martedì 16 novembre 2010

Altro mal di testa da sfasamento del sonno. Quant'è importuno quest'ospite che s'è insinuato in un'ora del giorno in cui sarebbe stato meglio trovarsi in splendida forma.

S'è insinuato alla chetichella all'incirca dopo pranzo, ed è poi esploso tra le 16 e le 17, costringendomi a sdraiarmi sul divano una decina di minuti per placarlo mentre Maurizio terminava di preparare quella che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto essere una cena migliore di quello che è stata.

Per la prima volta abbiamo provato del cous, cous, integrale per giunta. Buonissimo, ma le cosce di pollo sono rimaste crude all'interno e non è la stessa cosa di quando si mangia carne cotta al sangue.

Resistendo al fastidio, contemporaneamente al pollo, ho lessato una patata per la pastina di Elisa. Né Maurizio, né io abbiamo poi curato la cottura ed è finita attaccata al fondo della pentola.

Insomma, un vero disastro culinario. Ai bambini però il cous, cous è piaciuto veramente molto e la prossima volta basterà arricchirlo con verdure, o tagliare pezzi più piccoli di carne per renderlo ancora più gradevole.

E' una buona alternativa alla pasta e un'amica ci ha informati del fatto che né esistono anche di cereali diversi dal granturco.

In complesso però non è stata una brutta giornata.

Lo sfasamento del sonno risale a ieri sera, quando avrei voluto aggiornare il giornale di bordo. Seduti sul divano Maurizio ed io, finalmente soli, ci siamo casualmente imbattuti in uno dei nostri confronti. Abbiamo avuto la sorprendente occasione di scambiarci reciproche confidenze e impressioni circa alcuni aspetti della nostra vita matrimoniale e poi... s'è svegliata Elisa piangendo.

Non c'è stato verso di farla riaddormentare fin quasi alla una. Pensare che la notte prima Davide s'è svegliato verso le cinque per un'impellente bisognino e... non l'ho neanche sentito! Me l'ha raccontato Maurizio la mattina dopo.
Probabilmente sarò presto radiata dall'albo delle madri.

Oggi non avrei avuto voglia di far niente, ma perdere inutilmente tempo sarebbe stato un vero peccato. Così ho lottato e vinto contro me stessa e la mia pigrizia e, in compagnia della piccola, ho rifatto i letti e pulito la sala. Nel pomeriggio, mentre Lele senza troppe distrazioni portava a termine i compiti e studiava, io ho stirato.

Davide è stato riaccompagnato dalla mamma di un compagno. In questo modo ho evitato un'uscita sotto la pioggia battente ed Elisa ha potuto proseguire il suo sonno fino alle 16, quando l'ho svegliata io per la merenda.

Oggi però è stato anche il primo giorno della 53esima edizione de: "Lo Zecchino d'Oro", e così ci siam messi davanti alla televisione per seguirlo. Le canzoni, quest'anno, non sono proprio entusiasmanti, così Davide s'è stufato presto di ascoltarle, costringendomi a tener sotto controllo la sua voglia di movimento impropria per un ambiente chiuso come la casa.

Stasera però, accanto al loro letto, avevo un bella sensazione nel cuore. Era la consapevolezza di averli amati e di avere altro amore da dare loro, nonostante la fatica, nonostante i miei limiti, nonostante tutto.

Eh si! viaggiare amando è un'altra cosa, proprio un'altra cosa ed è un dono la stessa capacità d'amare.

A domani naviganti. Buona notte.

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la mamma

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