mercoledì 16 febbraio 2011

Se avessi aggiornato ieri il giornale avrei sicuramente iniziato descrivendo una gran pena che porto nel cuore per ciò che sta accadendo a persone care e che, fino a sera, non mi ha abbandonata.

Nel frattempo la mia fede sta facendo voli, come strisciasse il cielo e ricadesse poi a terra. Oggi infatti, nonostante tutto, nonostante il grigiore opprimente della situazione, riuscivo a sentirmi serena, come se dentro di me qualcosa dicesse: "Che vuoi che sia?".

E' come se Gesù stesse lì, di fronte a me, mi guardasse negli occhi e mi chiedesse se ho fiducia in Lui.

Rifacendo i letti in compagnia di Elisa ho acceso il lettore nel quale avevo inserito un cd dello Zecchino d'oro, perché, tra una preghiera e l'altra, dovevo anche stare con lei, interagire con lei, prestarle attenzione... come sempre. Voltandomi ho visto il Vangelo posato sulla pila di libri che leggo la sera ai miei bimbi (uno per ciascuno di loro) e ho chiesto al Signore un Parola per me. Quindi l'ho aperto a caso e ho letto il brano in cui Gesù guarisce il servo del centurione.

Lì si legge di un centurione romano che ama il suo servo in pericolo di vita, di anziani che pregano insistentemente Gesù, ricordandogli che il centurione merita di ottenere ciò che chiede per il bene compiuto in mezzo a loro, della fede incrollabile del centurione che colpisce Gesù. Noi possiamo stupirlo e uno dei modi per farlo è essere umili e fiduciosi.

Per parecchio ho lasciato che questa parola risuonasse dentro di me e poi ho proseguito con le faccende di sempre.

Essendomi alzata presto son riuscita a trovare parecchio tempo per parecchie cose. Devo sempre stare attenta a bilanciare bene il tempo dedicato alle attività e quello dedicato alle persone.

Con Davide abbiamo giocato a tirarci le palline di plastica leggera sul tappeto a raffica, fingendo di essere Gormiti (personaggi dei cartoni n.d.a.) e ci siamo divertiti.

Il rapporto con Emanuele è costantemente in evoluzione e oggi, per esempio, non ci sono state liti.

Elisa è il sorriso che si dipinge sul volto mentre la vedo crescere, attimo per attimo, sotto i miei occhi.

Tante cose stanno cambiando e ancora cambiando, devo solo andare avanti e non tornare indietro e poi comunicare tutto questo, a mio marito prima che a qualsiasi altra persona.

Bè, la giornata sembra proprio finita, nella meravigliosa normalità di tutti i giorni.

Buona notte

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la mamma

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