Scrivo un po' prima questa sera, ma dopo un paio di giornate in cui ho mancato all'appuntamento serale.
Lele, complici le vacanze natalizie iniziate per tutta la famiglia proprio oggi, è ancora qua con noi che sta terminando di vedere un film ad hoc! Davide ed Elisa invece sono già nei loro letti.
Nonostante la pioggia che copiosa cade dal cielo e non aiuta per niente a creare l'atmosfera giusta, lottiamo per mantenere lo spirito giusto.
Stasera per esempio siamo stati ad un gradevolissimo happy hour in casa dei vicini per un doveroso scambio d'auguri. In previsione delle grandi abbuffate, la padrona di casa ha giustamente puntato sulla verdura cruda.
Emanuele avrebbe svuotato da solo l'intera marmitta di carote tagliate a strisce sottili. C'erano finocchi, uva, grana, salame e anche qualche pizzetta.
Anche il pomeriggio però ha seguito percorsi diversi dall'ordinario. Non c'erano i compiti da fare, nessuno da andare a riprendere all'asilo e, nonostante io mi sia messa a stirare, (come schiavitù, o meglio, senso del dovere vuole) i bambini sono stati impegnati in diversi lavoretti. Il più grande ha portato a termine altri lavori col pirografo, mentre Davide con papà ha dipinto con le tempere un paio di statuette da aggiungere al nostro presepe artigianale e poi, con i pennarelli, altri piccoli disegni che nel tardo pomeriggio ho cominciato ad attaccare al vetro della finestra della cucina.
Lele ha poi dipinto il biglietto d'auguri allegato al pane che abbiamo sfornato quest'oggi da regalare ai nostri vicini e io ho scritto il testo.
Elisa, essendosi appisolata presto, altrettanto presto ha richiamato la nostra attenzione annunciandoci di essersi risvegliata. Con lei in braccio, perché non si mettesse in pericolo girando tra forno caldo e cavi penzolanti (il pirografo ha bisogno della prolunga), ho seguitato a stirare. Non volevo che Maurizio rinunciasse a dipingere con Davide.
Quando è stato possibile l'abbiamo rimessa per terra e siamo così arrivati all'ora della merenda.
Dopo una tazza di té caldo e biscotti Maurizio è uscito per la spesa e io ho cambiato la piccola. Ha comprato pennarelli nuovi e della carta da regalo. Abbiamo così impacchettato qualcuno dei nostri pensierini per parenti e amici.
Stiamo regalando un po' a tutti la nostra birra, e stamattina l'abbiamo data anche a una ragazza, appartenente al nostro gruppo d'acquisto solidale, che è ritornata nel pomeriggio con un vaso colmo di marmellata di mele cotogne fatta in casa.
Domani dovremo preparare il pane di Natale per la tavola di mia mamma e dovrò, per la prima volta, tentare di preparare il filetto di maiale in crosta (con qualche modifica... prendendo un po' qua, un po' là da varie ricette) per il pranzo a casa dei nonni paterni.
Spero solo che in casa ci sia aria di festa e di lasciar fuori dalla porta, almeno per un giorno, nervosismi e arrabbiature.
A proposito, credo proprio sia giunto il momento di fare gli auguri anche a voi, naviganti miei naviganti che silenziosamente accompagnate il nostro viaggio.
Con tutta la mia famiglia vi auguro di sentire Dio vicino, perché Dio nasce povero e viene ad abitare una ad una le nostre povertà, le nostre ferite, i nostri dolori, le nostre solitudini. Dio è sempre l'Emmanuele, il Dio con noi. Che siamo come pastori o come Re Magi, l'importante, dinanzi al presepe della nostra vita, è riconoscerlo!
Buon Natale naviganti e, per l'anno nuovo, non perdete nessuna occasione di amare!
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la mamma Fulvia, il papà Maurizio, Emanuele, Davide ed Elisa
giovedì 23 dicembre 2010
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