Elisa non ha ancora ripreso la sua consueta forma. Ieri sera, poco dopo essersi addormentata, ha di nuovo richiamato la nostra attenzione. Respirava male e nonostante un tempestivo lavaggio del nasino, non è riuscita a riaddormentarsi velocemente.
Questa mattina non l'ho svegliata insieme a Davide, come solitamente faccio al fine di far quadrare i tempi di tutta la famiglia. Le ho concesso di rimanere nel lettino ad approfittare di un sonno che, durante la giornata, difficilmente riesce a ritrovare.
Quando sono rientrata l'ho trovata proprio lì dove l'avevo lasciata e ci è rimasta fino alle 9.30.
Il fatto che non stia bene la rende particolarmente nervosa, e non rimane volentieri da sola. A questo deve aggiunersi che, come una vera prima donna, quando si stanca o vuole mostrare il suo disaccordo, si butta a terra a pancia all'aria e piange stizzita.
Ho un arretrato cosmico da recuperare. Nemmeno oggi, complice il rientro di Lele per pranzo, l'aerosol di Elisa e cose così, sono riuscita a stirare, ma, non sono queste le cose che mi rimangono della giornata appena conclusa.
E' stato bellissimo pregustare l'abbraccio di Davide ritrovandolo nel pomeriggio e avvertire il desiderio che la piccola si svegliasse questa mattina per darle il buongiorno e stare finalmente di nuovo con lei. Altrettanta gioia ho ricevuto poi da Lele vedendolo studiare da solo la sua lezione di storia, camminando avanti e indietro per la sala mentre provava a ripeterla proprio come a volte fanno i grandi.
Stasera invece, devo ammetterlo, un po' mi sono innervosita. E' la vecchia me che ancora rifiuta di morire. Vedevo nella mente il film delle cose ancora da fare e il tempo sul quadrante dell'orologio che scorreva.
Maurizio poi, mentre leggevo qualcosa a Lele prima del sonno, ha steso la biancheria. Il martedì e giovedì si cena tardi e quindi, anche se era tutto pronto (pasticcio di patate, poca roba da lavare, bambini puliti e in pigiama) non si riesce a non tirare troppo in là con l'orario.
Questo era solo un attimo, anche se tardi, per ricomporre le tessere del mosaico, vedere se sulla bilancia pesavano di più i momenti di armonia o quelli di nervosismo e, per una volta, devo dire che han pesato di più i momenti di armonia, anche tra i bambini.
Non è tutto perfetto ma... si va avanti con impegno, con la speranza che rende radiosa anche la più grigia delle giornate e con tanta preghiera.
Vi auguro una buona notte naviganti e, già che ci sono, anche un buon risveglio.
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la mamma
martedì 1 febbraio 2011
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