lunedì 6 settembre 2010

Leggevo mentre Maurizio di là terminava di scrivere il post commentando l'ultimo film visto e... sono crollata dal sonno!

Non me l'aspettavo, tanto più che i bambini si sono addormentati veramente presto. Quando riaprendo gli occhi ho guardato l'ora focalizzando i numeri digitali sul lettore dvd, mi sono accorta che non erano nemmeno le 22.30.

Sarà solo colpa del grigiore delle nuvole che hanno nascosto il sole e reso un po' pesante l'aria per via dell'umidità, ma adesso ci sono e... sono sveglia!

Davide è tornato all'asilo questa mattina. Nel corridoio della scuola saltava d'impazienza perché m'attardavo ad appendere la sua felpa nell'armadietto. Voleva a tutti i costi entrare in classe e rivedere tutti i suoi amici. Non so come, ma difficilmente l'estate riesce a trovare coetanei come compagni di giochi e va sempre a finire che deve star dietro a suo fratello e ai suoi amici, senza riuscirci. Una perenne rincorsa.

E' tornato con la prima macchia di sugo dell'anno sul grembiulino e, non appena mi ha visto senza i suoi fratelli, mi ha chiesto: "Dov'è Lele?".

Lele era rimasto a casa con Elisa affidato ad una vicina. Non ho voluto portarli fuori correndo il rischio che si mettesse a piovere da un momento all'altro. Rientrati abbiamo fatto merenda e anch'io sono tornata al mio thé delle 16. Ci siamo anche visti "Il fantabosco" alla tv, insomma, tutto come prima.

Mentre tentavo di preparare velocemente e sistemare nella pirofila le melanzane alla parmigiana che avevo deciso di preparare per cena, sul tavolo comparivano ruspe, trattori, camion, escavatori betoniere.

Davide voleva giocare al cantiere. Con me. Lele ha chiesto e ottenuto di poter guardae un cartone e, considerato che dovevo terminare di cucinare e cambiare poi la piccola, per un po' s'è aggregato anche lui. Poi tutti sul pavimento in attesa dell'arrivo del papà.

Elisa diventa ogni minuto sempre più abile nel suo modo di gattonare e non era in alcun modo intenzionata a rimanere nel perimetro del suo tappeto. Con poco ci raggiungeva e metteva le sue zampine sull'intero corredo da provetto muratore e allora: "Elisa tu non puoi toccare niente!".

Ma come si fa a tenere una piccola esploratrice lontano da tutto ciò che la circonda? Comunque per oggi ho ritenuto opportuno prenderla e dirottarla tutte le volte che si avvicinava minacciosa, ma non è stato semplice, così poi ho proposto di uscire per quattro calci al pallone, con la piccola in braccio e, nel frattempo, papà è arrivato.

Lele oggi ha avuto tempo per leggere e nel pomeriggio abbiamo sistemato il materiale per la scuola. Ciò che manca lo compreremo venerdì.

Ora forse, naviganti, è meglio qualche ora di riposo, quindi...

buona notte.

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la mamma

2 commenti:

Prez ha detto...

fa impressione vedere come crescono velocemente i bambini. Domenica siamo andati alla festa del primo compleanno del figlio di amici. Erano un paio di mesi che non lo vedevo e l'ho trovato trasformato. Adesso sta imparando a camminare e vuole esplorare tutto l'ambiente che lo circonda. Con la mano indica dove vuole andare e sgambetta tutto contetto (i genitori hanno ormai mal di schiena ma sono molto felici :-D)

In Famiglia ha detto...

Si. Anch'io ormai sono arrivata a quel punto in cui, vedendomi allo specchio con lei in braccio, o guardandola in braccio al papà, mi accorgo di come non sia più la neonata che occupa giusto, giusto l'ampiezza dell'avambraccio.
A volte sembra che il tempo non passi più, ma a volte passa fin troppo in fretta. Godiamoceli questi bimbi!