sabato 18 settembre 2010

Mio marito me l'ha promesso. Non appena scopre in quale negozio le vendono mi compra un'aureola e la lucida personalmente!

Alle sette di questa mattina in cuicna, forse vedendomi stranamente interessata e partecipe, continuava a chiedermi se per caso non volessi diventare santa.

Bè, pensandoci... né più, né meno di quanto qualsiasi cristiano dovrebbe desiderarlo.

E' stata davvero un'avventura quella della preparazione della birra, una bella avventura. Davide, in queste sere, tutte le volte che Maurizio rientrava dal lavoro gli chiedeva: "Papà, adesso costruisci la birra?".
Avremmo quasi voluto svegliarlo questa mattina, ma di proposito ci siamo alzati presto. Se avessimo avuto qualche intoppo sarebbe proprio stato meglio non averli in giro, ma... chi lo sa? Forse renderlo partecipe avrebbe dato all'avventura colori ancora più bellli.

Niente Davide in cucina quindi, ma Lele, sentendo un po' di movimento, si è svegliato e non riuscendo più a prender sonno è sceso ed è rimasto con noi. C'era un po' di tensione nell'aria. Una prima volta è sempre una prima volta e non dev'essere stato piacevole per lui sentirsi dire di continuo: "Sta fermo, non toccare".

Abbiamo in effetti dovuto sterilizzare tutto quello che sarebbe venuto in contatto con la birra e per un bambino di nove anni è praticamente impossibile riuscire ad avere simili cautele, per Lele, sempre curioso di toccare e sperimentare, ancora di più.

Alla fine, non si è trattato di niente di complicato, ma dicevo a Maurizio che è esaltante girare tra casa e dispensa ed accorgersi del bidone della prima birra di nostra produzione, per poi voltare lo sguardo e lasciarlo cadere sul vasetto di marmellata di nostra produzione ed aprire l'armadietto della cucina dove teniamo il pane di nostra produzione e sentirsi avvolgere dal suo profumo.

Non so come mi sono tornate alla mente le confidenze di una coppia di amici. Risalgono ormai a qualche anno fa, quando ancora la vita non li aveva investiti con problemi piuttosto seri. Amavano (e credo ancora amino) ballare latino - americano e dicevano di come questa cosa avesse portato quasi nuova linfa alla vita di coppia.

Allo stesso modo anch'io sento che la passione per le cose fatte in casa, nata di recente nella nostra famiglia, e condivisa con mio marito, ci allena alla collaborazione e all'unità. Forse, mi dico, se ci riusciamo con qualche prodotto casalingo, tanto più riusciremo a farlo navigando insieme su quest'unico vascello per due, tenendo un'unica condivisa rotta nel mare della vita.

Stasera a cena, però, la stanchezza da parte di tutti s'è fatta sentire. I bambini erano parecchio nervosi e noi, purtroppo, poco disposti ad avere pazienza. Come dire, il rischio di entrare in collisione con qualche grosso scoglio c'è stato.

Abbiamo dovuto mantener fermo, con tutte le nostre forze, un "no" detto a Davide e senza cedere, quando è iniziata la crisi di pianto, ho cercato di consolarlo tenendolo per mano (eravamo a tavola e stavo dando il biberon alla piccola). Poi, prima della nanna, quando ancora la sua insistenza non si era placata, l'ho preso tra le braccia e gli ho nuovamente spiegato le motivazione di quel no e gli ho prospettato la possibilità di giocare un po' insieme a me al cantiere non appena avessi finito di asciugare le pentole e... dopo un po' si è sdraiato sulla cassapanca della cucina e lì si è addormentato.

Ancora a tavola, mentre Maurizio imboccava Davide, ho tentato di riprendere un po' il dialogo con Lele. Anche a lui era toccata qualche sgridata, così, gli ho chiesto di raccontarmi com'era andato il pomeriggio dalla nonna, se le avessero raccontato qualcosa riguardo la produzione della birra.

Sono tentativi, solo tentativi che per ora stanno portando spontanei baci sulle mie guance ed altrettanto spontanee richieste di scusa per tornare di nuovo agli incaponimenti un attimo dopo. E' sfiancante, questo vento dell'amore che ti sferza senza sosta.

Ora vado a nanna. Domani mi concederò un po' di sonno in più e poi la Messa e il pranzo. Fuori piove!

Buona notte naviganti e buona domenica.

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la mamma

1 commento:

Prez ha detto...

butto li un'altra cosa che vorrei produrre in casa e prima o poi ci provo.... il dado vegetale.
In rete ci sono diverse ricette che mi hanno incuriosita