domenica 27 giugno 2010

Rilassarsi e smaltire la tensione accumulata nei dodici mesi precedenti non sembra essere cosa da poco.

Di sicuro non basta saltare in cinque dentro una macchina e partire per lidi lontani. Più passano i giorni e più me ne rendo conto.

Questa sera, poco prima di risalire dalla spiaggia per docce e cena, ho fatto qualche formina per Elisa sulla sabbia, perché raggiunto il suo punto di noia cominciava ad agitarsi. Maurizio, con Lele e Davide, stava qualche metro avanti a noi, sulla riva, coinvolto nella costruzione di una diga.

Devo ammetterlo, ci siamo divertite e nel tragitto del ritorno sentivo che finalmente, sembra assurdo dirlo, avevo trovato un modo per apprezzare questo tempo provvidenziale che ci è dato per poter stare insieme.

E' sempre questa la chiave, il canale, la via unica per trovare uno sbocco alla gioia: darsi agli altri. Il "pegno" è la rinuncia a dar seguito al mio istinto, che mi vorrebbe sdraiata sotto questo sole per nulla cocente, magari accompagnata da una buona lettura, ma così non è possibile, non quando ci sono tre bambini intorno a cui dedicare attenzione.

Non è più la vacanza di quando Maurizio ed io eravamo soli, e prima converto la mia coscienza staccandomi da ciò che era e andando incontro a ciò che è, prima riuscirò a godere di questi giorni.

Sono convinta che lasciando il mio innato egoismo troverò immensi benefici, e ristoro, concentrandomi sul nostro poter stare insieme, lavorando perché abbia sempre la meglio quello spirito comune che, meravigliosamente, ci rende famiglia.

Oggi soprattutto Davide, ma anche Lele, si sono divertiti un mondo guardando dall'oblò della lavatrice il cestello che girava. Quella di casa è a carica dall'alto e quindi, poco entusiasmante dal loro punto di vista. Non appena il programma è terminato, subito il più piccolo è corso a cercarmi chiedendomi se, per caso, non avessi qualcos'altro da lavare.

Al momento non c'era nulla, ma forse domani riuscirò a combinare almeno un mezzo carico di colorati, per la loro incredibile gioia.

Al più grande di tutti, il comandante in capo, dovrò probabilmente comprare un forno a microonde, anche piccolo. Personalmente, se avessi la possibilità propenderei per un bel forno a legna, ma qui sono tutti iper sensibili alla modernità, e Maurizio sforna crostini e bruschette di ogni tipo ad ogni pasto.

Vedremo cosa si potrà fare al ritorno per fronteggiare le diverse crisi d'astinenza nelle quali di sicuro incapperò... chissà, la notte porta consiglio e allora....

buon riposo a tutti.

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la mamma

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