mercoledì 2 giugno 2010

Giornata di festa, giornata di lavoro, giornata casalinga, giornata di sorprese....

Il 2 giugno 2010 è stato un po' tutto questo per la nostra famiglia, tutto, ma nella normalità e nella tranquillità che non ci hanno portati in vista del molo e dell'attracco stressati.

Ci siamo svegliati con un buon quarto d'ora di ritardo e a quell'ora, erano le 7.45 circa, ero un po' intontita, già con un filo di mal di testa che m'infastidiva e facevo veramente fatica a ritrovare la mia lucidità.

Sono scesa portandomi dietro Elisa, come normalità vuole, e Lele, svegliato dall'impellenza della pipì. Anche Davide si è svegliato presto ed approdato in cucina, scendendo gradino dopo gradino col sedere, è corso ad abbracciare il papà che stava seduto sulla cassapanca, con un entusiasmante "ciao" ed un largo sorriso stampato sulla faccia.

Nella sua testa devono essersi associati questi due pensieri: papà a casa - niente scuola!

In effetti oggi Maurizio ha avuto l'occasione di potersi godere molto la compagnia dei piccoli ed io, come mia precisa intenzione fin da ieri, ho stirato, stirato, stirato e stirato arrivando al fondo di tutto quanto avevo ancora in giro.

Non ho però vissuto il lavoro con affaticamento. Il fatto di avere bambini e marito intorno mi ha fatto comunque molta compagnia. Lele ha finito di studiare, o meglio, si è portato avanti sul lavoro assegnato per venerdì, ma ha anche potuto iniziare a progettare un fucile di legno col papà.

Davide ed Elisa nel pomeriggio hanno un po' pisolato, rendendo non necessario, per un paio d'ore, dedicare loro attenzione. Dopo la merenda si sono trasferiti tutti in cortile, dove hanno lavorato il legno, giocato coi palloni mentre la piccola si godeva l'aria aperta mangiucchiando qualche giochino e parlottando a piacere.

Nel frattempo, terminato di stirare, mi sono trasferita al piano superiore dove ho sistemato tutto nei cassetti e avrei continuato a sistemare altre due cosette in tutta tranquillità se non fosse stato che i miei cognati prima e degli amici poi sono passati a trovarci.

Con gli amici è finita con una salutare e sana pizzata e, è il caso di dirlo, ci voleva!

E' stato un giorno normale e allo stesso tempo speciale. Ci siamo goduti la casa e la compagnia reciproca e, pensavo, a volte per riposarsi basta semplicemente togliere la foga del fare programmi e dell'uscita a tutti i costi.
Basta trovare il tempo per fare le cose che da sempre si è intenzionati a fare ma non c'è mai un momento utile (a proposito, Maurizio ha trapiantato la salvia!), basta lasciare e fidarsi del fatto che il di più, come l'inaspettata e gradevole visita di persone care, arrivi come un dono gratuito di Dio (... e magari quante volte si è cercato di programmarlo e non si è mai riusciti ad incontrarsi).

Tutto sommato è stato un anonimo 2 giugno da ricordare a lungo.

Buona notte e buona continuazione di settimana. Con tutto il cuore...

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la mamma

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