lunedì 7 giugno 2010

Siamo stati in Chiesa questa mattina, come ogni domenica. Nonostante ci fosse il sole, invece di incamminarci a piedi abbiamo preso l'auto. Subito dopo la funzione, infatti, avremmo dovuto fermarci all'oratorio, dov'era prevista una piccola iniziativa per la conclusione dell'anno catechistico.

Presentazione del lavoro di ogni gruppo (compreso quindi quello della prima confessione) e pranzo al sacco. La festa però è iniziata prima, proprio durante la Messa, dove la solennità ha sottolineato l'importanza della ricorrenza liturgica: quella del Corpus Domini.

Come non sposare le parole "tuonanti" del sacerdote che ricordava che inginocchiarsi davanti a Dio insegnava a rimanere in piedi davanti ad altri dei che vorrebbeo ridurci in schiavitù? Carriera, soldi, per i quali si è disposti a tutto!
Poi nel pomeriggio, subito dopo pranzo, nuovo momento di adorazione all'Eucaristia con i bambini. In silenzio con lo sguardo puntato all'ostia consacrata...

E poi stasera... al termine della processione, un padre missionario originario della nostra cittadina ha ricordato che ci sono due cose senza le quali non si vive bene: l'amore e la comprensione e tutti ne hanno bisogno, ma per essere in grado di donarle bisogna averle ricevute.
Noi, cristiani, mangiamo del corpo di Cristo e con Lui in noi siamo pieni di amore e comprensione da donare, o meglio, come oggi ricordava sapientemente il nostro don, lo diventiamo dopo un cammino che inizia il giorno della nostra Prima Comunione.

Tanti pensieri, insomma, tanto su cui riflettere e meditare.

Oggi ancora mi sono spazientita, ma ci sono stati anche diversi momenti buoni, come buono è stato il tempo per portare con me nella preghiera le persone che amo e che in questo momento soffrono.

Con Maurizio abbiamo inoltre avuto modo di confrontarci su alcuni argomenti con una coppia con la quale ci troviamo molto in sintonia.

Una giornata tutta fuori, fuori da casa nostra, dentro la comunità ad aprire nuovi orizzonti per poi ritornare alla normalità.

Domani si torna a calvalcare le onde, anche quelle più alte e insidiose e ci vorrà parecchia energia.

Lascio un ricordo su questo diario, il sorriso sul volto di una mia amica che non ho mai visto così disteso e sereno e comunicativo. Ciò che sta accadendo a lei e alla sua famiglia, dopo attese interminabili, sta quasi per realizzarsi. Sarà difficile per il cuore reggere un'emozione così. Impossibile non notare quel sorriso, impossibile non lodare Dio per la gioia che mette nel cuore degli altri che con un sorriso se vuoi, ti rendono partecipe.

Grazie amica mia, perché anche se i normali "problemi" di noi donne in questi giorni si stanno mettendo per traverso al mio mondo e al mio viaggio, tu hai portato la serenità dove c'era un po' di tempesta e un filo di insofferenza.

Non mi resta che augurare la buona notte e speriamo che lo sia...

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la mamma

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