mercoledì 27 ottobre 2010

E' finita con un bel mal di testa questa giornata, ma ora va molto meglio.

Dato che non sono solitamente soggetta ad emicranee, Maurizio si stupiva della cosa e mi chiedeva spiegazioni preparando la cena.

Mi succede ogni volta che ho sfasamenti nel sonno, se per esempio mi addormento ad orari inconsueti, se dormo troppo e troppo poco. Con l'aggiunta del solito turbinio di cose da fare e pensieri e andirivieni fuori e dentro casa non c'è voluto molto perché questo dolore pulsante arrivasse a darmi un po' il tormento.

Nonostante tutto, grazie alla nonna che nel pomeriggio è venuta a tener compagnia ai nipotini, alle 17 sono stata all'assemblea di classe indetta alle elementari. Le maestre hanno spiegato a turno i loro programmi e gli obiettivi che intendono raggiungere e poi abbiamo eletto la rappresentante di classe.

Mi stupisco sempre di come mi senta in pieno accordo con quello che via via espongono le insegnanti di Emanuele, e di quanta gente stia concorrendo alla sua formazione. Oggi aveva tanti compiti, ma in realtà erano tante piccole cose e se l'è cavata con poco.

Ha rivisto alcuni concetti di geometria e ha saputo mettere in fila bene le cose, ma poi ha combinato un pasticcio quando si è trattato di disegnare la copertina del quadernone. "Ma io sono fatto così", ha affermato in linea con la più classica e reiterata delle sue risposte.

Il poter o non poter cambiare sé stessi è stato anche uno dei temi oggetto di uno scambio avuto con Maurizio proprio poco fa. E' chiaro che un bambino è legittimato a pensarlo, ma per una persona adulta è tutto un altro paio di maniche.

Agire su me stessa in questo periodo è una costante e quello che constato è che occorre sempre ricominciare daccapo. Il difficile però è lasciare che qualcun altro si prenda cura di me, vivere l'affidamento, credere che in ogni istante il Signore si prenda cura di me, e mi perdoni e mi rialzi.

E' questo buon debito condonato che, come diceva il nostro diacono nell'omelia l'altro giorno, dovrebbe spingerci alla gratuità. Perdoniamo perché a nostra volta siamo stati e continuamente siamo perdonati.

La giornata è stata costellata da un'infinità di piccoli avvenimenti. Davide da convincere ad alzarsi, Davide che racconta episodi della sua vita all'asilo, Elisa che riesce a stare sempre più a lungo in piedi da sola, una brutta litigata, dei desideri che non è stato possibile accontentare subito ecc., ecc.

Adesso sarà meglio che io mi conceda un po' di riposo.

Buona notte naviganti.

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la mamma

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