E' finita con un bel mal di testa questa giornata, ma ora va molto meglio.
Dato che non sono solitamente soggetta ad emicranee, Maurizio si stupiva della cosa e mi chiedeva spiegazioni preparando la cena.
Mi succede ogni volta che ho sfasamenti nel sonno, se per esempio mi addormento ad orari inconsueti, se dormo troppo e troppo poco. Con l'aggiunta del solito turbinio di cose da fare e pensieri e andirivieni fuori e dentro casa non c'è voluto molto perché questo dolore pulsante arrivasse a darmi un po' il tormento.
Nonostante tutto, grazie alla nonna che nel pomeriggio è venuta a tener compagnia ai nipotini, alle 17 sono stata all'assemblea di classe indetta alle elementari. Le maestre hanno spiegato a turno i loro programmi e gli obiettivi che intendono raggiungere e poi abbiamo eletto la rappresentante di classe.
Mi stupisco sempre di come mi senta in pieno accordo con quello che via via espongono le insegnanti di Emanuele, e di quanta gente stia concorrendo alla sua formazione. Oggi aveva tanti compiti, ma in realtà erano tante piccole cose e se l'è cavata con poco.
Ha rivisto alcuni concetti di geometria e ha saputo mettere in fila bene le cose, ma poi ha combinato un pasticcio quando si è trattato di disegnare la copertina del quadernone. "Ma io sono fatto così", ha affermato in linea con la più classica e reiterata delle sue risposte.
Il poter o non poter cambiare sé stessi è stato anche uno dei temi oggetto di uno scambio avuto con Maurizio proprio poco fa. E' chiaro che un bambino è legittimato a pensarlo, ma per una persona adulta è tutto un altro paio di maniche.
Agire su me stessa in questo periodo è una costante e quello che constato è che occorre sempre ricominciare daccapo. Il difficile però è lasciare che qualcun altro si prenda cura di me, vivere l'affidamento, credere che in ogni istante il Signore si prenda cura di me, e mi perdoni e mi rialzi.
E' questo buon debito condonato che, come diceva il nostro diacono nell'omelia l'altro giorno, dovrebbe spingerci alla gratuità. Perdoniamo perché a nostra volta siamo stati e continuamente siamo perdonati.
La giornata è stata costellata da un'infinità di piccoli avvenimenti. Davide da convincere ad alzarsi, Davide che racconta episodi della sua vita all'asilo, Elisa che riesce a stare sempre più a lungo in piedi da sola, una brutta litigata, dei desideri che non è stato possibile accontentare subito ecc., ecc.
Adesso sarà meglio che io mi conceda un po' di riposo.
Buona notte naviganti.
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la mamma
mercoledì 27 ottobre 2010
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