mercoledì 15 dicembre 2010

Intensa, intensissima navigazione in acque tanto gelide da diventare ghiaccio sui tetti delle case, delle auto, fra i rami delle piante e su ogni filo d'erba che resiste al rigore dell'inverno.

Intensissimo, come già scrivevo ieri, anche il programma che mi sono imposta in settimana. Soprattutto, manco a dirlo, vorrei pulire casa e pian piano devo dire che sto riuscendo nel mio intento. Nel bagno ho anche due grosse ceste di biancheria che attende di essere lavata. Ho giusto terminato pochi minuti fa di stendere un carico e domani è anche previsto il cambio delle lenzuola.

Mi sto seriamente allenando a non vivere questo tipo di situazioni con ansia. Cerco di non impigrirmi, di non rinunciare al tempo per le relazioni buone, soprattutto dentro casa, senza rifiutarmi a chi sta fuori.

Oggi, per esempio, siamo stati letteralmente salvati da una nonna. E' venuta per permettermi di uscire a prendere Davide all'asilo senza portare la piccola che, per altro, si era addormentata tardi nel pomeriggio e, col suo aiuto, son riuscita ad arrivare in fondo alla cesta dei panni da stirare. Proprio ci voleva!

Lo so, lo so che arriva sempre il momento in cui mi è concesso di recuperare tutto l'accumulo di lavoro, devo solo affidarmi e decidere, momento per momento, di non rifiutarmi agli altri.

In mattinata son passata pure nella banca dove lavora la nostra rappresentante di classe per firmare una lettera da destinare al sindaco riguardo al mal funzionamento dell'impianto di riscaldamento a scuola, e c'è stato qualche breve momento per un piacevole confronto.

Rientrata a casa, dopo aver fatto i letti con la piccola che scorrazzava intorno, ho pulito per bene la cucina, ma, avendo finito tardi, non ho fatto in tempo a lavare il pavimento ma, prima di cena, son riuscita a stare almeno per un po' sul tappeto con i due più piccoli. Davide voleva giocare al cantiere ma non voleva assolutamente che Elisa toccasse la sua nuova betoniera. Un po' difficile accontentarlo, ma ci abbiamo provato e alla fine, nonostante qualche scintilla iniziale, abbiamo trovato il modo di stare tutti e tre insieme senza troppe scaramucce. Lele si è rilassato guardando un cartone per poi studiare e ripassare.

Abbiamo cenato con cosce di pollo disossate in umido e, anche se non tutti hanno gradito, tutti hanno terminato la loro porzione e poi... dolcetti. Lele e Davide si son divisi a metà un "bombo" conteso da entrambi ma, per stasera, niente pista delle macchinine. Stavano tenendo un comportamento un po' sopra le righe, infastidendo la sorellina e ridendo in modo sguaiato e un richiamo ci voleva. Hanno ripiegato su un cartone. Alle 21.30, quando anch'io avevo terminato il rinfresco del lievito madre, preghiera insieme con lettura del brano di Vangelo quotidiano, candele sulla corona dell'Avvento accese, poi a letto con lettura di una breve storia.

Adesso son qui, a ripensare a tutto e tutti con viva tenerezza.

Domani, giovedì, saremo fuori casa tutto il giorno per far visita all'altra nonna e, anzi, Lele è stato pure invitato ad una festa di compleanno e devo mettermi d'accordo con un'altra mamma per il passaggio. Devo pure ancora acquistare un regalino per la festeggiata.

A domani naviganti, buona notte e buona navigazione a tutti.

Con calore

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la mamma

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