domenica 12 settembre 2010

Ho il dito indice della mano destra leggermente gonfio e dolorante oggi. Ieri, pulendo l'aiuola, nonostante indossassi i guanti da giardinaggio, davvero molto leggeri, devo essermi punta con una spina.

E' probabilmente in corso una leggera infiammazione, ragion per cui, nel tardo pomeriggio, ho mandato Maurizio in farmacia a prendermi una pomata anti - infiammatoria che già, dopo un paio di applicazioni, mi sta dando beneficio.

Il sole è tornato a pieno titolo a illuminare questo strano settembre per il quale sembrava ormai l'estate fosse finita. Quando siamo scesi in cucina erano le 9, ma Elisa si è svegliata presto, prestissimo. L'abbiamo tenuta un po' nel lettone. Si è riaddormentata per poi risvegliarsi. Quando ho aperto gli occhi per controllare l'ho trovata seduta che mi guardava e rideva.

Ho tentato di sonnecchiare ancora un po', mentre lei vagava nello spazio tra i cuscini e le nostre gambe che facevano da muraglia di protezione. Ogni tanto vi si appoggiava e si sollevava sui piedi, per poi tornare punto e a capo verso di noi. Piegava la schiena e proprio come un cagnolino veniva a succhiarmi la guancia.

Alla fine, nonostante la prepotenza del sonno, ci siamo alzati. E' arrivato Lele in camera nostra a un certo punto e poi se n'è andato e per ultimo è arrivato anche Davide.

In mattinata ho pulito un po' la cucina mentre i maschi, per mia gentile concessione, si guardavano un paio di puntate di Heidi, il mio cartone animato preferito. In questi ultimi anni mi è più volte capitato di guardare con loro cartoni che hanno accompagnato la mia infanzia trovandoli davvero deludenti, ma Heidi no. Heidi più cresco e più lo apprezzo, e mai come ora, che sono mamma, sono riuscita ad accorgermi dei messaggi positivi che questa storia trasmette. La sobrietà, per esempio. Ciò che però mi colpisce è il personaggio del nonno, che resta una delle mie figure educative di riferimento. Così solido e fermo e allo stesso tempo così disponibile nei confronti della sua nipotina. Come vorrei riuscire ad essere come lui!

Nel pomeriggio ho stirato, iniziando un po' più tardi del previsto. Elisa, che è crollata verso le 13, mezz'ora dopo era sveglia e pimpante e, come se non bastasse, Davide chiedeva insistentemente che giocassi con lui a memory. Dopo qualche tentennamento ho accettato e ben presto al gioco si è unito anche Lele. Occasione speciale per parlare, al più piccolo che ha le sue fatiche, della possibilità di perdere e dell'importanza di accettare le regole!

Poi Maurizio li ha caricati in macchina per portarli dalla nonna a far merenda, così io ho attaccato il ferro. E' rientrato dopo una mezz'ora con la piccola che si è addomentata sulle sue gambe mentre stava seduto alla scrivania. Per caricarmi di energia, in una giornata che non mi ha concesso tregua, ho spalmato un po' della nostra marmellata sul pane e me la sono gustata offrendola, naturalmente anche a Maurizio. Anche Elisa ha poi fatto merenda.

Erano le 18 quando in cortile Lele si faceva tagliare i capelli dal papà ed io spolveravo i mobili della sala. Mi son ridotta a fare il bagno dopo cena, con Elisa che si ostinava a rimanere in piedi. La reggevo sotto le ascelle proteggendola dalle cadute e lasciandola sufficientemente libera di muoversi ed è stato bello osservarla mentre, una volta di più, esplorava l'elemento acqua.

Terminato il bagno mi son lavata i capelli per poi tirarli col phon e Maurizio, il capo - famiglia, si è riservato di lavarsi domani mattina.

Ora è meglio che anch'io approfitti della calma per andarmi a riposare.

Buona notte naviganti e buona domenica.

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la mamma

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