domenica 26 dicembre 2010

Il bello delle vacanze di Natale, se hai la fortuna di poterle trascorrere a casa non solo con i bambini, ma anche con tuo marito, è la calma, una calma che ti rimanda, per confronto, la visione abitualmente affannata delle giornate ordinarie.

Non sono sparite le cose da fare, le cose da fare son sempre lì, la polvere si accumula, si sporcano i pavimenti, si riempie la cesta dei panni sporchi ma... non è poi così necessario stendere la biancheria quando tutti sono a letto, e se la piccola si sveglia mentre stai stirando c'è qualcuno su cui poter contare.

In questi giorni siamo stati a pranzo dai miei suoceri e poi, proprio oggi, da mia mamma. C'è stata anche la possibilità di incontrarsi con gli amici.

A molti di loro abbiamo offerto una bottiglia della nostra prima produzione di birra e per noi è stato bello poterli sorprendere e omaggiare così. E' stato un po' come offrire loro una piccola parte di noi.

I bambini hanno ricevuto ancora qualche regalo, e Lele è stato apprezzato per i lavori realizzati col suo pirografo.

Ci sono pure arrivate delle formine natalizie per i biscotti e in questi giorni sono sicura che i bambini vorranno provare a farli.

Il punto è che tutti questi scambi non hanno rappresentato altro se non un modo per scambiare l'affetto che circola tra di noi, a partire dalla nostra famiglia, che ha trascorso il tempo in attività diverse da quelle che solitamente ritmano le nostre ore.

Siamo stati insieme sul divano a riguardare (naturalmente vale per noi grandi) le vecchie puntate di "Tre nipoti e un maggiordomo". Quante volte l'ho rivista da piccola! Bè, mi son resa conto che era una trasmissione che sapeva di buono. Uno zio scapolo che, dopo le prime comprensibili titubamze accoglie in casa, nel giro di ventiquattr'ore, tre nipoti e riesce a instaurare con loro un rapporto d'affetto vero... bello, bell'esempio di accoglienza.

Tante piccole cose che vedo intorno a me mi parlano e mi mostrano che il mio, il nostro cuore sta forse ulteriormente cambiando, la coscienza sta facendo nuovi passi. Serve fermarsi ogni tanto, come durante le ferie estive, e guardare per accorgersi di ciò che sta accadendo dentro e fuori le mura del proprio io, come stanno evolvendo le relazioni che si vivono, cosa passa attraverso i sottili fili che ci uniscono gli uni agli altri.

Adesso, un po' di relax prima del sonno e domani un po' di lavoro casalingo non me lo toglie nessuno, ma va bene così. Non cerco l'eliminazione della fatica, solo dell'affanno!

Buona notte naviganti

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la mamma

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