sabato 6 novembre 2010

Il sole oggi è vergognosamente rimasto nascosto nel suo antro lasciandoci gli scarti: un cielo grigio che obbligava ad uscire all'aperto per prendere atto del fatto l'aria non era per niente fredda.

Anche ieri, quando il sipario della notte si è aperto cedendo la scena al giorno, abbiamo assistito allo stesso spettacolo, ragion per cui oggi non mi sono lasciata ingannare e, svegliando Elisa, ho deciso di vestire anche lei per un'uscita.

Avrei voluto andare al cimitero a piedi già nel pomeriggio di ieri, quando il sole, bando al pudore, era davvero invitante. Compiti e pisolini però ce l'hanno impedito e questa mattina non ho voluto rimandare oltre il programma.

Lasciato Davide come ogni mattina all'asilo noi donne abbiamo abbandonato i panni delle "Cenerentole" e ci siamo concesse questa passeggiata che già da qualche giorno veniva rinviata. Maurizio era all'Avis per la donazione periodica e ne avrebbe avuto per un po' e quindi... perché non approfittarne?
La piccola ha pure trovato modo di farsi un bel pisolino mentre io giravo pregando fra tombe e cappelle. Qualche giorno dopo la commemorazione dei defunti è perfino meglio. C'è più calma e chi vuole far visita al cimitero in un clima di raccoglimento non ha scelta.

Ho terminato il giro nel momento in cui anche Maurizio si disimpegnava e così, uno dopo l'altro (lui era in macchina) siamo rientrati a casa.

Elisa, di nuovo sveglia, ha giocato un po' mentre io procedevo alla preparazione del pane e poi sono salita con lei per cambiarla e fare i letti. Prima di uscire Davide aveva già tirato via i cuscini dal mio letto e ribaltato sulla spalliera anteriore il piumone. Proprio bravo il mio casalingo che mi ha detto: "Così tu fai meno fatica!".

Gli avrei fatto un monumento all'istante. Con quell'uscita mi ha dato il segno di aver capito l'essenza della collaborazione e della solidarietà e infatti gli ho risposto: "Tu mi fai sentire più leggera", ed era vero!

Quando ti senti appesantita hai bisogno di qualcuno che porti con te quel peso e Davide, con un piccolo gesto d'affetto, è riuscito ad alleggerirmi. Di contro però, anche stasera abbiamo dovuto convincerlo ad apparecchiare e sparecchiare. Grazie a Dio un bambino è sempre un bambino.

Nel pomeriggio poi un piccolo imprevisto ci ha purtroppo tolto un po' il piacere di questo venerdì col papà a casa, e al momento non l'ho presa molto bene. Poi però mi son messa sul teppeto coi bambini ad ascoltare le stesse canzoni che io ascoltavo da piccola ed è stato un bel momento.

Per cena pesce fritto e dopo avrei dovuto stendere la biancheria che da ieri sera campeggiava nella lavatrice. La presenza di Elisa in bagno, però, mi impediva di avviare la centrifuga. Ho rinunciato a stendere prima che i bimbi dormissero e mi son messa con lei sul pavimento. Un po' la osservavo incantata, provando gioia per ogni suo picolo progresso e un po' interagivo con lei. Era intenta a spostare mollette dalla scatola alle mie mani e viceversa e di tanto in tanto provava  a rimanere in piedi da sola. A un certo punto è riuscita pure ad abbassarsi senza cercare un appoggio.

E' meraviglioso accorgersi di ogni microscopico passaggio, senza perdersene uno! Ha anche pescato dal cesto un suo gilet e, seduta a gambe aperte sul pavimento, provava a infilare la testa. Quanto era buffa!

Adesso è tardi, ma domani è sabato. Speriamo solo che non piova come negli ultimi tre fine settimana!

Buona notte naviganti.

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la mamma

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