giovedì 6 gennaio 2011

Come nel gioco della battaglia navale: colpito e affondato. Mi riferisco al mio ultimo tentativo di pubblicare l'aggiornamento del giornale di bordo. Sul più bello l'urlo della piccola che giungeva dalla sua cameretta al piano superiore ci ha gelato il sangue nelle vene.

Erano già le 23, ed era l'una quando, vinti dalla stanchezza e dalla stupefacente resistenza di Elisa, siamo saliti.

Oggi è stata la festa dell'Epifania. Il mattino siamo stati a Messa e il pomeriggio ancora in chiesa per la benedizione dei bambini. Nella rappresentazione della natività che ogni anno organizza la scuola materna Lele ha fatto il pastore. Un gilet di pelo bianco, un plaid in mano e il gioco era fatto. Altri bimbi, grandi e piccoli, si son vestiti chi da angioletto, chi da stellina. Non mancava la Sacra Famiglia, la stella cometa e, naturalmente, i Magi, simbolo di tutti coloro che non credono, ma riconoscendo qualcosa grazie alla loro sapienza, hanno accesso all'incontro con Cristo.

Proprio questo ricordava oggi il nostro parroco e mi è rimasto impresso, sono diverse le strade che portano a Dio, c'è chi lo incontra contemplando la natura e chi deve fare il passaggio, come le prime chiuse comunità cristiane, da una vita di religiosità ad una vita di fede, per sé stessa accogliente, aperta.

Tra un'uscita e l'altra abbiamo pranzato. Ieri sera, mentre il pane in forno cuoceva spandendo il suo buon profumo per tutta casa, sul fornello si lessava un bel pezzo di carne per un buon bollito. Che allegria... il borbottio della pentola sul fuoco, il pane nel forno. Fa proprio casa....

Rientrando ci siamo nuovamente riuniti attorno al tavolo per la merenda. Poi i maschi han giocato con la pista delle macchinine insieme a papà e a me è toccato tenere sotto stretta vigilanza la piccola. Quando si sono stufati dal pavimento della sala ci siamo trasferiti in cucina e tutti insieme abbiamo giocato a tombola.

Stasera poi è stato Lele ad aiutarmi a lavare i piatti, meditavo che forse dovrò confezionare un grembiulino anche a lui...

Le liti tra fratelli, purtroppo, son tornate pericolosamente a crescere di livello. Domani sarà Davide a tener compagnia alla nonna, ma soltanto fino al pomeriggio inoltrato. Non è prevista alcuna notte fuori casa, ancora troppo presto.

Ho in programma di togliere le decorazioni natalizie per non ridurmi a far tutto da sola e magari con Elisa in giro. Mi mette un po' di tristezza pensarci, ma in fondo, ho anche un po' di voglia di riprendere.

Bisogna pur andare avanti per scoprire cosa c'è dopo.

Per il momento buona notte e godetevi questi ultimi giorni prima che torni lunedì.

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la mamma

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