sabato 4 dicembre 2010

Sono in casa sola con i bambini. Maurizio in questo momento è fuori, per la ripresa degli incontri con la psicologa all'oratorio. Il tema della serata sarebbe stato "La paternità", ragion per cui ho ritenuto fosse meglio che partecipasse lui.

Sono inoltre contenta che abbia l'occasione anche lui di conoscerla e di avviare qualche riflessione sull'essere genitore.

Io invece mi sto rendendo conto di aver perso forse punti coi miei figli sul bel cammino intrapreso quest'estate. Ci pensavo proprio quest'oggi mentre leggevo un libretto prestatomi che narra la storia di una ragazza morta a diciott'anni per un tumore, dichiarata Santa dal precedente Pontefice. Ciò che mi colpiva (oltre alla storia in sè) era scoprire come la madre affrontava tutte le problematiche educative semplicemente lasciandosi ispirare dal Vangelo e soprattutto dimostrando alla figlia il proprio amore.

Tante volte io agisco male nei loro confronti e so di farlo, e in quei momenti sono come cieca perché non riesco a vedere le alternative possibili. Sono sempre alla ricerca di strade alternative all'imposizione, strade che li facciano sentire e li rendano liberi e le chiavi sono sempre due: la fiducia e l'amore.

Questo è sicuramente un lato di me, del mio essere madre sul quale devo lavorare e che devo convertire.

Spesso però sento anche le ispirazioni buone dello Spirito e allora mi basta seguirle.

Come posso far conoscere ai miei figli Dio - Amore se io per prima non m'incammino sulla strada dell'amore?

Riconoscere di non essere sulla via buona è il primo passo per cambiare.

Nel frattempo, per tanti versi, quella che si sta per concludere è stata una settimana sorprendente. Un paio di amiche, coi loro figli, sono venute a farci visita (una lunedì e l'altra mercoledì) portando regali di compleanno un po' in ritardo per i miei bambini.

Può darsi sia eccessivo, ma ogni volta che qualcuno suona inaspettatamente alla nostra porta, penso sia il Signore stesso che viene a farci visita e a portarci un messaggio, a voler semplicemente stare per un po' presso di noi e vedere come ci si trova.

Che bello poi, quando questo qualcuno che viene, si toglie la giacca e si siede per un po', senza scappar via inghiottito dal buio del tardo pomeriggio. Penso sia stato bello anche per i bambini che hanno avuto un po' di tempo per rimanere insieme a giocare.

Questo mi fa venire in mente che Davide, la sera, ha sempre tante cose per le quali ringaziare: qualche episodio all'asilo, la cena, il cartone... tante cose semplici che hanno dato gioia al suo cuore.

(Riprendo il racconto dopo un'interruzione di più di un'ora. Elisa era in preda ai colpi di tosse e si è svegliata. Aerosol, tisana, nel frattempo è tornato Maurizio e ora vediamo di rimetterla a letto).

Ieri sera poi ho ricevuto la telefonata di una carissima amica la cui figlia si sposa proprio domani. La sento purtroppo di rado. Considerati i suoi problemi uditivi mi ha dato una grande emozione sentirla e, soprattutto, che lei mi sentisse senza difficoltà. Lei pure era emozionata per l'evento, consapevole di un'epoca che si chiude perché un'altra ne comincia.

Mi ha cercata per condividere i pensieri del suo cuore e nella mia mente si è aperto il libro dei ricordi al punto in cui io sono uscita di casa, primogenita di tre figli, unica figlia femmina.

Mi accorgo di aver perso un po' il filo dei pensieri. Sono dispiaciuta di non aver aggiornato il giornale di bordo ieri e l'altro giorno per motivi contingenti, (una riunione per la Parrocchia, Elisa sveglia ad orari insoliti) perché quell'ispirazione se n'è andata.

Speriamo sia un bel fine settimana. Maurizio sarà a casa qualche giorno per coincidenze di festività e poi... si avvicina Natale!

Buona notte naviganti

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la mamma

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