lunedì 20 settembre 2010

Approdati. Anche questa sera abbiamo attraccato il nostro vascello al molo. Mi sono messa subito a scrivere invece di prendermi un po' di tempo per leggere.

Ieri sera c'ho provata a rimanere in compagnia di un libro, un nuovo libro, prima di aggiornare il diario di bordo, ma è finita che mi sono addormentata e quando Maurizio ha lasciato libero il pc, ho deciso che era meglio "abbandonare la nave!".

"Saggia decisione!", ha commentato lui, e mi sa che ha avuto ragione.

Ieri abbiamo avuto tempo per gli amici e il sole ha favorito gli incontri.

Questa mattina, invece, ha avuto inizio la normale ferialità. In particolar modo Davide ha faticato a risvegliarsi, nonostante ieri sera non si sia addormentato tardi. Non si decideva ad alzarsi dal letto e non è servito nemmeno far finta di spaventarsi davanti all'orologio.

Dopo diversi tentativi son scesa con Elisa e ho iniziato a scaldare il loro latte, facendomi sentire mentre le dicevo: "Guarda, le lancette han messo le scarpe da tennis e adesso corrono, corrono. Chissà cosa ci diranno le suore?".

Erano le 8.45 e alle 9 avrebbero aperto il portone, anche se poi avrei avuto tempo ancora mezz'ora prima del suono dell'ultima campanella. Seduta sulla cassapanca con la piccola in braccio, mentre pensavo e ripensavo a qualcosa che potesse fungere da miele per catturare la mia mosca, ho davvero sobbalzato. Davide si è infatti presentato all'improvviso in cucina tutto vestito e ordinato con le scarpe in mano e un bel sorriso aperto sulla faccia.

Fortuna stiamo vicini alla scuola dell'infanzia e dopo non devo correre al lavoro, altrimenti sarebbero guai seri!

Terminato il tira - molla con Davide è ricominciato tutto da capo con la piccola. Rientrando a casa ho sistemato due cosette prima di salire per rifare i letti e pulire almeno una stanza, ma lei, dopo essere stata lavata e cambiata, non voleva saperne di rimanere sul pavimento a giocare e gattonare ed esplorare il territorio.

Era stanca, inequivocabile.

L'ho presa in braccio perché si addormentasse, ma quando l'ho messa nel lettino si è subito svegliata. Insomma! su no, giù no. Prova questo, prova quello è crollata dopo le 11 e l'ho lasciata sul letto di Davide, mentre in fretta ho cercato di far la polvere in camera sua. Quando si è svegliata era molto più serena e volentieri è rimasta a giocare nel suo lettino mentre io terminavo.

Abbiamo pranzato mentre così, tanto per tenerle compagnia, provavo a raccontarle "Biancaneve". Alle 14.35 si è riaddormentata. Un po' di ferro da stiro e poi via a riprendere Davide.

Al ritorno abbiamo fatto merenda e intanto arrivava una delle nonne perché per le 17 dovevo essere dal dentista con Lele. Forse riuscirà a fare a meno di uno degli apparecchi previsti fino a completamento dello sviluppo. Speriamo!

Quando Maurizio è rientrato dal lavoro ha portato con sé i maschietti che, sudati, avevano entrambe bisogno di un buon bagno.

Abbiamo quindi cenato con le orecchiette e il sugo di cime di rapa rimaste e bevendo... Champagne!

Si, ieri abbiamo aperto la bottiglia per festeggiare gli amici tornati finalmente da questa parte del mondo, ma, non avendola finita abbiamo deciso di usare lo Champagne rimanente per accompanare, appunto, la cena.

In serata sono arrivata, stirando le matrimoniali, al fondo della cesta dei panni e finalmente ho recuperato il ritardo. Ho mandato la lavatrice, messo a nanna i bimbi e finalmente, relativamente presto rispetto al solito, mi son messa sul divano.

Veramente tutto qua per oggi. Buona notte naviganti.

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la mamma

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