martedì 28 dicembre 2010

Se non ci fosse la fine della giornata, con lo spegnersi del vociare dei bimbi, a concedere quell'attimo di silenzio per un ripensamento degli ultimi avvenimenti, probabilmente ci lasceremmo, mi lascerei, sfuggire di mano la bellezza.

E' stato un giorno faticoso, un giorno in cui molto spesso si è reso necessario tirare le redini per porre un freno all'enorme esuberanza dei maschietti che lasciati a sé stessi non trovano di meglio se non rincorrersi, urlare e rischiare di farsi del male o di farne al piccola che muove i primi passi dentro casa.

Dovremmo essere degli intrattenitori perenni, perennemente a loro disposizione.

Elisa, inoltre, ha una brutta tosse che non la lascia riposare tranquilla e le ha anche tolto un po' l'appetito. Stasera però, s'è mangiata un po' di polenta con la ricotta.

In simili momenti non sono per nulla la mamma che vorrei essere. Non ci sono dolcezza, né tenerezza. M'irrigidisco e divento una iena a furia di urlare: "Bastaaaaa!". Un urlo che regolarmente viene ignorato.

E' difficile trovare la maniera di tirar fuori in ogni momento la parte migliore dei miei figli, la parte della cui esistenza ho coscienza, ma alla quale non presto magari attenzione, o con la quale non riesco a mettermi in contatto perché, nel frattempo devo anche lavare i piatti, o cambiare un pannolino, o stirare o fare una di queste cose....

Quella appena trascorsa non somigliava per niente ad una giornata di vacanza. Se ho fatto meno, in mattinata, è perché Maurizio è dovuto andare a riprendere una famiglia amica all'aeroporto, e sono rimasta sola coi pargoli per circa quattro ore.

Ho doppiato i mestieri come una boa e domani, giorno di mercato dalle nostre parti, si vedrà. Lele ha assolutamente bisogno di calzini nuovi e voglio vedere se, finalmente, mi riesce di comprare i cotoni per iniziare le tende per la cameretta di Elisa.

Nel frattempo è sceso un freddo polare.

Nonostante questo la sera, quando forse torna la calma, sento che la famiglia è ancora un posto nel quale ho voglia di stare. Basta la voce di uno dei miei bimbi a ricordarmelo, vorrei solo.... avere più tempo.

Buona notte naviganti.

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la mamma

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