martedì 22 marzo 2011

Sono veramente molto stanca. Questo viaggio fra le onde richiede un notevole dispendio di energie, e anche ieri, nonostante l'ora non fosse tarda, ho tralasciato di aggiornare il giornale per godermi semplicemente le ultime scene di un film tra le braccia di mio marito.

Sarà forse la primavera, stagione che, come è risaputo, provoca un aumento della sonnolenza e senso di fiacchezza, o sarà che effettivamente la giornata mi vede sempre impegnata su tanti fronti, da quello educativo a quello di intrattenitrice, a quello casalingo... fatto sta che la sera letteralmente crollo.

Inizio le miei mattine, dopo un'irrinunciabile colazione, con la recita delle lodi e la condivisione di qualche stralcio di salmo o lettura con mio marito tramite mail, che a quell'ora, ancora sulla corriera, viaggia per raggiungere il luogo di lavoro.

E poi... e poi, come questa mattina, capita di dover affrontare un grosso, enorme capriccio. Davide è evidentemente affaticato. Prosegue infatti la roulette dei capricci. Se da parte dei suoi fratelli la situazione sembra essere rientrata, da parte sua no.

Già da qualche giorno dice di voler rimanere a casa, di non voler andare alla scuola materna e oggi, per poco, non c'è riuscito. Alle 9.20 sono stata costretta a chiamare le suore per avvisare che sarei arrivata un po' più tardi del solito.

Non c'era verso di convincerlo, né con le buone, né con le cattive, a lasciare il letto, vestirsi, bere il suo latte e uscire. Non so quale Santo o Santa mi abbia aiutata, ma alla fine ce l'ho fatta.

Domani proverò a somministrare anche a lui lo stesso integratore che Emanuele sta assumendo già da ieri e vediamo di combattere così gli effetti indesiderati della primavera.

Desideratissimo invece è il sole che sta finalmente illuminando ogni cosa, di una chiarezza che sembra poter penetrare fin dentro il cuore e portare speranza e conforto e liberare nuove energie quando capita, a bordo, di languire nelle sacche di spossatezza.

Ho pranzato in compagnia di Lele, che ha fatto i compiti e studiato in tempi ragionevoli e con un buon rendimento. Su mia richiesta ha persino accettato di lavare i piatti mentre io attendevo che Elisa si addormentasse.

Di conseguenza ho terminato di pulire il pavimento della sala e stirato tre camice. Non ho fatto invece a tempo, prima di recuperare Davide, a impastare la pasta per la pizza della sera. L'ho fatto dopo merenda.

Il momento più piacevole l'ho fissuto quando con Davide ed Elisa siamo rimasti un'oretta in cortile. Il sole, nonostante stesse calando, ancora lo permetteva. Ho preso la macchina fotografica e, prima che le batterie mi abbandonassero, son riuscita a scattar loro qualche foto.

Elisa in particolare rideva e sorrideva percorrendo il cortile in ogni direzione, intenta ad esplorare palmo a palmo il territorio. Quando Davide si è ripreso da una brutta caduta col triciclo, ormai sottodimensionato rispetto al bambino cresciutello che è ora, abbiamo giocato a strega comanda color e a un, due, tre stella.

Siamo rientrati solo all'arrivo del papà. Abbiamo cenato tardi per via del judo, e le ore son filate via secondo la solita routine.

E' sempre l'ultimo, in fondo a tutto, ma poi arriva quel vitale momento in cui mi siedo e riannodo il filo dei pensieri ritrovando il senso di tutto il vissuto fino a quel momento.

Comincia a esser tardi. Dieci minuti di puro relax e a voi, naviganti, buona notte.

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la mamma

1 commento:

Prez ha detto...

anche nel mio piccolo giorni difficili....mi sa che arrivano i denti!!!! Non so più come distrarla e per fortuna che al pomeriggio i nonni mi danno una mano!
ultimamente fa anche i capricci sul passeggino. Usciamo , si addormenta una mezz'ora e quando si sveglia è l'inferno. Piange come una disperata perchè vuole essere presa, ma pesa 8,5 kg e con la giacca invernale è faticosissimo tenerla, cosi la lascio frignare...aiutooooo