venerdì 15 luglio 2011

Che giornata! ed è proprio il caso di dirlo e... dopo una giornata così non avrei mai pensato di sentirmi... contenta. Si, contenta, non c'è altra parola per definire come mi sento.

Elisa si è svegliata verso le 9 (l'ora solita) dopo aver riposato tutta la notte, piangendo. Come l'ho presa dal lettino mi son resa conto che era molto calda. Le ho misurato la febbre e ho avuto la conferma di ciò che le mie labbra avevano già constatato. 38° di prima mattina.

Le ho somministrato una sola dose di tachipirina, oltre alle gocce di antistaminico, perché nel corso delle ore non si è più reso necessario. Le bollicine stanno già iniziando ad asciugarsi e qualcuna è già diventata una crosticina.

Il vero guaio è che è rimasta nervosa ed irritabile fino a sera. Il primo sorriso è spuntato poco prima di cena mentre, per tranquillizzarla, le stavamo facendo rivedere le foto delle vacanze montate ad arte da Maurizio.

Davide è uscito con la nonna verso le 11. Ha pranzato da lei con un bel piatto di spaghetti al pomodoro e, colpo di scena, si è mangiato anche un vasetto di yogurt con la polpa, cosa che di solito aborrisce al punto che devo stare ben attenta a ciò che acquisto.

Non sono queste, però, ovviamente, le ragioni che hanno provocato questo stato di contentezza.

Davide ha imparato ad andare senza le rotelle! Stasera Maurizio gliele ha tolte qui nel nostro cortile. Lui ha posizionato il pedale, c'ha messo sopra il piede ed è partito come un razzo. Era davvero contento e avrebbe voluto dirlo a tutti, anche a quelli che transitavano sul marciapiede oltre il cancello che nemmeno conosce...

Poi, una volta lavati e in pigiama, mentre sul pavimento dello studio tentavo di colorare un album con la piccola, è venuto vicino e mi ha detto: "Voglio stare con te, è tutto il giorno che non ti vedo!"

Che bello! che bel modo di mostrare la sua nostalgia per me....

Lele invece... altro figlio, altra conquista. Nel pomeriggio ha raggiunto il fratello dalla nonna per la merenda e ha percorso il tragitto da solo, senza accompagnatori. All'arrivo mi ha chiamata per assicurarmi del suo arrivo e al ritorno mi ha detto di aver camminato lentamente, per godersi la cosa e mi ha confidato di avere una sensazione strana (ma piacevole) in tutto il corpo (eh...! diventano grandi!).

Uscito di casa lui, rimasta sola con la piccola, le ho scaldato un po' di latte per farle recuperare il pranzo, saltato per nervosismo e stanchezza. Non sono riuscita a staccarla da me se non in rari momenti. Terminato il latte ci siam messe a sfogliare un paio di libri di ricette a caccia di una buona idea per cena, poi però mi son lasciata guidare da quel che avevo negli armadietti.

Ho preparato delle crocchette di patate. Ho chiesto a Elisa di venire con me nella dispensa a prenderle e le ho messo tra le mani un cestino che ha prontamente mollato per protendere le braccia verso di me e farmi capire che voleva essere presa.

Poi l'ho messa su una sedia e, evidentemente contenta mi ha aiutato a lavarle. Una volta cotte, quando è iniziata la vera e propria fase di preparazione, l'ho rimessa lì davanti e, sperando che non cadesse, l'ho rimessa a giocare con un po' d'acqua.

Alla fine, dopo aver più volte rischiato l'infarto vedendola barcollare o gettare acqua a terra, l'ho invitata a mettere le mani nel poco impasto rimasto in fondo alla ciotola e... se l'è mangiato!

Insomma, è stato bello poter passare così un po' di tempo con lei e speriamo che lo sia ancor di più crescendo.

Che giornata e che estate!

Buona notte naviganti.

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La mamma

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