Una giornata quasi perfetta oggi. Quasi perfetta davvero, e ancora adesso stento a crederci perché profuma quasi di miracolo.
Non è che intoppi e contrattempi non abbiano qua e là costellato l'orizzonte ma... il profumo delle cose buone era talmente intenso che ancora adesso se ci ripenso lo sento.
Elisa ha dormito i suoi venti minuti questa mattina e ben due ore nel pomeriggio. Se non l'avessi svegliata per la merenda avrebbe proseguito il suo sonno. Quando mi sono avvicinata al lettino, nel buio della camera, infatti, dormiva ancora profondamente.
Questo ha permesso a me di stirare e a Lele di terminare i compiti in tutta calma. Proprio lui oggi mi ha reso contenta. Da dietro l'asse lo spiavo mentre faceva le divisioni. Gliene sono state assegnate dieci e avevo proprio il timore che finisse in uno di quei martedì pomeriggi neri che sia lui che io conosciamo bene. Smentendo questo brutte previsioni ha fatto i suoi calcoli uno dopo l'altro arrivando velocemente alla conclusione, senza che avessi bisogno di richiamarlo nemmeno una volta. Autonomamente aveva già portato a termine gli esercizi di italiano, e poi ha studiato un paio di regole di grammatica (ripasso del programma dello scorso anno) sugli articoli. Lette tre volte, ripetute tre volte, neanche una sbavatura!
Gli ho concesso dieci minuti di pausa, che sono diventati quindici e poi, nonostante un primo tentativo di ribellione, si è messo a studiare scienze portandosi avanti col lavoro. Deve essere pronto per giovedì. Ieri avevamo iniziato con scarsi risultati, ma oggi... non era la stessa persona.
Tempo impiegato, pausa compresa, un'ora e trenta minuti. Sarà un'isola sperduta nell'oceano, di quelle piccole nemmeno segnate sulle carte nautiche o le saranno coste di un nuovo mondo intraviste da lontano?
Ai posteri l'ardua sentenza!
Si, c'è stato qualche neo. Sarà lo studio, sarà che a pranzo sono riuscita a preparargli un buon rotolo fatto con frittata, mortadella, fette di fontina e spinaci, ma stasera Lele aveva mal di testa e qualche linea di febbre.
Alle nove già stava meglio e speriamo veramente che sia stato solo un po' di malessere. Comunque, niente allenamento di Judo.
Proprio ieri pensavo che gli ultimi avvenimenti della sua vita, come dormire dalla nonna, il pizza - party e ieri, poter andare da un compagno a giocare, han fatto bene a lui, ma anche a noi.
Si è allentata un po' la tensione delle litigate, Davide in sua assenza ha avuto un'attenzione diversa, e forse Lele, avendo ricevuto qualcosa, ha deciso che era il momento di cambiare atteggiamento. Questo però solo il tempo potrà dirlo.
Le altre nuvole che hanno gettato qualche debole ombra non vale nemmeno la pena rammentarle.
Adesso, spero, un buon sonno. Spero perché Elisa questa sera era veramente eccitata, e calmarla perché riuscisse ad addormentarsi non è stato semplice. Ha imparato a salire le scale ed è sempre più sicura nel rimanere in piedi senza attaccarsi e forse, tutti questi progressi la rendono un po' elettrica.
Domani, già metà settimana, si ricomincia da qui.
Buona notte di cuore naviganti.
---
la mamma
mercoledì 10 novembre 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento