giovedì 9 settembre 2010

C'è profumo di pane in casa nostra. Un'ora insolita per cuocerlo. Normalmente attendiamo il mattino, ma oggi abbiamo ottenuto lievitazioni fantastiche in brevissimo tempo. Terminato il secondo rinfresco, causa la sbadataggine, ho messo la palla di pasta in forno senza incidere il taglio a croce.

Due ore dopo, dando una sbirciatina per vedere come andava, l'ho vista gonfia oltre il bordo della tazza! Incredibile! E questo è stato l'andazzo per tutti i successivi rinfreschi, ma non so ancora a cosa sia dovuto.

Forse la nuova farina acquistata da Maurizio... speriamo solo sia tanto buono, quanto bello. Per ora godiamoci il profumo.

Come al solito anche oggi avrei voluto fare almeno due milioni di cose: pagare finalmente la retta dell'asilo, fare un salto in cartoleria, avere un po' di tempo per proseguire col cambio di stagione, cambiare le lenzuola ai letti, stirare, ecc. ecc. e... come al solito ne ho fatte meno della metà.

Questa mattina, tanto per cominciare, sono stata incastrata in fila per il pagamento della retta almeno per mezz'ora. Quando sono rientrata e ho alzato lo sguardo verso la sveglia a muro della cucina ho visto che erano già le dieci.

Dovevo appunto passare al secondo rinfresco, preparare il brodo vegetale per il pranzo di Elisa che a fatica ho trattenuto nel passeggino mentre Lele, come sempre, leggeva e lavare le tazze della colazione.

Erano le 11 quando sono salita al piano superiore. Giusto il tempo di cambiare il pannolino alla piccola e disfare i letti per il previsto cambio di lenzuola e poi sono ridiscesa per preparare il pranzo.

Dato che non aveva dormito, Elisa era abbastanza nervosa. Piangeva sul seggiolone e capivo che chiedeva di essere messa a letto, ma era un po' troppo presto. L'ho accontentata alle 13, rimandando di un po' il lavaggio dei piatti. Prevedevo anche di lavare il pavimento della cucina, visibilmente sporco dopo la pioggia di ieri, e mettere le lenzuola pulite.

Lele nel frattempo mi chiedeva se avessi un po' di tempo per giocare con lui... mi si stringeva letteralmente il cuore. Desideravo stare con lui, ma so anche che per me è una settimana un po' complicata. Lunedì inizia la scuola ed è tornato il tempo delle scadenze, quello in cui alcune cose devono essere puntualmente pronte. Ecco il brutto della fine dell'estate.

Mentre stavo al lavandino gli ho chiesto se voleva, come ieri, leggermi qualche barzelletta dall'ultimo libro di Geronimo Stilton prelevato dalla biblioteca e ha subito accettato.

Mentre riempivo il secchio dei pavimenti, lui, che già mi aveva preceduta di sopra, è venuto a dirmi che Elisa si era svegliata. Di nuovo. I muratori che stanno lavorando qui di fronte stavano per l'ennesima volta gettando macerie da un appartento al terzo piano provocando rumore e polvere!

Ben presto mi sono resa conto che era impossibile riuscire a riaddormentarla e ho rinunciato. Erano le 14!

Alle 16 era a casa anche Davide. Dopo merenda, approfittando del sole, siamo usciti in cortile a giocare. Oggi baseball. Lele, rovistando, ha ritrovato un vecchio guanto di proprietà del papà nella scatola dei giochi. Non abbiamo usato la palla originale. Troppo pesante e pericolosa, ma una più innocua palla da tennis. Elisa, nel passeggino a far da spettatrice, nel frattempo si divertiva esercitandosi a dire mamma e papà.

Per cena polpette di pollo con prosciutto. I bambini hanno apprezzato e mangiato, anche Davide, che insiste nel dire che mangia solo all'asilo perché lì è tutto più buono.

Va bé, vado a mettere a nanna Maurizio.

Buona notte naviganti.

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la mamma

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