mercoledì 1 settembre 2010

E' difficile descrivere questa giornata, ricca, veramente ricca di emozioni e riflessioni, di crescita e di stupore. Ricca come una miniera di minerali e pietre preziose. Eppure ci sono state anche le arrabbiature, le punizioni, i litigi dei bambini, insomma, tanti gorghi fra le onde, ma anche la scoperta di impensabili stupefacenti lidi.

Nel pomeriggio è passata un'amica (nonché vicina di casa) e abbiamo chiacchierato un po' di tante cose che ultimamente angustiano il mio cuore. E' bello trovare un po' di conforto, ed è bello anche confrontarsi. Vorrei ce ne fossero di più, nella mia vita, di momenti così. Tra l'altro, parla parla, mi è tornato lampante alla mente ciò che ho letto nella lettura di S. Paolo questa mattina che per me, ora come ora, è come un segnale luminoso. Pian piano, tanti amici ai quali sono legata e ai quali ho ritenuto di voler confidare i miei pensieri, mi stanno dando le coordinate per affrontare il presente delle mie relazioni più care e inoltre, sempre pregando, ho trovato l'intonazione giusta per dialogare con mio marito. Come non amare Gesù? sempre più mi sto rendendo conto di come, per esempio, la via della croce, che per il mondo è stoltezza, per il cristiano sia l'unica vincente.

Davide ha proseguito con il suo strano mal di orecchie. Dopo aver dormito tranquillamento fino alle 9 di questa mattina, è magicamente ricomparso all'ora di pranzo. L'ambulatorio del pediatra avrebbe aperto solo nel tardo pomeriggio e, nonostante lui non volesse andarci, già ero decisa a farlo visitare.

Con Elisa è rimasta una delle nonne, mentre io mi avviavo coi maschi dal dottore. Anche Lele aveva bisogno del certificato per il Judo che ricomincerà martedì. Caso fortunato nella sala d'attesa c'erano solo altre due persone, e dopo di noi è entrata un'altra famiglia amica di ritorno dalla Sardegna.

Il dottore non ha rilevato nulla di particolare, e non mi ha prescritto né antibiotico, né alcun altro tipo di medicinale. Cosa sarà stato? ancora adesso non lo so e per di più lui, che nel pomeriggio gioca e tira calci al pallone come niente fosse, ancora un po' si lamenta.

Questa notte sarebbe toccato a lui rimanere a dormire dalla nonna ma... non ha voluto. Abbiamo a questo punto ritenuto tutti di dover aggiustare il tiro. Grazie ad un mio sms ci ha raggiunti nella sala d'aspetto. Davide sarebbe rimasto da lei per cena, e Maurizio l'avrebbe riportato a casa intorno alle 21.30 ed è qui che è successa una cosa strana, una di quelle da togliere il fiato e da tener dentro e meditare.

Eravamo da poco giunti a casa quando mi ha telefonato. All'inizio mi ha chiesto quando si mangiava, ma erano solo le 18. Pensavo volesse già tornare indietro, e invece no, perché quando gli ho chiesto se andasse tutto bene mi ha risposto di si. Poi mi ha detto: "Ti devo dire una parola", e io "Dimmi, cosa?" e lui ha detto: "Fiducia, ho molta fiducia". Dove l'avrà mai sentità questa parola? lì per lì ero un po' sbalordita. Ho tentato di fargliela ripetere, ma già non se la ricordava. Gli ho chiesto di passarmi mia mamma, ma era al piano superiore per cambiarsi, poi avrebbero preparato insieme il pesto fresco e cenato. Quando ha raggiunto il ricevitore le ho chiesto qualche spiegazione, ma mi ha solamente confermato che appena arrivati aveva chiesto di telefonarmi perché doveva dirmi qualcosa. Lei ha composto il numero e poi è salita.

Quando è tornato, questa sera, approfittando del fatto che Lele era assorbito dal suo film, ed avevo la sicurezza che non si sarebbe intromesso, son tornata sull'argomento. "Cos'era quella parola che mi hai detto al telefono?", "Non mi ricordo". "Io invece me la ricordo bene, mi hai detto fiducia" e lui ha ripetuto, pronunciandola quasi scandendola: "Si, fiducia". Gli ho chiesto chi gliel'avesse insegnata una parola così bella, dove l'avesse sentita, se conosceva il significato. Lui prima m'ha detto che l'aveva imparata da solo, e poi invece ha aggiunto che gliel'aveva insegnata il signore... "Quale signore?", "Il Signore Gesù", significa "Avere tanto bene".

Non so, sono un mistero, un mistero grande i bambini, ma adesso voltiamo pagina. Ancora dovrà viverne di avventure questo vascello, suppongo.

Buona notte, naviganti e... confidate!

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la mamma

1 commento:

Anonimo ha detto...

bellissimo questo Davide che parla con Gesu'. mi pare di vederlo questo fiore di loto con tutti i petali aperti verso la vita e che della vita coglie gli aspetti migliori. bravo Davide. un abbraccio dalla tua vicina