giovedì 24 giugno 2010

Per la prima volta il sole entrato questa mattina dalla finestra ad illuminare le stanze non era un sole ingannevole e la giornata è tornata finalmente ad assumere i tratti tipicamente vacanzieri.

Vita da spiaggia e nulla più.

Al mattino, al fine di non perdere inutilmente del tempo, ci siamo fermati nella spiaggia sotto casa, tra l'altro per nulla affollata.
Abbiamo steso i salviettoni a terra ed inaugurato il nostro nuovo ombrellone. Maurizio e Lele si sono potuti concedere il sospiratissimo bagno, varando pure la tavola di quest'ultimo, mentre io sono rimasta sulla spiaggia con Davide ed Elisa.

Nonostante, a detta di mio marito, l'acqua non fosse fredda, i 25° della temperatura dell'aria e l'irriducibile vento non mi hanno per nulla invogliata a tuffarmi. Quando la piccola si è stufata di rimanere seduta, l'ho presa in braccio e ho camminato con lei fino alla pineta. Dopodiché ci siamo nuovamente appollaiate a terra e con Davide abbiamo atteso che babbo e primogenito terminassero i loro sguazzi fra le onde.

Non sono riuscita a dedicarmi a lungo alla mia attività preferita, la "lucertolaggine", perché appena tentavo di chiudere gli occhi Elisa, che tenevo sotto controllo con un braccio intorno al suo pancino, si piegava e cadeva in avanti. Avendola spalmata ben bene di crema protettiva il suo viso è diventato ben presto una maschera di sabbia che è stata dura ripulire.

Anche Davide non è stato da meno e non ho resistito ad immortalarlo con gambe, braccia e faccia impanate come due cotolette. Come tradizione vuole!

Il pomeriggio non ci sono stati dubbi o tentennamenti sul programma. Siamo di nuovo scesi e, avendo a disposizione più tempo, ci siamo sistemati nella spiaggia libera che divide il mare dalla pineta camminando per dieci minuti buoni. Il vento era già più fastidioso, ma comunque gli uomini della famiglia non si sono fatti fermare e sono tornati a tuffarsi. Quando sono riemersi hanno ingaggiato la costruzione di un castello di sabbia (in realtà un unico muraglione, con due torri e un ponte sul fossato), ed io, per distrarre Elisa che già si agitava, l'ho portata a riva dove l'ho fatta giocare con le onde immergendole per la prima volta i piedini.

I suoi urletti di entusiasmo mi stavano dando la conferma del fatto che la cosa le piaceva, tanto che alla fine anche Davide s'è convinto e senza forzature è venuto a riva vincendo i suoi timori. Non si conteneva più dalla gioia, felice finalmente di aver scoperto che giocare con l'acqua del mare poteva essere davvero divertente.

Ha fatto il tragitto del ritorno con i piedi immersi nell'acqua, mentre all'andata si guardava bene dall'avvicinarsi al mare, e la sera, dopo la doccia, si è addormentato con la testa sul tavolo senza nemmeno cenare.

Abbiamo cercato di recuperare il pasto portandoli fuori a mangiare un gelato, mentre Elisa, nel passeggino, non la smetteva un secondo di parlottare, sveglia più che mai!

Adesso tutti dormono ed è il caso che anch'io mi conceda un po' di riposo.

 Mi sembra di aver vissuto il nostro pirmo, vero giorno di vacanza e non mi resta che augurare, come sempre, la buona notte.

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la mamma

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