sabato 25 settembre 2010

Evviva sono un "domozimurgo" (forse)... [parte seconda]

Sabato mattina, esattamente una settimana dopo aver riposto il mosto nel fermentatore a gorgogliare "allegramente" in cantina, è giunto il momento di imbottigliare la nostra prima birra artigianale.

La densità, misurata con un apposito strumento, era leggermente sopra i valori di riferimento, ma erano ormai tre giorni che i gorgoglii erano assenti e che la densità era stabile, quindi (come indicava il manuale) poteva essere il momento di procedere con l'imbottigliamento.

Abbiamo travasato il contenuto in un secondo fermentatore per aggiungere dello zucchero (5/6 gr per ogni litro) sciolto in poca acqua calda, in modo da far formare nella birra (una volta imbottigliata) l'anidride carbonica e quindi la caratteristica schiuma.

Abbiamo sanificato le bottiglie con una soluzione di potassio metabisolfito (è un antisettico - antiossidante, molto utilizzato in enologia, in pratica è quella sostanza che obbliga i produttori di vino ad indicare nelle etichette la dicitura "contiene solfiti", a cui ahimè un nostro amico è allergico!) e dopo averle lasciate sgocciolare abbiamo iniziato ad imbottigliare...

Sembravamo una catena di montaggio ... e una dopo l'altra abbiamo riempito 45 bottiglie :-) che abbiamo riposto di nuovo in cantina per almeno un paio di settimane di maturazione.


Una bella pulita a tutta l'attrezzatura e a questo punto attendiamo fiduciosi, che la natura faccia il suo corso...

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il papà

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