domenica 20 marzo 2011

Quasi sono stati provvidenziali questi quattro giorni, da giovedì in qua, dopo il mercoledì "da paura". Maurizio è rimasto a casa, per la festa dell'Unità prima, per la donazione Avis poi, e la malattia dei bimbi, che mi ha costretta a meno faccende, mi hanno di fatto consentito di riposare un po'.

Il viaggio però prosegue su mari tutto sommato agitati, e il vento che inquieta le acque sono le liti frequenti dei miei due maschi, gli incaponimenti, i capricci di Davide e le ribellioni di Elisa, che anche se piccola urla e si dimena per ottenere ciò che vuole.

Tutto assieme a volte è un po' troppo ed è arduo mantener salde le mani sul timone, anche per naviganti esperti. Ogni strappo alle vele però va ricucito con pazienza.

Anche questa mattina in casa regnava la confusione e la mia pia intenzione di recitare le Lodi insieme a mio marito stava morendo soffocata. Stavo al tavolo della cucina col pc collegato sul sito della Chiesa Cattolica, un braccio a disposizione di Elisa che ne stava usando per autoconsolarsi. Scorrevo i salmi leggendoli mentre Maurizio intratteneva i bambini che occupavano le altre sedie davanti alla scatola delle costruzioni. Era appena stata sedata una lite, e più pregavo più le acque si calmavano, più Maurizio riusciva a intrattenerli intervenendo nel dialogo con loro.

Anche quella era unità e di lì a pochi minuti la pia intenzione, dalle ceneri in cui stava sepolta, è risorta e siamo riusciti a pregare insieme.

La giornata però era ancora lunga e altri mulinelli avrebbero rischiato di farci colare a picco. A pranzo Elisa si ostinava a giocare col cibo e non c'era verso di convincerla a mangiare. Ha bevuto una spremuta di arance e nulla più. Alle due Maurizio è uscito per portare Lele a catechesi e si sarebbe trattenuto un'ora all'oratorio per la riunione dei genitori dei bambini che riceveranno la prima Comunione. Mi ha lasciata con Davide che chiedeva di rimanere in cortile, Elisa che piangeva, i piatti da lavare e sullo sfondo il bagno da pulire.

Non so come ho convinto Davide a mettersi a guardare un cartone rimandando di un mezz'oretta il cortile per impedire che la sorella lo seguisse in un momento in cui io non potevo controllarli. Ho deciso poi di mettere a nanna la piccola, con poche speranze, ma ha funzionato. Quando sono scesa ho anticipato il consenso per il cortile a Davide e, dopo aver lavato i piatti, sono uscita con lui.

Non ho pulito il bagno se non prima di cena. Abbiamo rastrellato le foglie secche e tolto gli altrettanti secchi fiori da alcune piante dell'aiuola. Il resto del pomeriggio l'abbiamo trascorso all'oratorio con gli amici, come ieri, durante una bella festa di compleanno in cui è sembrato di stare tutti in famiglia.

Domani è lunedì e speriamo, speriamo, speriamo che il vento sia più propizio.

Per il momento buona notte naviganti e buona settimana.

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la mamma

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