Oggi Maurizio è rimasto a casa. In mattinata ha accompagnato sua mamma a una visita medica e ha ritenuto di prendere l'intera giornata di ferie.
Per me, a casa, le ore dal risveglio al pranzo non sono state molto diverse dalla solita routine. Prima che la famiglia si risvegliasse son riuscita a dare una ripulita allo studio, che da tempo necessitava che una mano pietosa passasse uno strofinaccio sugli scaffali della libreria e riordinasse ciò che col passare dei mesi si era accumulato disordinatamente.
Libri dei bambini alcuni dei quali da restituire alla biblioteca, disegni sparsi qua e là, giochi e carte d'ogni tipo.
Quando ho finito con Maurizio e Lele abbiam fatto colazione. Come negarsi un buon caffèlatte con qualche biscotto?
Dopo aver pregato (oggi si leggeva il brano di vangelo che racconta della diversa accoglienza riservata da Marta e Maria a Gesù) son salita per vestirmi e svegliare Elisa e, con molta fatica, anche Davide.
Quando è arrivata la nonna per far compagnia alla piccola mentre portavo Davide all'asilo, anche loro avevano già fatto la colazione ed io ero risalita per pettinarmi.
Così sono uscita e dopo aver lasciato Davide ed essere passata dal formaggiaio sono rientrata.
Elisa andava cambiata e così ho fatto. L'ho presa dal seggiolone dov'era rimasta fino a quel momento e dove non voleva più stare per poi salire. Tanto che c'ero, mentre lei gattonava, ho rifatto i letti.
Quando è rientrato Maurizio la piccola dormiva nel passeggino ed io avevo giusto, giusto le tazze da lavare.
Per il pranzo, con l'avanzo della pappa al pomodoro di ieri sera con l'aggiunta di "fregula", tipica pasta sarda, abbiamo atteso Lele, che sarebbe rientrato alle 12.45 dopo la sua mezza giornata del martedì.
E' stato bello poter pranzare in tre.
E' il pomeriggio che il viaggio s'è fatto interessante. La nonna del mattino è tornata alle 14.15. Lele stava iniziando a fare i compiti, Elisa dormiva e Davide ancora stava all'asilo. Una vicina lo sarebbe andato a riprendere più tardi.
Maurizio ed io invece siamo andati per negozi per rinnovare il suo guardaroba (per me non ho trovato nulla) e portare a termine qualche altra commissione che ci avrebbe altrimenti costretti a impegnare un sabato pomeriggio. Tra le altre cose volevo comprare il tessuto per le tende della camera di Elisa. Ho scoperto che anche in città le mercerie non sono molto fornite e non tengono poprio tutti i tipi di tessuti. Prima di rinunciare però ho provato in un piccolo negozietto e forse, tra un paio di settimane, avrò il materiale che mi occorre.
Quando finalmente ho raggiunto casa solo la compagnia dei miei bambini mi ha realmente riportata a terra. Quasi mi girava la testa dopo tutto quel peregrinare per negozi, decisamente non ci sono abituata e, come dire, forse non è pane per i miei denti.
Abbiamo cenato un po' più tardi del solito per via del judo con pasta allo zafferano e frittata.
Ecco, tutto qua.
Ora sento gli occhi appesantirsi, forse è meglio chiudere.
Buona notte naviganti.
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la mamma
martedì 5 ottobre 2010
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