi.
Grazie, amore mio, che mi hai rimesso sulla giusta rotta! Quello che abbiamo è assolutamente un tempo da godere...
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la mamma
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