martedì 28 settembre 2010

Oggi Davide stava decisamente meglio. E' rimasto però ancora a casa e, nonostante anche Lele sia tornato a casa per il pranzo, sembra che le mareggiate alte e minacciose di ieri siano solo un brutto ricordo.

Questa mattina si è svegliato prima che suo fratello uscisse per andare alla fermata del pulmino. Era in preda a un crisi di pianto e stavo terminando di pregare quando a gran voce, tra le lacrime mi chiamava. Era ancora assonnato, ma i primi colpi di tosse del mattino, che da un lato mi rassicuravano perché mi avevano permesso di capire che il catarro ormai si era staccato, dall'altro non lo lasciavano riposare.

L'ho portato già in braccio e sembrava volersi riappisolare sul suo cuscino preferito, quello rosa. Poi però l'ho dovuto convincere ad infilarsi una felpa sopra il pigiama e mi si è ributtato addosso.

Così quando Lele è uscito, invece di farmi prendere dalla smania delle cose da fare, sono rimasta un po' con lui e anche a me si appesantivano gli occhi. Si è trattato giusto di quindici minuti, un tempo di compensazione tra il sonno e la veglia.

Poi l'ho messo sotto aerosol e sono salita a lavarmi e vestirmi. Quando anche Elisa è stata pronta ho dato loro la colazione. Mi hanno seguita di sopra e insieme a loro, con Davide che cercava di aiutarmi tirando le lenzuola e la piccola che un po' frignava un po' si spostava sul pavimento alla ricerca di nuove esperienze (ha imparato ad aprire i cassetti della nostra cassettiera...), ho fatto i letti.

Alle 11, un po' prima del pranzo, abbiamo avuto un po' di tempo per stare sul tappeto. Davide non voleva che Elisa toccasse i libri che guardava, ma lei, molto, molto, incuriosità, proprio non era dello stesso parere.

Anche nel pomeriggio ho avuto l'opportunità di rimanere un po' con loro. Mentre godevano dell'ultimo sole tirando quattro calci al pallone in cortile ho passato l'aspirapolvere e lavato il pavimento in sala e cucina, dove più spesso gattona Elisa. Entrambe le stanze sarebbero totalmente da pulire ma... accontentiamoci del necessario per oggi.

Lele in un paio di occasioni ha un po' oltrepassato il limite. Prima una bugia e poi una rispostaccia risentita al fratellino. La preghiera di questa sera parlava di misericordia per gli errori altrui per cui vedremo di usarne anche nei suoi confronti, senza rinunciare alla correzione.

Elisa continua a far progressi. Oltre al fatto che due giorni fa ho scoperto che quel bianco che le vedevo in bocca, sulla gengive, non erano rimasugli di pappa, ma due bei molari sull'arcata inferiore, tentava di staccarsi dal divano per rimanere in piedi da sola. Per il momento solo nella vasca ci è riuscita.

Non so come, ma si ostina a fare il bagno in piedi!

Tenendole le manine e standole di fronte, e non alle spalle, Elisa cammina!

E' proprio strano. Lei è la terzogenita, ma ogni volta quel pizzico in più di consapevolezza accresce l'emozione quando mi accorgo di nuovi passi avanti. Sono più capace di assaporarli e godermeli.

Ok. Mi sto addormentanto.

Meglio concludere il viaggio per oggi, e augurare a tutti la buona notte.

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la mamma

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