Va bene, adesso tocca a me. Dopo che il papà ha finalmente pubblicato, dopo lunga attesa, un post con il racconto di ciò che riesce abilmente a combinare con i pargoli, intervengo io con l'aggiornamento del diario di bordo.
Vorrei essere sintetica perché l'ora è tarda e avrei proprio necessità di un buon sonno, ma, pur non sapendo da dove cominciare, so di aver tante cose nel sacco da vuotare.
E' iniziata la scuola, non è una novità, e come prevedevo è iniziato pure il turbinio delle cose da fare, da ricordare e degli orari da rispettare.
Questa sera, per esempio, facendomi del male e sfoderando un po' di senso del dovere, ho acceso il ferro da stiro alle 22 per ottenere, non di arrivare in fondo alla cesta, bensi di stirare almeno un'oretta, e così ho fatto.
Sono asciugati i panni che avevo steso stamattina e sono andati ad aggravare il cumulo di ieri quando, invece di utilizzare quell'ora che mi era rimasta dopo pranzo per smaltire un po' la pigna, ho esaudito il desiderio di Emanuele di fare una lavoretto con me.
"Ma insomma - mi ha detto quando gli ho annunciato che avrei dovuto stirare - non trovi mai neanche un attimo di tempo per stare con me!". Non gli ho ricordato tutta la pasta di sale fatta nel corso dell'estate, ma è pur vero che con questa avrebbero fatto quattro o cinque volte che si sentiva rispondere da me: "No, non posso".
Pur essendo vero, pur dovendo stirare, pur essendo consapevole che un rimando avrebbe solo contribuito ad aggravare ulteriormente la situazione, ho deciso di darla vinta al mio cuore e di stare con lui. A dirla tutta avevo voglia di farlo, di dirgli di si.
Elisa alle 14.30 si è addormentata (stranamente da sola, come non capitava da tempo), Davide era all'asilo. Come non approfittare dell'occasione di condividere un po' di tempo solo noi due? un po' di attenzione esclusiva tutta per lui?
Per il compleanno gli hanno regalato un libro fantastico che si intitola "Il crea giochi", dentro il quale si trovano le istruzioni per creare appunto dei giochi con materiali di riciclo. Lele và a nozze con questo genere di attività! Così abbiamo recuperato l'occorrente e ci siamo imbarcati per quest'avventura, proprio come quando lui era più piccolo e capitava di passare i pomeriggi a creare i lavoretti che proponeva una rivista per bambini della San Paolo Editore. il "G baby". Come volava il tempo!
Oggi, mentre stiravo, lui ha proseguito da solo per completare questo curioso gioco da tavolo.
Mi ha stupito perché si è reso conto che questo avrebbe comporato un po' di ritardo e di accumulo. Quando gli ho detto che avrei stirato il giorno dopo, lui mi ha risposto: "Ma la lavatrice và, và...".
Da parte mia ho cercato di donare questo tempo a mio figlio del tutto gratuitamente, il che ha voluto dire che più tardi, nel pomeriggio, quando ho dovuto riprenderlo per un nuovo litigio con Davide, non gli ho rinfacciato ciò che gli avevo concesso.
La gioranta di oggi invece mi ha voluta nel vortice fin da subito. Elisa nella notte ha costretto Maurizio e me ad alzarci una volta per uno per via del naso un po' chiuso. Al mattino Lele ha raggiunto il papà in bagno che si era appena alzato per lavarsi e poi scendere per la colazione. Erano le sette. In cucina mi sono ricordata che dovevo pulire le copertine dei quadernoni e ho deciso di provare a sistemare la cosa prima che andasse a scuola. Così le ho spruzzate con lo sgrassatore per lasciarle poi qualche minuto nel lavandino. Le avrei sciacquate e asciugate dopo aver bevuto il latte.
Prima che la colazione fosse in tavola è sceso anche Davide... tutto bagnato di pipì e subito dopo, mentre Maurizio mi salutava uscendo, ho sentito Elisa che piangendo mi reclamava. Che fare? Lele doveva assolutamente uscire per le 8.05 per prendere il pulmino che l'avrebbe portato a scuola. Le copertine sono rimaste dov'erano fin quasi a mezzogiorno, quando sono riuscita a riprendere il lavoro lì dove l'avevo interrotto.
Sono salita per lavare Elisa e nel frattempo ho chiesto a Davide di seguirmi, così avrebbe potuto fare il bidé e cambiarsi. Quando poi con calma ho controllato la situazione del suo letto, ho constatato che aveva bagnato non solo il lenzuolo sotto e il coprimaterasso di spugna (per fortuna gli lascio ancora la cerata!), ma anche il lenzuolo sopra e il copriletto. Tutto da rifare...
Quando sono scesa mancava un quarto d'ora alle 8 e il latte, ancora nel bricco, si era già raffreddato. Ho infilato Elisa nel seggiolone con un biscotto e coi maschi ho fatto colazione. Poi Lele ha potuto uscire e mentre scaldavo il biberon alla piccola ho messo Davide, ancora "conciatino" per via del raffreddore sotto aerosol.
Insomma, una corsa già di prima mattino. Non è sempre così, ma solitamente non riesco a far nulla in casa prima delle dieci del mattino, ed Elisa, che se và bene dorme una ventina di minuti, come oggi poi si stufa di stare a gattonare sul pavimento.
Non so più cosa fare per star dietro a tutto, e siamo solo all'inizio. Sto seriamente pensando di togliere un'altra ora al sonno. Va bé, domani si ricomincia cercando di far tutto con gioia e vero spirito di servizio, dando lode a Dio per ciò che mi ha dato.
Buona notte naviganti.
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la mamma
giovedì 16 settembre 2010
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