Eccomi qua di nuovo! quasi non ci speravo questa sera...
Ieri abbiamo avuto un impegno parrocchiale, per la predisposizione del percoso formativo del nostro gruppo, e, oltre ad aver finito tardi, ci hanno "incastrati" con un piccolo fuori programma.
Questa è la ragione per cui, terminato di lavare i piatti dopo aver messo a nanna i bambini, erano passate da un pezzo le 22, abbiamo dovuto lavorare per il suddetto fuori programma.
Confesso che in questo momento è un po' dura riportare la mente ai pensieri che solitamente vi albergano nel momento in cui mi accingo a redigere il mio giornale di bordo.
Di sicuro è stata una bella, a tratti intensa, giornata. Il sole, in questo periodo, è davvero godibile e più ce n'è, più ne vorresti, tanto sei consapevole che dietro l'angolo c'è la stagione fredda.
Son giornate dalla temperatura indefinibile, in cui all'ombra fa freddo e al sole fa fin troppo caldo.
Anche oggi mi sono alzata presto e dopo aver stirato per quaranta minuti con Maurizio ho fatto colazione. Stranamente secondo le mie previsioni, prima di uscire con Davide (ed Elisa) con la prua puntata alla scuola materna, son riuscita anche a stendere la biancheria.
Mi rimaneva da impastare la pasta per la buonissima pizza che abbiamo gustato stasera, lavare le tazze della colazione, ancora in pendenza nel lavandino e, almeno, almeno, disfare i letti perché al mio rientro dopo il giovedì dalla nonna, potessi rifarli con le lenzuola pulite.
Qualcuno si chiede, e mi chiede, quante ore dormo per notte, e come riesco a trovare tempo anche per pregare. Chiariamo una cosa. Purtroppo, e sottolineo quel purtroppo, non ho eccellenti doti da casalinga. Non ho il senso pratico e la sveltezza di mia madre, né la finezza di mia suocera, e faccio molta fatica a pensare a come poter organizzare il tempo. Io sono un'incallita pressapochista che a un certo punto della sua vita ha semplicemente deciso di metterci un po' di impegno e di buona volontà in più.
Ho imparato a tenere la mente sveglia. Il senso pratico di mio marito mi guida e se lo scopro far qualcosa meglio, con più efficienza e minor dispendio di tempo, e migliori risultati rispetto a come la farei io, guardo e la volta dopo cerco di fare lo stesso anch'io.
Ho imparato ad ammortizzare i tempi, a pensare velocemente a soluzioni alternative (oggi, p. esempio, sulla strada del ritorno Lele si lamentava del peso della cartella. Oltre a consigliargli di controllare che dentro ci sia solo quello che realmente gli serve, gli ho consigliato anche di non portare libri per la lettura troppo pesanti - come quello di Stilton con la copertina rigida - ma di diversificare le letture. "Potresti predenre un libro dalla biblioteca di classe da tenere nel cestello attaccato al banco - gli ho detto - senza doverlo portare avanti e indietro, e a casa concederti anche libri più voluminosi. Ecco, una cosa così un tempo non mi sarebbe mai neanche venuta in mente). Ho imparato a riorganizzare le giornate a seconda dei possibili imprevisti, spostando in avanti o all'indietro le attività a seconda dell'impegno che richiedono e se si tratta di cose possibili con bimbi svegli e attivi o meno.
Insomma, anch'io mi evolvo.
Nel pomeriggio, per tornare a questo giovedì, ho giocato nuovamente al cantiere con Davide mentre Lele portava a termine con successo i suoi compiti ed Elisa dormiva in braccio alla nonna nella sua camera da letto. Dopo merenda ci siamo trasferiti in cortile. Un po' giocavano e un po' aiutavano la nonna col giardinaggio fino all'arrivo di mio fratello che li ha intrattenuti con qualche calcio al pallone.
Verso le 18 son tornata. Ci sarebbe stato il Judo e per me il cambio delle lenzuola, la cena e i piatti.
Domani è venerdì ma ora, concedetemelo naviganti, un po' di riposo...
Buona notte.
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la mamma
venerdì 24 settembre 2010
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