giovedì 10 marzo 2011

Il giovedì è quasi sempre una giornata diversa dalle altre. Uguale, più o meno ad ogni altro giovedì, ma sicuramente diversa da ogni altro giorno della settimana.

E' il giorno in cui io mi permetto di staccare dalla routine quotidiana. Giusto quattro cose al mattino e poi con Elisa usciamo e andiamo dalla nonna per rimanerci fino a pomeriggio inoltrato.

E' l'unico pomeriggio, in teoria, in cui ho una possibilità di ricamare. Il grembiulino di Davide, così ben avviato all'inizio, sta languendo da un po' troppo tempo nella sua scatolina in compagnia dei cotoni, del puntaspilli e delle forbici.

Nonostante proprio Davide però, rimanga all'asilo fino alle 16 e sia un "elemento di disturbo" in meno, per confusione, anche se di grande nostalgia in più per la mamma, Elisa dorme proprio poco e ogni tentativo di indurla nuovamente al sonno risulta inutile.

Due centimetri di punto catenella e lì finisce ogni mia velleità di ricamatrice.

Questo pomeriggio non ha fatto eccezzione. E' bastato che Lele chiudesse "poco delicatamente" una porta perché la sorella si rimettesse in posizione seduta richiamando col pianto la mia attenzione.

Quando è stata l'ora sono stata a riprendere Davide all'asilo. Questa mattina mi chiedeva di poter uscire prima e anche ieri, prima di uscire mi ha detto: "Mamma, mi fa male qualcosa...", con l'unico scopo di ottenere una riduzione d'orario.

Come non intenerirsi di fronte ad una richiesta così? ma ho mantenuto il ruolo e quando l'ho rivisto saltava di gioia perché tutti i grandi, che quest'anno partecipano al progetto di preparazione alle elementari, erano stati omaggiati e gratificati con un dolcetto.

Sono tornata con lui verso casa di mia mamma ridendo e godendomi mio figlio. Ha fatto merenda con un pacchetto di wafer e un succo e poi, nonostante l'impegno all'asilo, ha preso album e astuccio dei colori e s'è messo a dipingere.

Le giorante si stanno visibilmente allungando ed è un piacere quando la luce del sole rischiara il cielo e allarga l'orizzonte. Avrei potuto fermarmi un po' di più a casa di mia mamma, ma sapevo che per Lele incombeva l'ora del suo cartone preferito.

Per tempo li ho incitati a riordinare e rivestirsi, ma Davide voleva terminare di colorare il suo albero di Natale e così... ha deciso di fermarsi dalla nonna per cena, recuperando così il tempo che i nuovi impegni stanno sottraendo al suo rapporto con la nonna.

Sarà anche un bambino timido, ma sono incredibili i progressi che sta compiendo.

Sono rientrata in compagnia degli altri due figli. Mi stringeva un leggero cerchio alla testa. Con Elisa al seguito ho terminato di stendere la biancheria e ho messo le lenzuola pulite ai letti. Nel frattempo è tornato Maurizio, che si è lavato, cambiato per poi portare Lele in palestra.

Quando è tornato, essendomi dimenticata di sgelare la carne, ha preparato delle magnifiche bruschette ed è stato lodato per la sua fantasia e creatività. E' proprio bello avere un marito così.

Un po' di verdura avanzata da ieri sera, qualche fetta di roast - beef e un birra, l'immancabile calore della nostra famiglia riunita a tavola, han fatto il resto.

Dopo cena, e dopo il cartone di rito, rientrato anche Davide all'ovile, abbiamo portato i bambini a letto e mi son goduta l'ultimo momento di dolcezza in loro compagnia. Le preghiere tutti insieme e un po' di lettura, baci coccole e poi sul divano soli soletti, a pregare di nuovo e a dover prendere una decisione circa una nuova richiesta d'acquisto da parte del primogenito.

Adesso è tardi e il bisogno del riposo punge parecchio.

Buona notte naviganti.

---
la mamma

Nessun commento: