Ci siamo, ancora una settimana ed Emanuele prenderà un treno che lo condurrà ad Assisi. Viaggerà in compagnia di una ragazza conoscente dei nostri amici e dopo sette ore e due cambi arriverà alla stazione di Santa Maria degli Angeli, dove qualcuno penserà a prelevarlo.
Il mio cuore è un po' diviso fra la nostalgia per un figlio che non vedrò per un periodo abbastanza lungo (quindici giorni) e la contentezza per quest'occasione piovuta in tutti i sensi giù dal cielo.
Ieri, intanto, lui e Davide sono stati a pranzo da una nonna e hanno trascorso da lei anche il pomeriggio, fino a quando con Elisa non li ho raggiunti anch'io e dove, al termine della giornata lavorativa, ci ha raggiunti anche papà.
Emanuele non voleva che il fratello lo accompagnasse e ha fatto di tutto per dissuaderlo, dicendogli che non avrebbe avuto il tempo per giocare insieme a lui.
Solitamente, usando un po' di comprensione, gli concedo volentieri questi momenti di distacco per lui salutari. Il pomeriggio prima, per esempio, è stato dall'altra nonna dove ha il suo orto, germogliato in serra, per prendersene cura e ha percorso il tragitto a piedi da solo.
Ieri però, nonostante non fossi ben disposta per come il grande stava trattando il più piccolo, ho ritenuto opportuno chiedergli di concedere a Davide che restasse in sua compagnia.
Avrà due intere settimane da trascorrere lontanto da casa e se per lui saranno gratificanti, per il fratello non altrettanto. La sera, con calma, quando già era nel letto, ho provato a spiegargli che Davide soffrirà parecchio di nostalgia e che lui, come già in passato, avrebbe potuto dimostrare di essere il più grande in un modo buono, prendendosi cura del più piccolo.
Da mamma l'ho pregato di essere un po' più docile in quest'ultimo periodo di permanenza a casa e di concedere a Davide la sua compagnia e la sua attenzione. Anche per Davide in fondo, sebbene con un po' di sofferenza, sarà un tempo propizio per uscire dall'ombra del fratellone e prendere un po' di fiducia in sé stesso.
Ieri a pranzo dai nonni sembra non si sia comportato bene, lasciandoli un po' attoniti per il suo modo di rispondere a tono.
Con Maurizio dicevamo che forse il fratello di mezzo è proprio quello che soffre di più, dovendo affrontare tutte le problematiche del fratello maggiore (nei confronti di Elisa) e tutte quelle del fratello minore.
Dietro un bambino che si comporta così non c'è sempre e solo un bambino maleducato, magari c'è anche un bambino che soffre e prova, anche con modalità sicuramente sbagliate, ad affermare sé stesso, ma come spiegarlo ai nonni?
Quando ho ascoltato il racconto io ho provato molta tenerezza per mio figlio e avrei voluto abbracciarlo. Amare non credo significhi essere deboli o condiscendenti nei cofronti di atteggiamenti sbagliati. Amare, in queste occasioni, è ristabilire.
Essere genitori è un po' come indossare i panni del contadino del Vangelo: semini con fatica e tra le lacrime e raccogli con giubilo, nella gioia.
Se con mio marito dobbiamo essere per i nostri figli i primi educatori alla fede dobbiamo educare alla speranza e sforzarci di avere uno sguardo positivo e fiducioso, altrimenti finiremmo per trasmettere l'immagine di un Dio punitivo e intransigente che non assomiglia per niente a quello che Dio è in realtà per noi: un Padre buono.
Naviganti, procedete cercando il sole!
Buona giornata e che tutto intorno possa stupirvi.
---
la mamma
giovedì 28 luglio 2011
mercoledì 27 luglio 2011
Ci sono i giorni in cui il mare sembra olio tant'è liscia la navigazioni e altri in cui un vento dispettoso e indesiderato disturba il nostro navigare.
Avrei potuto inserire il "pilota automatico" lunedì, se ce l'avessi avuto.
Con la massima calma, mentre Maurizio in ospedale donava il sangue, ho finito di pregare e scritto un post. Avendo rinfrescato il lievito la sera prima, ho impastato una pasta con la quale la sera ho confezionato un torta salata niente male. Perfino Davide, stupendoci non poco, quando poi l'ho stesa e farcita per la sera, ha voluto assaggiare un zucchina e quando ha avuto la sua porzione nel piatto s'è leccato i baffi! Già la sera dopo, complice un vento dispettoso che s'è messo di traverso alla nostra navigazione, ha voluto che gli frullassi lo spezzatino preparato con fagioli, patate, pollo un po' di salsa di pomodoro e il rismarino della vicina.
Una vera delizia, almeno a sentire mio marito, ma lui mi ha imposto: "Mamma, non lo devi preparare più, mai più!" e frasi perentorie di questo genere escono spesso dalle sue candide labbra di bambino.
Sarà l'età!
Altre cose, forse per contrastare un lunedì quasi da pilota automatico, ieri hanno sballottato il vascello.
Dopo vari tentennamenti dei bambini, essendo comunque riuscita a portare a termine quelle quattro pulizie del giorno, siamo riusciti ad accordarci per un passaggio in tintoria e una visita al cimitero. Una bella passeggiata che, nei miei piani, ci avrebbe consentito di trascorrere un po' di tempo piacevolmente insieme e arrivare indenni all'ora di pranzo.
Davide e Lele però hanno continuato a battibeccare come due zabette e non c'è stato verso di farli smettere. Davide poi ha perso per strada un pezzo di costruzioni e quell'altro mancava poco si infuriasse. Una volta a casa ho tentato di preparare una pasta con sugo di pomodoro e wusterl, ma Elisa, che nel frattempo si è messa sulla sedia per guardare anche lei un cartone con i fratelli, al momento in cui ha avuto la pasta nel piatto non ha voluto saperne di entrare nel seggiolone.
Siccome ho deciso di impormi, mentre da tutte le parti piovevano inviti a cedere, né è nato un capriccio che non finiva più.
Ho messo a letto la piccola senza che pranzasse, ma poi ha recuperato con merenda e cena e, mentre tentavo di lavare finalmente i piatti, (erano già le 14) è arrivata una telefonata tanto inaspettata quanto gradita.
Era la signora dell'agriturismo di Assisi che mi informava di aver trovato un modo per permettere a Lele di trascorrere un secondo periodo da loro.
Nonostante le inevitabili preoccupazioni da genitori, siamo veramente contenti che gli si sia presentata quest'occasione. Per tutti noi sarà una prova e una palestra: per noi genitori a vivere un buon distacco, in vista della preadolescenza e anche per lui, che speriamo di ritrovare almeno un po' più maturo e responsabile di sé, se non degli altri.
Sembra che saremo a posto anche per il viaggio di ritorno, che non avverrà prima del 19 agosto, ragion per cui non sarà con noi né per il Ferragosto, né per il giorno del suo compleanno.
La notizia, pian piano, come un vento buono, ha soffiato bene nelle vele restituendo al viaggio la giusta andatura e oggi, già è un altro giorno, di sole nonostante le previsioni.
Vado a preparar la colazione al figlio primogenito, già sveglio da un po'.
Buona giornata naviganti, che trascorra in fervore e perfetta letizia.
---
la mamma
lunedì 25 luglio 2011
Si balla sui ponti del vascello, non tanto perché nella nostra vita sia presente chissà che tempesta (tutt'altro!), quanto perché il collegamento che mi consente di condividere l'aggiornamento del giornale è alquanto instabile a causa di inconvenienti tecnici.
Che fare quando la teconologia t'abbandona? forse serbare tutto nel cuore!
Il fine settimana, seppur spruzzato da qualche acquazzone, ci ha riservato bei momenti. Sabato siamo stati insieme a far spesa che, nella concatenazione degli avvenimenti di un viaggio può apparire particolare del tutto trascurabile, senonché questo è indice di quanto in questo periodo io sia libera dal consueto affanno.
Perché rimanere in cortile a non saper che fare con Elisa? Siamo salite anche noi a bordo (della nostra autovettura) e ci siamo fatte un giro per i banchi e i negozi del centro commerciale.
Nei miei maschietti intanto cresce vertiginosamente la voglia di bicicletta e per sedare un'ennesimo capriccio da desiderio irrefrenabile di Davide abbiamo comprato loro le luci anteriori e posteriori. Dodici euro a testa per comprare un articolo che ha purtroppo fallito alla prova bambino. Gli agganci al manubrio, dopo la prima caduta, sono saltati, ma il nostro "papà aggiustatutto" ha subito rimediato con del nastro adesivo molto resistente e, per il momento, va bene così.
La sera acconsentendo a un loro desiderio li abbiamo condotti in una via poco oltre casa nostra dove c'è un ampio parcheggio a quell'ora quasi deserto. Sarebbe una bella zona, col fiume e gli alberi a rinfrescare e un campo che consente la vista non disturbata dalle costruzioni sul nostro magnifico castello affiancato dal campanile della Basilica. Hanno esaurito lì le loro energie tra indecenti morsicature di zanzare, mentre la sorellina barcollava, tenuta per mano, tra il ciglio del marciapiede e la strada divertendosi un mondo.
E' un bel modo per ridurre il tempo di permanenza davanti ai cartoni e di ulteriore aggregazione tra noi cinque e lo dico soprattutto in riferimento a Davide. Lele, solitamente sempre pronto a chiedere di posizionarsi sul divano davanti alla tv, quest'anno invece ha sfoderato un'intraprendenza insospettabile. Ripesca dalla libreria vecchi volumi dove può trovare idee per dar sfogo alla propria creatività e poi, con materiali semplici e recuperabili all'interno delle mura domestiche, realizza! Sabato ha costruito una marionetta con un sacchetto di carta, un pennarello, carta da giornale e spago e devo dire che ha ottenuto un risultato niente male.
Ieri invece, dopo l'imperdibile Messa mattutina con altrettanto imperdibile chiacchierata da sagrato, siamo stati da amici. Ci siamo sempre mossi con la bicicletta e, nonostante qualche pericolo non mancasse, è andata bene e naturalmente anche questo particolare è stato causa di divertimento.
I miei figli hanno giocato coi figli di questa coppia e noi, dopo un gelato, abbiamo guardato le foto delle vacanze (nostre e loro) chiacchierando del più e del meno.
Sto procedendo col ricamo delle tende della piccola, che, se da una parte, proprio per la complessità del disegno e la quantità delle tinte da abbinare, mi danno piacere, dall'altra mi richiedono una concentrazione formidabile e dopo un'ora sono quasi stanca.
Vorrei già averle finite per godermi il risultato, ma so che devo assolutamente procedere con calma e godendomi il viaggio. Adesso, fino al prossimo fine settimana, le lascerò nella cassapanca per dedicarmi alla casa e ai bambini.
Procede anche il restauro della nostra panchina, la tinteggiatura, ormai quasi ultimata, del balcone e già nuovi progetti di piccoli lavoretti si affacciano alla mente.
Tra un'onda e l'altra non mancano i pensieri e le profonde riflessioni per scoprire le meraviglie da sub!
E' ora di rimboccarsi le maniche. Maurizio è uscito per la donazione Avis e i bambini tra un po' si sveglieranno.
Che il Signore vi conceda una giornata laboriosa e serena, o di vero riposo se siete in vacanza.
A presto
---
la mamma
Che fare quando la teconologia t'abbandona? forse serbare tutto nel cuore!
Il fine settimana, seppur spruzzato da qualche acquazzone, ci ha riservato bei momenti. Sabato siamo stati insieme a far spesa che, nella concatenazione degli avvenimenti di un viaggio può apparire particolare del tutto trascurabile, senonché questo è indice di quanto in questo periodo io sia libera dal consueto affanno.
Perché rimanere in cortile a non saper che fare con Elisa? Siamo salite anche noi a bordo (della nostra autovettura) e ci siamo fatte un giro per i banchi e i negozi del centro commerciale.
Nei miei maschietti intanto cresce vertiginosamente la voglia di bicicletta e per sedare un'ennesimo capriccio da desiderio irrefrenabile di Davide abbiamo comprato loro le luci anteriori e posteriori. Dodici euro a testa per comprare un articolo che ha purtroppo fallito alla prova bambino. Gli agganci al manubrio, dopo la prima caduta, sono saltati, ma il nostro "papà aggiustatutto" ha subito rimediato con del nastro adesivo molto resistente e, per il momento, va bene così.
La sera acconsentendo a un loro desiderio li abbiamo condotti in una via poco oltre casa nostra dove c'è un ampio parcheggio a quell'ora quasi deserto. Sarebbe una bella zona, col fiume e gli alberi a rinfrescare e un campo che consente la vista non disturbata dalle costruzioni sul nostro magnifico castello affiancato dal campanile della Basilica. Hanno esaurito lì le loro energie tra indecenti morsicature di zanzare, mentre la sorellina barcollava, tenuta per mano, tra il ciglio del marciapiede e la strada divertendosi un mondo.
E' un bel modo per ridurre il tempo di permanenza davanti ai cartoni e di ulteriore aggregazione tra noi cinque e lo dico soprattutto in riferimento a Davide. Lele, solitamente sempre pronto a chiedere di posizionarsi sul divano davanti alla tv, quest'anno invece ha sfoderato un'intraprendenza insospettabile. Ripesca dalla libreria vecchi volumi dove può trovare idee per dar sfogo alla propria creatività e poi, con materiali semplici e recuperabili all'interno delle mura domestiche, realizza! Sabato ha costruito una marionetta con un sacchetto di carta, un pennarello, carta da giornale e spago e devo dire che ha ottenuto un risultato niente male.
Ieri invece, dopo l'imperdibile Messa mattutina con altrettanto imperdibile chiacchierata da sagrato, siamo stati da amici. Ci siamo sempre mossi con la bicicletta e, nonostante qualche pericolo non mancasse, è andata bene e naturalmente anche questo particolare è stato causa di divertimento.
I miei figli hanno giocato coi figli di questa coppia e noi, dopo un gelato, abbiamo guardato le foto delle vacanze (nostre e loro) chiacchierando del più e del meno.
Sto procedendo col ricamo delle tende della piccola, che, se da una parte, proprio per la complessità del disegno e la quantità delle tinte da abbinare, mi danno piacere, dall'altra mi richiedono una concentrazione formidabile e dopo un'ora sono quasi stanca.
Vorrei già averle finite per godermi il risultato, ma so che devo assolutamente procedere con calma e godendomi il viaggio. Adesso, fino al prossimo fine settimana, le lascerò nella cassapanca per dedicarmi alla casa e ai bambini.
Procede anche il restauro della nostra panchina, la tinteggiatura, ormai quasi ultimata, del balcone e già nuovi progetti di piccoli lavoretti si affacciano alla mente.
Tra un'onda e l'altra non mancano i pensieri e le profonde riflessioni per scoprire le meraviglie da sub!
E' ora di rimboccarsi le maniche. Maurizio è uscito per la donazione Avis e i bambini tra un po' si sveglieranno.
Che il Signore vi conceda una giornata laboriosa e serena, o di vero riposo se siete in vacanza.
A presto
---
la mamma
giovedì 21 luglio 2011
La navigazione prosegue lenta e tranquilla. Ci troviamo nei mari di luglio, solitamente assolati e lucenti, come fosse settembre.
Niente afa, ma quel pizzicorino sulla pelle sempre presente per il considerevole abbassamento della temperatura in seguito agli ultimi acquazzoni.
Ieri Emanuele è stato a pranzo dalla nonna paterna e oggi saremo tutti insieme dall'altra nonna. Ci trasferiremo da lei verso l'ora di pranzo e rimarremo a casa sua credo tutto il pomeriggio, con la speranza, forse, di conoscere finalmente la nuova nipotina.
Approfittando dell'assenza di Lele ho cercato di dare più attenzione a Davide, altrimenti incollato davanti ai cartoni. Anche se non ha brontolato, né chiesto di seguirlo, sente molto la mancanza del fratello perché gli viene sottratto un compagno di gioco che lo diverte sicuramente molto più della sottoscritta.
Quando finalmente ho messo Elisa a dormire, ho stirato le quattro cose che erano asciugate sullo stendipanni e poi insieme abbiamo realizzato un veloce lavoretto con i cartoncini colorati. Anche lui non voleva essere da meno e come Lele ha voluto offrire al papà il suo personale omaggio.
In rete, pescando nel mare della realtà virtuale, ho trovato le spiegazioni per un funghetto porta - fiammiferi e così ci siamo muniti dell'occorrente e chicchierando, e immaginando la faccia del papà al ritorno, ci siamo messi a disegnare, ritagliare e incollare.
Merenda tutti insieme e poi un po' in cortile a tentare di giocare a pallavolo con uno mentre l'altra s'arrampicava pericolosamente sul triciclo. Questa forse è la vera novità dell'ultimo periodo, quella che rende tutto un po' più complicato. Elisa potrebbe scalare l'Everest in due nano secondi! Sposta le sedie e ci si mette sopra in piedi, a volte salendo sul tavolo, altre, per raggiungermi al lavandino dove poter giocare con l'acqua, arrampicandosi perfino sulla spalliera. Non la si può lasciare sola un secondo.
In mattinata ho lasciato per brevissimo tempo lei e Davide nella camera di quest'ultimo con la porta chiusa, per poter spostare le costruzioni dal tavolo della cucina e portarle al piano di sopra senza essere inseguita per le scale e quando ho riaperto la porta l'ho trovata seduta al centro del letto.
Fa boccacce nostro malgrado divertentissime, tirando fuori tutta la lingua e storcendo gli occhi e ieri sera, mentre tutti insieme ci stavamo godendo un film, giocava a togliere e mettere un paio di occhiali da sole, lanciando gridolini e sollevando le gambe sul divano, dando segno di divertirsi davvero molto. Una vera monella!
In queste condizioni ho cercato di recuperare un quarto di pane avanzato che giaceva in fondo al cestino. L'ho spezzettato, ammollato nell'acqua e ho preparato quella che si chiama una "panzanella" reinventando un po' il condimento rispetto a quello indicato sulla ricetta in mio possesso. Come mio solito ho messo il naso un po' in dispensa, un po' nel frigo e così, pensa e ripensa, ho saltato in padella con un filo d'olio cipolla, melanzane, zucchine e peperoni. A parte ho tagliato un pomodoro a cubetti, aggiunto un po' di basillico nella padella, sale, un po' d'olio a crudo e ho miscelato il tutto. A parte ho preparato una ciotolina adattata per i piccoli, col pane più sbriciolato, il pomodoro crudo frullato con un cucchiaino di pesto e ho lasciato tutto in tavola, pronto prima dell'arrivo di papà.
Ho fatto tutto tra mille equilibrismi e Davide, che nel frattempo dev'essersi sentito un po' abbandonato, s'è appisolato un sul divano, ancora stanco per essere rincasati tardi la sera prima dopo una cena in oratorio.
Così solchiamo l'estate lasciando qua e là tracce del nostro passaggio.
Adesso magari, prima che si aprano tutte insieme, come fiori al sole, tre paia di occhi vispi, stiro un po'.
A voi, naviganti mattinieri e non, buona giornata.
---
la mamma
Niente afa, ma quel pizzicorino sulla pelle sempre presente per il considerevole abbassamento della temperatura in seguito agli ultimi acquazzoni.
Ieri Emanuele è stato a pranzo dalla nonna paterna e oggi saremo tutti insieme dall'altra nonna. Ci trasferiremo da lei verso l'ora di pranzo e rimarremo a casa sua credo tutto il pomeriggio, con la speranza, forse, di conoscere finalmente la nuova nipotina.
Approfittando dell'assenza di Lele ho cercato di dare più attenzione a Davide, altrimenti incollato davanti ai cartoni. Anche se non ha brontolato, né chiesto di seguirlo, sente molto la mancanza del fratello perché gli viene sottratto un compagno di gioco che lo diverte sicuramente molto più della sottoscritta.
Quando finalmente ho messo Elisa a dormire, ho stirato le quattro cose che erano asciugate sullo stendipanni e poi insieme abbiamo realizzato un veloce lavoretto con i cartoncini colorati. Anche lui non voleva essere da meno e come Lele ha voluto offrire al papà il suo personale omaggio.
In rete, pescando nel mare della realtà virtuale, ho trovato le spiegazioni per un funghetto porta - fiammiferi e così ci siamo muniti dell'occorrente e chicchierando, e immaginando la faccia del papà al ritorno, ci siamo messi a disegnare, ritagliare e incollare.
Merenda tutti insieme e poi un po' in cortile a tentare di giocare a pallavolo con uno mentre l'altra s'arrampicava pericolosamente sul triciclo. Questa forse è la vera novità dell'ultimo periodo, quella che rende tutto un po' più complicato. Elisa potrebbe scalare l'Everest in due nano secondi! Sposta le sedie e ci si mette sopra in piedi, a volte salendo sul tavolo, altre, per raggiungermi al lavandino dove poter giocare con l'acqua, arrampicandosi perfino sulla spalliera. Non la si può lasciare sola un secondo.
In mattinata ho lasciato per brevissimo tempo lei e Davide nella camera di quest'ultimo con la porta chiusa, per poter spostare le costruzioni dal tavolo della cucina e portarle al piano di sopra senza essere inseguita per le scale e quando ho riaperto la porta l'ho trovata seduta al centro del letto.
Fa boccacce nostro malgrado divertentissime, tirando fuori tutta la lingua e storcendo gli occhi e ieri sera, mentre tutti insieme ci stavamo godendo un film, giocava a togliere e mettere un paio di occhiali da sole, lanciando gridolini e sollevando le gambe sul divano, dando segno di divertirsi davvero molto. Una vera monella!
In queste condizioni ho cercato di recuperare un quarto di pane avanzato che giaceva in fondo al cestino. L'ho spezzettato, ammollato nell'acqua e ho preparato quella che si chiama una "panzanella" reinventando un po' il condimento rispetto a quello indicato sulla ricetta in mio possesso. Come mio solito ho messo il naso un po' in dispensa, un po' nel frigo e così, pensa e ripensa, ho saltato in padella con un filo d'olio cipolla, melanzane, zucchine e peperoni. A parte ho tagliato un pomodoro a cubetti, aggiunto un po' di basillico nella padella, sale, un po' d'olio a crudo e ho miscelato il tutto. A parte ho preparato una ciotolina adattata per i piccoli, col pane più sbriciolato, il pomodoro crudo frullato con un cucchiaino di pesto e ho lasciato tutto in tavola, pronto prima dell'arrivo di papà.
Ho fatto tutto tra mille equilibrismi e Davide, che nel frattempo dev'essersi sentito un po' abbandonato, s'è appisolato un sul divano, ancora stanco per essere rincasati tardi la sera prima dopo una cena in oratorio.
Così solchiamo l'estate lasciando qua e là tracce del nostro passaggio.
Adesso magari, prima che si aprano tutte insieme, come fiori al sole, tre paia di occhi vispi, stiro un po'.
A voi, naviganti mattinieri e non, buona giornata.
---
la mamma
mercoledì 20 luglio 2011
martedì 19 luglio 2011
A volte aggiornare il giornale è veramente dura! Approdiamo sul nostro divano sempre tardi, dopo aver messo a nanna i bambini e letto loro una storia. Si chiacchiera tra noi, si prega insieme e il dialogo, grazie a Dio, qualche volta porta via molto tempo, tanto che si trascorrerebbe l'intera notte a parlare.
Se si riesce si guarda qualcosa: un film, una vecchia serie tv e non si sale mai se non oltre la mezzanotte.
Sono giorni belli, non privi a volte di fatica, ma belli. Son giorni che portano luce al cuore, tratti d'oceano che da tempo non ci capitava di solcare. Tracciare le rotte della propria vita non è mai semplice e non puoi solo sperare nel vento che ti porti al largo.
I giorni propizi delle vacanze, che lontani da amici e conoscenti ci hanno ancor più "costretti" a rimanere fra noi forse affiatandoci, stanno portando anche ora i loro frutti.
La nostalgia che avverto la domenica sera, quando so che si avvcina il momento in cui Maurizio riprenderà il lavoro, si fa più acuta anche se non si smette mai di navigare in due e poi... i bimbi.
Nel pomeriggio di domenica sono stati invitati dallo zio in collina e han trascorso da lui tutto il pomeriggio. Il tempo non era dei migliori, ma le nuvole han trattenuto l'acqua fino a sera e il divertimento non si è guastato. C'erano altri bambini da lui e Davide, avendo preferito non tuffarsi insieme agli altri nella piscina, è purtroppo rimasto un po' in disparte.
Ci si preoccupa vedendolo così, ma Davide è capace di decidere per sé. Non tutti i bambini si buttano nella mischia con immediatezza e lui vuole che, giustamente, gli venga concesso il tempo della riflessione personale senza che questa venga scambiata per timidezza.
Prima di dormire, riuniti in camera insieme per le preghiere, ci ha confidato ciò che aveva nel cuore con semplicità e un'apertura d'animo che non abbiamo potuto che apprezzare e che ci ha rassicurati sulla sua capacità di esplicitare le proprie emozioni e i propri pensieri.
Comunque, la loro temporanea assenza se da una parte ci ha resi contenti per questa bella occasione, ci ha anche concesso un po' di tempo per il relax. Mentre Elisa si ristorava col suo pisolino pomeridiano, io mi son goduta il ricamo con la calma che raramente trovo e Maurizio ha potuto vedere un vecchio film western recentemente rifatto: "Il grinta".
Verso le cinque siamo stati tutti e tre a riprendere gli altri cuccioli e così abbiamo trascorso l'ultima parte della domenica in collina da mio fratello e di alcuni suoi ospiti, apprezzando la compagnia, il panorama e il fresco.
Ritornati a casa abbiamo fatto appena, appena in tempo ad entrare quando siamo stati sorpresi da un violentissimo acquazzone. I bambini, stanchissimi a quell'ora, avrebbero voluto cenare con latte e menta e biscotti con la nutella. Volentieri l'avremmo loro concesso, ma abbiamo preferito, visto il repentimo mutamento delle condizioni meteo, farlo intiepidire nel nuovo forno a microonde e aggiungere i soliti miele, cacao per Lele, caffè per noi senza rinunciare però ai biscotti con la Nutella.
Anche ieri è stata una bellissima giornata. I bambini mi hanno aiutata a riordinare la loro camera, nel pomeriggio Davide ha voluto che scopassimo il cortile, ricoperto da foglie e fiori caduti a causa del temporale della sera prima e Lele invece ha lavorato quasi tutta la giornata coi suoi attrezzi per il legno. In tarda mattinata ha costruito un semplice piedistallo per l'immagine su legno della madonna di Lourdes, mentre il pomeriggio ha ricavato un ritaglio di compensato e dopo aver cercato con me il volto di una Madonna, l'ha riportato sopra il legno col pirografo che dall'inverno non adoperava.
La cosa più bella è stato l'affetto che l'ha indotto a regalarlo al papà, come sengo della sua riconoscenza per tutti i lavoretti fatti insieme.
Ha lavorato con calma, in cucina, in perfetta solitudine, con una cura dei particolari che solitamente non gli è propria, mentre io intrattenevo i suoi fratelli in cortile, in particolare Elisa che in questo periodo non è più possibile perdere d'occhio.
Si arrampica dovunque mettendosi in serio pericolo e anche ieri, dopo un po', non c'era verso che sul triciclo stesse seduta.
Bene, ora vado a impastare il pane e a preparare qualcosa per la cena in oratorio di questa sera. Ci incontreremo con altri per la programmazione del nuovo cammino per il gruppo famiglie.
Poi, uno alla volta o tutti insieme, si alzeranno i bambini e allora, col loro vociare e il loro entusiasmo, sarà quasi festa.
Buona giornata naviganti.
---
La mamma
Se si riesce si guarda qualcosa: un film, una vecchia serie tv e non si sale mai se non oltre la mezzanotte.
Sono giorni belli, non privi a volte di fatica, ma belli. Son giorni che portano luce al cuore, tratti d'oceano che da tempo non ci capitava di solcare. Tracciare le rotte della propria vita non è mai semplice e non puoi solo sperare nel vento che ti porti al largo.
I giorni propizi delle vacanze, che lontani da amici e conoscenti ci hanno ancor più "costretti" a rimanere fra noi forse affiatandoci, stanno portando anche ora i loro frutti.
La nostalgia che avverto la domenica sera, quando so che si avvcina il momento in cui Maurizio riprenderà il lavoro, si fa più acuta anche se non si smette mai di navigare in due e poi... i bimbi.
Nel pomeriggio di domenica sono stati invitati dallo zio in collina e han trascorso da lui tutto il pomeriggio. Il tempo non era dei migliori, ma le nuvole han trattenuto l'acqua fino a sera e il divertimento non si è guastato. C'erano altri bambini da lui e Davide, avendo preferito non tuffarsi insieme agli altri nella piscina, è purtroppo rimasto un po' in disparte.
Ci si preoccupa vedendolo così, ma Davide è capace di decidere per sé. Non tutti i bambini si buttano nella mischia con immediatezza e lui vuole che, giustamente, gli venga concesso il tempo della riflessione personale senza che questa venga scambiata per timidezza.
Prima di dormire, riuniti in camera insieme per le preghiere, ci ha confidato ciò che aveva nel cuore con semplicità e un'apertura d'animo che non abbiamo potuto che apprezzare e che ci ha rassicurati sulla sua capacità di esplicitare le proprie emozioni e i propri pensieri.
Comunque, la loro temporanea assenza se da una parte ci ha resi contenti per questa bella occasione, ci ha anche concesso un po' di tempo per il relax. Mentre Elisa si ristorava col suo pisolino pomeridiano, io mi son goduta il ricamo con la calma che raramente trovo e Maurizio ha potuto vedere un vecchio film western recentemente rifatto: "Il grinta".
Verso le cinque siamo stati tutti e tre a riprendere gli altri cuccioli e così abbiamo trascorso l'ultima parte della domenica in collina da mio fratello e di alcuni suoi ospiti, apprezzando la compagnia, il panorama e il fresco.
Ritornati a casa abbiamo fatto appena, appena in tempo ad entrare quando siamo stati sorpresi da un violentissimo acquazzone. I bambini, stanchissimi a quell'ora, avrebbero voluto cenare con latte e menta e biscotti con la nutella. Volentieri l'avremmo loro concesso, ma abbiamo preferito, visto il repentimo mutamento delle condizioni meteo, farlo intiepidire nel nuovo forno a microonde e aggiungere i soliti miele, cacao per Lele, caffè per noi senza rinunciare però ai biscotti con la Nutella.
Anche ieri è stata una bellissima giornata. I bambini mi hanno aiutata a riordinare la loro camera, nel pomeriggio Davide ha voluto che scopassimo il cortile, ricoperto da foglie e fiori caduti a causa del temporale della sera prima e Lele invece ha lavorato quasi tutta la giornata coi suoi attrezzi per il legno. In tarda mattinata ha costruito un semplice piedistallo per l'immagine su legno della madonna di Lourdes, mentre il pomeriggio ha ricavato un ritaglio di compensato e dopo aver cercato con me il volto di una Madonna, l'ha riportato sopra il legno col pirografo che dall'inverno non adoperava.
La cosa più bella è stato l'affetto che l'ha indotto a regalarlo al papà, come sengo della sua riconoscenza per tutti i lavoretti fatti insieme.
Ha lavorato con calma, in cucina, in perfetta solitudine, con una cura dei particolari che solitamente non gli è propria, mentre io intrattenevo i suoi fratelli in cortile, in particolare Elisa che in questo periodo non è più possibile perdere d'occhio.
Si arrampica dovunque mettendosi in serio pericolo e anche ieri, dopo un po', non c'era verso che sul triciclo stesse seduta.
Bene, ora vado a impastare il pane e a preparare qualcosa per la cena in oratorio di questa sera. Ci incontreremo con altri per la programmazione del nuovo cammino per il gruppo famiglie.
Poi, uno alla volta o tutti insieme, si alzeranno i bambini e allora, col loro vociare e il loro entusiasmo, sarà quasi festa.
Buona giornata naviganti.
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La mamma
venerdì 15 luglio 2011
Che giornata! ed è proprio il caso di dirlo e... dopo una giornata così non avrei mai pensato di sentirmi... contenta. Si, contenta, non c'è altra parola per definire come mi sento.
Elisa si è svegliata verso le 9 (l'ora solita) dopo aver riposato tutta la notte, piangendo. Come l'ho presa dal lettino mi son resa conto che era molto calda. Le ho misurato la febbre e ho avuto la conferma di ciò che le mie labbra avevano già constatato. 38° di prima mattina.
Le ho somministrato una sola dose di tachipirina, oltre alle gocce di antistaminico, perché nel corso delle ore non si è più reso necessario. Le bollicine stanno già iniziando ad asciugarsi e qualcuna è già diventata una crosticina.
Il vero guaio è che è rimasta nervosa ed irritabile fino a sera. Il primo sorriso è spuntato poco prima di cena mentre, per tranquillizzarla, le stavamo facendo rivedere le foto delle vacanze montate ad arte da Maurizio.
Davide è uscito con la nonna verso le 11. Ha pranzato da lei con un bel piatto di spaghetti al pomodoro e, colpo di scena, si è mangiato anche un vasetto di yogurt con la polpa, cosa che di solito aborrisce al punto che devo stare ben attenta a ciò che acquisto.
Non sono queste, però, ovviamente, le ragioni che hanno provocato questo stato di contentezza.
Davide ha imparato ad andare senza le rotelle! Stasera Maurizio gliele ha tolte qui nel nostro cortile. Lui ha posizionato il pedale, c'ha messo sopra il piede ed è partito come un razzo. Era davvero contento e avrebbe voluto dirlo a tutti, anche a quelli che transitavano sul marciapiede oltre il cancello che nemmeno conosce...
Poi, una volta lavati e in pigiama, mentre sul pavimento dello studio tentavo di colorare un album con la piccola, è venuto vicino e mi ha detto: "Voglio stare con te, è tutto il giorno che non ti vedo!"
Che bello! che bel modo di mostrare la sua nostalgia per me....
Lele invece... altro figlio, altra conquista. Nel pomeriggio ha raggiunto il fratello dalla nonna per la merenda e ha percorso il tragitto da solo, senza accompagnatori. All'arrivo mi ha chiamata per assicurarmi del suo arrivo e al ritorno mi ha detto di aver camminato lentamente, per godersi la cosa e mi ha confidato di avere una sensazione strana (ma piacevole) in tutto il corpo (eh...! diventano grandi!).
Uscito di casa lui, rimasta sola con la piccola, le ho scaldato un po' di latte per farle recuperare il pranzo, saltato per nervosismo e stanchezza. Non sono riuscita a staccarla da me se non in rari momenti. Terminato il latte ci siam messe a sfogliare un paio di libri di ricette a caccia di una buona idea per cena, poi però mi son lasciata guidare da quel che avevo negli armadietti.
Ho preparato delle crocchette di patate. Ho chiesto a Elisa di venire con me nella dispensa a prenderle e le ho messo tra le mani un cestino che ha prontamente mollato per protendere le braccia verso di me e farmi capire che voleva essere presa.
Poi l'ho messa su una sedia e, evidentemente contenta mi ha aiutato a lavarle. Una volta cotte, quando è iniziata la vera e propria fase di preparazione, l'ho rimessa lì davanti e, sperando che non cadesse, l'ho rimessa a giocare con un po' d'acqua.
Alla fine, dopo aver più volte rischiato l'infarto vedendola barcollare o gettare acqua a terra, l'ho invitata a mettere le mani nel poco impasto rimasto in fondo alla ciotola e... se l'è mangiato!
Insomma, è stato bello poter passare così un po' di tempo con lei e speriamo che lo sia ancor di più crescendo.
Che giornata e che estate!
Buona notte naviganti.
---
La mamma
Elisa si è svegliata verso le 9 (l'ora solita) dopo aver riposato tutta la notte, piangendo. Come l'ho presa dal lettino mi son resa conto che era molto calda. Le ho misurato la febbre e ho avuto la conferma di ciò che le mie labbra avevano già constatato. 38° di prima mattina.
Le ho somministrato una sola dose di tachipirina, oltre alle gocce di antistaminico, perché nel corso delle ore non si è più reso necessario. Le bollicine stanno già iniziando ad asciugarsi e qualcuna è già diventata una crosticina.
Il vero guaio è che è rimasta nervosa ed irritabile fino a sera. Il primo sorriso è spuntato poco prima di cena mentre, per tranquillizzarla, le stavamo facendo rivedere le foto delle vacanze montate ad arte da Maurizio.
Davide è uscito con la nonna verso le 11. Ha pranzato da lei con un bel piatto di spaghetti al pomodoro e, colpo di scena, si è mangiato anche un vasetto di yogurt con la polpa, cosa che di solito aborrisce al punto che devo stare ben attenta a ciò che acquisto.
Non sono queste, però, ovviamente, le ragioni che hanno provocato questo stato di contentezza.
Davide ha imparato ad andare senza le rotelle! Stasera Maurizio gliele ha tolte qui nel nostro cortile. Lui ha posizionato il pedale, c'ha messo sopra il piede ed è partito come un razzo. Era davvero contento e avrebbe voluto dirlo a tutti, anche a quelli che transitavano sul marciapiede oltre il cancello che nemmeno conosce...
Poi, una volta lavati e in pigiama, mentre sul pavimento dello studio tentavo di colorare un album con la piccola, è venuto vicino e mi ha detto: "Voglio stare con te, è tutto il giorno che non ti vedo!"
Che bello! che bel modo di mostrare la sua nostalgia per me....
Lele invece... altro figlio, altra conquista. Nel pomeriggio ha raggiunto il fratello dalla nonna per la merenda e ha percorso il tragitto da solo, senza accompagnatori. All'arrivo mi ha chiamata per assicurarmi del suo arrivo e al ritorno mi ha detto di aver camminato lentamente, per godersi la cosa e mi ha confidato di avere una sensazione strana (ma piacevole) in tutto il corpo (eh...! diventano grandi!).
Uscito di casa lui, rimasta sola con la piccola, le ho scaldato un po' di latte per farle recuperare il pranzo, saltato per nervosismo e stanchezza. Non sono riuscita a staccarla da me se non in rari momenti. Terminato il latte ci siam messe a sfogliare un paio di libri di ricette a caccia di una buona idea per cena, poi però mi son lasciata guidare da quel che avevo negli armadietti.
Ho preparato delle crocchette di patate. Ho chiesto a Elisa di venire con me nella dispensa a prenderle e le ho messo tra le mani un cestino che ha prontamente mollato per protendere le braccia verso di me e farmi capire che voleva essere presa.
Poi l'ho messa su una sedia e, evidentemente contenta mi ha aiutato a lavarle. Una volta cotte, quando è iniziata la vera e propria fase di preparazione, l'ho rimessa lì davanti e, sperando che non cadesse, l'ho rimessa a giocare con un po' d'acqua.
Alla fine, dopo aver più volte rischiato l'infarto vedendola barcollare o gettare acqua a terra, l'ho invitata a mettere le mani nel poco impasto rimasto in fondo alla ciotola e... se l'è mangiato!
Insomma, è stato bello poter passare così un po' di tempo con lei e speriamo che lo sia ancor di più crescendo.
Che giornata e che estate!
Buona notte naviganti.
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La mamma
martedì 12 luglio 2011
Estate di colpi di scena!
Dopo la varicella di Davide esplosa al mare ora è la volta della sorellina. Ha cominciato ieri ancora una volta quasi in sordina. Una piccola bolla sulla schiena, qualche linea di febbre e poco più, ma questa mattina al risveglio la situazione era già in evidente peggioramento.
Stiamo attraversando il culmine della malattia e per domani ancora non mi aspetto miglioramenti, anzi. Temo che verremo colpiti da una nuova ondata di bolle e la febbre, come già questa sera, rimarrà molto alta.
Le sto somministrando l'antistaminico, ma, forse aiutata dalla sua inconsapevolezza, non si sta lamentando per il prurito e sembra reggere molto bene la febbre. Beve in continuazione, ha gli occhietti un po' spenti ed è un po' meno loquace del solito.
L'appetito non le è sparito proprio del tutto, ma, dovremo tener duro almeno per altri due, tre giorni, quando la fase acuta sarà passata e pian, piano cominceranno ad apparire le croste. Davide, in compenso, comincia ad avere la pelle sempre più pulita e a tornare quello di prima.
Sul collo ha qualche macchiolina più chiara, ma mi auguro sia dovuta alla recente abbronzatura.
La giornata è trascorsa un po' così, cercando di barcamenarmi tra qualche leggera faccenda e i bambini da gestirsi e proprio loro possono rivelarsi una vera risorsa. Se fossi rimasta a casa sola con la piccola ammalata forse sarebbe stato peggio. Loro invece ci sono e posso contare sulla loro capacità di intrattenimento e di aiuto casalingo.
Nel tardo pomeriggio, quando l'intero cortile era ormai ombreggiato, abbiamo giocato alle belle statuine e ci siamo divertiti.
Il colpo di scena però è arrivato dopo cena, quando Davide, alla sua seconda prova, ha dimostrato di saper andare finalmente senza rotelle. Si, non riesce ancora a partire da solo, ma una volta avviato non ha più bisogno di alcun sostegno.
Io ho potuto partecipare all'emozione grazie ad un filmato realizzato col cellulare da Maurizio, visto mentre mi prendevo cura della piccola, rinfrescandola con acqua e amido e somministrandole Tachipirina.
Devo dire che è sorprendente. Davvero, come l'ha definito la sua maestra, Davide è un Diesel. Parte molto lentamente, ma poi... poi dimostra di avere tutte le capacità per recuperare rispetto a chi è più immediato di lui.
Anche Lele (forse domani grandina...) ha ammesso che il fratello è stato più bravo e veloce di lui a imparare.
Davvero, nonostante la canicola opprimente di questi giorni, non c'è da annoiarsi in questa estate in cui, fra le altre cose, abbiamo terminato di pagare il mutuo. Che soddisfazione essere riusciti a mantenere l'impegno preso con la banca, a ripagare tutto il prestito interessi compresi.
Abbiamo festeggiato l'evento stappando una bottiglia di bianco comprata lo scorso sabato alla Coop e facendo partecipi anche i bambini. Chissà cos'hanno capito!?
Adesso aspetto con Maurizio che passi un po' il caldo allucinante e poi anche noi tenteremo un'immersione notturna nel sonno.
Buona notte naviganti
---
la mamma
Dopo la varicella di Davide esplosa al mare ora è la volta della sorellina. Ha cominciato ieri ancora una volta quasi in sordina. Una piccola bolla sulla schiena, qualche linea di febbre e poco più, ma questa mattina al risveglio la situazione era già in evidente peggioramento.
Stiamo attraversando il culmine della malattia e per domani ancora non mi aspetto miglioramenti, anzi. Temo che verremo colpiti da una nuova ondata di bolle e la febbre, come già questa sera, rimarrà molto alta.
Le sto somministrando l'antistaminico, ma, forse aiutata dalla sua inconsapevolezza, non si sta lamentando per il prurito e sembra reggere molto bene la febbre. Beve in continuazione, ha gli occhietti un po' spenti ed è un po' meno loquace del solito.
L'appetito non le è sparito proprio del tutto, ma, dovremo tener duro almeno per altri due, tre giorni, quando la fase acuta sarà passata e pian, piano cominceranno ad apparire le croste. Davide, in compenso, comincia ad avere la pelle sempre più pulita e a tornare quello di prima.
Sul collo ha qualche macchiolina più chiara, ma mi auguro sia dovuta alla recente abbronzatura.
La giornata è trascorsa un po' così, cercando di barcamenarmi tra qualche leggera faccenda e i bambini da gestirsi e proprio loro possono rivelarsi una vera risorsa. Se fossi rimasta a casa sola con la piccola ammalata forse sarebbe stato peggio. Loro invece ci sono e posso contare sulla loro capacità di intrattenimento e di aiuto casalingo.
Nel tardo pomeriggio, quando l'intero cortile era ormai ombreggiato, abbiamo giocato alle belle statuine e ci siamo divertiti.
Il colpo di scena però è arrivato dopo cena, quando Davide, alla sua seconda prova, ha dimostrato di saper andare finalmente senza rotelle. Si, non riesce ancora a partire da solo, ma una volta avviato non ha più bisogno di alcun sostegno.
Io ho potuto partecipare all'emozione grazie ad un filmato realizzato col cellulare da Maurizio, visto mentre mi prendevo cura della piccola, rinfrescandola con acqua e amido e somministrandole Tachipirina.
Devo dire che è sorprendente. Davvero, come l'ha definito la sua maestra, Davide è un Diesel. Parte molto lentamente, ma poi... poi dimostra di avere tutte le capacità per recuperare rispetto a chi è più immediato di lui.
Anche Lele (forse domani grandina...) ha ammesso che il fratello è stato più bravo e veloce di lui a imparare.
Davvero, nonostante la canicola opprimente di questi giorni, non c'è da annoiarsi in questa estate in cui, fra le altre cose, abbiamo terminato di pagare il mutuo. Che soddisfazione essere riusciti a mantenere l'impegno preso con la banca, a ripagare tutto il prestito interessi compresi.
Abbiamo festeggiato l'evento stappando una bottiglia di bianco comprata lo scorso sabato alla Coop e facendo partecipi anche i bambini. Chissà cos'hanno capito!?
Adesso aspetto con Maurizio che passi un po' il caldo allucinante e poi anche noi tenteremo un'immersione notturna nel sonno.
Buona notte naviganti
---
la mamma
lunedì 11 luglio 2011
Ci siamo: domani Maurizio rientrerà al lavoro e i miei bambini dovranno perdere il loro animatore numero uno.
Poco fa, prima che prendessero sonno, ho cercato di spiegare loro come potremmo impostare le giornate e speriamo possa andar bene.
L'altro pomeriggio si son messi in cortile e, mentre io stiravo ed Elisa dormiva, hanno restaurato la nostra povera panchina che languiva in condizioni pessime. Ogni volta che qualcuno si sedeva correva il rischio di ritrovarsi col sedere per terra!
Hanno fatto proprio un bel lavoro ed era un piacere sentirli da dentro la cucina con la porta aperta. Ai bambini è stato concesso di ridipingere le due sponde in ferro e la cosa mi ha ricordato una manifestazione di tanti anni fa ormai defunta.
Ero ancora piccola, nemmeno andavo a scuola, ma ricordo che la Pro Loco, della quale mio nonno era allora presidente, radunava le famiglie in un parcheggio antistante la palestra comunale, assegnava a ciascuna un posto auto e queste, munite di vernici e pennelli, potevano dipingere il proprio quadro.
I soggetti ritratti rimanevano poi sull'asfalto fino a che i colori da soli non se ne andavano.
Era un modo come un altro, ma sicuramente indovinato, per aggregare le persone.
Oggi invece non è andata altrettanto bene, forse solo per me, ma soprassediamo.
Questa sera abbiamo recuperato. Siamo stati in una via qua dietro, dove c'è un bel rettilineo poco trafficato, per far fare a Davide la prima esperienza senza le rotelle.
Una vera emozione! Lele invece correva a più non posso con la sua bicicletta ed Elisa, per mano, saliva e scendeva continuamente dal marciapiede divertendosi a modo suo.
Ora è tardi e domani si ricomincia.
Buona notte naviganti
---
la mamma
Poco fa, prima che prendessero sonno, ho cercato di spiegare loro come potremmo impostare le giornate e speriamo possa andar bene.
L'altro pomeriggio si son messi in cortile e, mentre io stiravo ed Elisa dormiva, hanno restaurato la nostra povera panchina che languiva in condizioni pessime. Ogni volta che qualcuno si sedeva correva il rischio di ritrovarsi col sedere per terra!
Hanno fatto proprio un bel lavoro ed era un piacere sentirli da dentro la cucina con la porta aperta. Ai bambini è stato concesso di ridipingere le due sponde in ferro e la cosa mi ha ricordato una manifestazione di tanti anni fa ormai defunta.
Ero ancora piccola, nemmeno andavo a scuola, ma ricordo che la Pro Loco, della quale mio nonno era allora presidente, radunava le famiglie in un parcheggio antistante la palestra comunale, assegnava a ciascuna un posto auto e queste, munite di vernici e pennelli, potevano dipingere il proprio quadro.
I soggetti ritratti rimanevano poi sull'asfalto fino a che i colori da soli non se ne andavano.
Era un modo come un altro, ma sicuramente indovinato, per aggregare le persone.
Oggi invece non è andata altrettanto bene, forse solo per me, ma soprassediamo.
Questa sera abbiamo recuperato. Siamo stati in una via qua dietro, dove c'è un bel rettilineo poco trafficato, per far fare a Davide la prima esperienza senza le rotelle.
Una vera emozione! Lele invece correva a più non posso con la sua bicicletta ed Elisa, per mano, saliva e scendeva continuamente dal marciapiede divertendosi a modo suo.
Ora è tardi e domani si ricomincia.
Buona notte naviganti
---
la mamma
venerdì 8 luglio 2011
Il vascello continua a godersi il rollio lento delle onde come ancorato poco più il là della riva. Ci aggiriamo per i ponti per rimettere in sesto quel che è bene in attesa di riprendere un nuovo viaggio.
Maurizio, dopo che è terminato il lavoro dei muratori, sta tinteggiando la ringhiera del balcone e oggi, un po' perché necessitava, un po' per poter proseguire, ha dato una buona potutura ad alcune piante troppo cresciute nell'aiuola ma... ancora ce n'è.
I piccoli lavoretti non finiscono mai, ma è un buon passatempo e la soddisfazione, nel vedere un buon risultato e la propria casa almeno di quel po' migliorata, certo non manca.
Io mi occupo di mandare macchinate di biancheria, stendere e stirare, senza strafare.
I bambini hanno riscoperto le costruzioni. Ieri Davide ha pranzato dalla nonna, stufandosi purtroppo ben presto e chiedendo di rientrare, e oggi è stata la volta di Lele che invece è rimasto di buon grado fino al pomeriggio inoltrato.
Avrei lo stimolo per mettermi a fare tante cose. Vorrei iniziare le tende di Elisa, riprendere a cucinare come si deve, un po' per voglia e un po' per passione, riuscire a realizzare qualcosa di carino coi bambini tanto per rompere la routine noiosa delle giornate, ma non so come andrà.
Intanto, la sera prima che si addormentino, sto rileggendo loro la storia di Pinocchio e la cosa mi ha riportata a un tenero ricordo, un ricordo che risale a quando Lele era molto piccolo.
E' stato un periodo veramente molto, molto faticoso per me e mai avrei creduto di poterci ripensare con piacere e tenerezza, ma è successo.
Quanta fatica eppure quanta dolcezza!
Buona notte naviganti.
---
la mamma
Maurizio, dopo che è terminato il lavoro dei muratori, sta tinteggiando la ringhiera del balcone e oggi, un po' perché necessitava, un po' per poter proseguire, ha dato una buona potutura ad alcune piante troppo cresciute nell'aiuola ma... ancora ce n'è.
I piccoli lavoretti non finiscono mai, ma è un buon passatempo e la soddisfazione, nel vedere un buon risultato e la propria casa almeno di quel po' migliorata, certo non manca.
Io mi occupo di mandare macchinate di biancheria, stendere e stirare, senza strafare.
I bambini hanno riscoperto le costruzioni. Ieri Davide ha pranzato dalla nonna, stufandosi purtroppo ben presto e chiedendo di rientrare, e oggi è stata la volta di Lele che invece è rimasto di buon grado fino al pomeriggio inoltrato.
Avrei lo stimolo per mettermi a fare tante cose. Vorrei iniziare le tende di Elisa, riprendere a cucinare come si deve, un po' per voglia e un po' per passione, riuscire a realizzare qualcosa di carino coi bambini tanto per rompere la routine noiosa delle giornate, ma non so come andrà.
Intanto, la sera prima che si addormentino, sto rileggendo loro la storia di Pinocchio e la cosa mi ha riportata a un tenero ricordo, un ricordo che risale a quando Lele era molto piccolo.
E' stato un periodo veramente molto, molto faticoso per me e mai avrei creduto di poterci ripensare con piacere e tenerezza, ma è successo.
Quanta fatica eppure quanta dolcezza!
Buona notte naviganti.
---
la mamma
mercoledì 6 luglio 2011
Dopo averlo tenuto parecchio tempo nella cassapanca della cucina, approfittando delle vacanze appena conlcuse, ho portato a termine questo semplice lavoro.
Riscoprendo i punti imparati da bambina (la catenella, il punto pieno), e con l'aiuto della mia mamma che ha tagliato una tela di recupero, ho confezionato questo grembiulino per il casalingo di famiglia.
Lui avrebbe voluto che lo disegnassi con un pennarello... in tal modo avrebbe sicuramente potuto indossarlo prima, ma aver portato a termine anche questo lavoro (so quando inizio, ma mai quando e se finirò!) è per me motivo di soddisfazione.
Un saluto a tutti
---
la mamma
Riscoprendo i punti imparati da bambina (la catenella, il punto pieno), e con l'aiuto della mia mamma che ha tagliato una tela di recupero, ho confezionato questo grembiulino per il casalingo di famiglia.
Lui avrebbe voluto che lo disegnassi con un pennarello... in tal modo avrebbe sicuramente potuto indossarlo prima, ma aver portato a termine anche questo lavoro (so quando inizio, ma mai quando e se finirò!) è per me motivo di soddisfazione.
Un saluto a tutti
---
la mamma
Esiste il "domozimurgo completo"...?
Prosegue la nostra particolare e personale esperienza con la birra in casa.
Il ritorno dalle vacanze è stato il momento del primo assaggio della produzione Maggio 2011, una Bohemian Pilsner acquistata via Internet da Mr Malt.
Eravamo un po' stanchi del viaggio, ma eravamo anche curiosi di verificare se l'impegno che avevamo messo nel preparare la fermentazione, prima, e l'imbottigliamento, poi, avevesse dato buoni risultati.
Devo dire che il risultato è soddisfacente, la birra pur essendo molto chiara, in origine, ha un colore più ambrato grazie all'utilizzo dello zucchero di canna, è frizzante, non produce troppa schiuma, insomma si lascia bere...!
Abbiamo già fatto provare al nostro vicino (che aveva provato anche la prima produzione) la nuova arrivata e ci ha dato anche i primi riscontri: "...è buona e ha un retrogusto un po' ferroso...".
Non ci resta che farla assaggiare agli altri nostri amici...
---
il papà
P.S. nel titolo ho citato il "domozimurgo completo", facendo qualche ricerca su Internet ho scovato questo post del 2006, in cui vengono elencati 16 punti per diventare un "domozimurgo completo", non ce la farò mai... :-)
Il ritorno dalle vacanze è stato il momento del primo assaggio della produzione Maggio 2011, una Bohemian Pilsner acquistata via Internet da Mr Malt.
Eravamo un po' stanchi del viaggio, ma eravamo anche curiosi di verificare se l'impegno che avevamo messo nel preparare la fermentazione, prima, e l'imbottigliamento, poi, avevesse dato buoni risultati.
Devo dire che il risultato è soddisfacente, la birra pur essendo molto chiara, in origine, ha un colore più ambrato grazie all'utilizzo dello zucchero di canna, è frizzante, non produce troppa schiuma, insomma si lascia bere...!
Abbiamo già fatto provare al nostro vicino (che aveva provato anche la prima produzione) la nuova arrivata e ci ha dato anche i primi riscontri: "...è buona e ha un retrogusto un po' ferroso...".
Non ci resta che farla assaggiare agli altri nostri amici...
---
il papà
P.S. nel titolo ho citato il "domozimurgo completo", facendo qualche ricerca su Internet ho scovato questo post del 2006, in cui vengono elencati 16 punti per diventare un "domozimurgo completo", non ce la farò mai... :-)
Siamo a casa. Proprio ieri il vascello è approdato nei nostri mari dopo un viaggio lungo, ma tutto sommato tranquillo.
Lo scorso giovedì, l'ultimo del mese di giugno, abbiamo lasciato l'alloggio affittato per le due settimane al mare e ci siamo trasferiti ad Assisi.
Davide non stava per niente bene. Col passare delle ore si era riempito ancor più di bolle e più volte, ad intervalli di sei ore, abbiam dovuto tenere a bada la febbre alta col paracetamolo, ma andavamo da amici e non in un posto qualsiasi ed io, nonostante non fossi in preda all'ansia, avevo proprio bisogno del sostegno caldo dell'amicizia.
Per evitare il peggioramento della situazione abbiamo evitato di scendere in spiaggia. Siamo stati a far spesa, un giro in centro, con Davide rigorosamente vicino perché non si propagasse il contagio. Prima di venir via poi, dato che ormai la malattia diffusasi ampiamente sul volto era da tutti evidente, siamo rimasti tranquilli in casa.
Ad attenderci ad Assisi, dopo uno spostamento di tre ore e mezzo, abbiamo trovato una pasta e una frittata con verdure gentilmente preparata per noi dalla nuora della proprietaria dell'agriturismo, anche lei nostra lunga conoscenza.
Siamo stati accompagnati nelle nostre stanze, due locali nei quali ancora non eravamo mai stati alloggiati. Due locali nel sottotetto che davano direttamente su una valle verdissima che invitano a fermarsi e iniziare un lunghissimo sogno ad occhi aperti.
Non siamo riusciti, in questi giorni, complice lo stato di salute di Davide (comunque in lento ma progressivo miglioramento) e un po' di cattivo tempo, a peregrinare per l'Umbria come avremmo voluto.
Siamo tornati sui luoghi cari, tra cui le fonti del Clitunno, in una mattinata che credevamo dovesse essere serena, ma nella quale siamo stati sorpresi dalla pioggia. I bimbi, muniti di giacchina impermeabile, sono comunque riusciti a rimanere all'aperto e divertirsi gironzolando nei dintorni.
E' stata una vacanza di alti e bassi, le crisi di pianto si sono alternate ai momenti di divertimento e godibilità. Uno degli ultimi pomeriggi, mentre ci rilassavamo in cortile, Lele, Davide ed Elisa hanno giocato a lungo insieme cantando filastrocche e girotondi, divertendosi e provocando il nostro stupito divertimento.
Come accennato sopra, abbiamo ritrovato tutto il calore dell'amicizia con i proprietari dell'agriturismo "Le Cocce", dei quali abbiamo potuto godere a più riprese la squisita compagnia. Così le serate passavano attorno al tavolo, ancora in parte da sparecchiare, a chiacchierare e raccontarsi le reciproche vicende.
Poi, ogni volta sempre più tardi si rientrava in camera dove i bambini venivano messi a letto. Come nostra consuetudine recitavamo le preghiere e poi leggevo loro una storia e la prima sera ho avuto modo, nel ringraziare, di fare un complimento sincero e sentito a ciascuno dei miei figli.
In particolare Emanuele sembra essersi responsabilizzato. Per tanti aspetti è l'Emanuele di sempre, cocciuto e contraddittorio, ma sta anche diventando un bambino responsabile, in grado di accorgersi di un bisogno e farsene carico, come quando in macchina Davide chiedeva insistentemente quando saremmo arrivati, ormai esausto del viaggio e proprio a Lele è venuto in mente di farlo giocare con le mutevoli forme delle nuvole che in quel momento macchiavano parecchio il cielo.
Elisa è divenuta abile a mangiare autonomamente e fa progressi in vista dell'eliminazione del pannolino. A Davide invece ho attestato il suo buon comportamento in questo frangente, vivendo bene la malattia.
Adesso sono a casa e, nonostante sia sempre difficile staccarsi da luoghi e persone che amo, sono contenta di essere qui con una ritrovata calma e, soprattutto, con la sensazione di un'unione più forte tra noi cinque proprio per la quantità di tempo che abbiamo avuto per stare insieme, fuori dai consueti impegni.
E' tardi, probabilmente altri flash delle vacanze attraverseranno i prossimi aggiornamenti, intrecciati alla vita quotidiana a scuole chiuse.
Buona notte naviganti.
---
la mamma
Lo scorso giovedì, l'ultimo del mese di giugno, abbiamo lasciato l'alloggio affittato per le due settimane al mare e ci siamo trasferiti ad Assisi.
Davide non stava per niente bene. Col passare delle ore si era riempito ancor più di bolle e più volte, ad intervalli di sei ore, abbiam dovuto tenere a bada la febbre alta col paracetamolo, ma andavamo da amici e non in un posto qualsiasi ed io, nonostante non fossi in preda all'ansia, avevo proprio bisogno del sostegno caldo dell'amicizia.
Per evitare il peggioramento della situazione abbiamo evitato di scendere in spiaggia. Siamo stati a far spesa, un giro in centro, con Davide rigorosamente vicino perché non si propagasse il contagio. Prima di venir via poi, dato che ormai la malattia diffusasi ampiamente sul volto era da tutti evidente, siamo rimasti tranquilli in casa.
Ad attenderci ad Assisi, dopo uno spostamento di tre ore e mezzo, abbiamo trovato una pasta e una frittata con verdure gentilmente preparata per noi dalla nuora della proprietaria dell'agriturismo, anche lei nostra lunga conoscenza.
Siamo stati accompagnati nelle nostre stanze, due locali nei quali ancora non eravamo mai stati alloggiati. Due locali nel sottotetto che davano direttamente su una valle verdissima che invitano a fermarsi e iniziare un lunghissimo sogno ad occhi aperti.
Non siamo riusciti, in questi giorni, complice lo stato di salute di Davide (comunque in lento ma progressivo miglioramento) e un po' di cattivo tempo, a peregrinare per l'Umbria come avremmo voluto.
Siamo tornati sui luoghi cari, tra cui le fonti del Clitunno, in una mattinata che credevamo dovesse essere serena, ma nella quale siamo stati sorpresi dalla pioggia. I bimbi, muniti di giacchina impermeabile, sono comunque riusciti a rimanere all'aperto e divertirsi gironzolando nei dintorni.
E' stata una vacanza di alti e bassi, le crisi di pianto si sono alternate ai momenti di divertimento e godibilità. Uno degli ultimi pomeriggi, mentre ci rilassavamo in cortile, Lele, Davide ed Elisa hanno giocato a lungo insieme cantando filastrocche e girotondi, divertendosi e provocando il nostro stupito divertimento.
Come accennato sopra, abbiamo ritrovato tutto il calore dell'amicizia con i proprietari dell'agriturismo "Le Cocce", dei quali abbiamo potuto godere a più riprese la squisita compagnia. Così le serate passavano attorno al tavolo, ancora in parte da sparecchiare, a chiacchierare e raccontarsi le reciproche vicende.
Poi, ogni volta sempre più tardi si rientrava in camera dove i bambini venivano messi a letto. Come nostra consuetudine recitavamo le preghiere e poi leggevo loro una storia e la prima sera ho avuto modo, nel ringraziare, di fare un complimento sincero e sentito a ciascuno dei miei figli.
In particolare Emanuele sembra essersi responsabilizzato. Per tanti aspetti è l'Emanuele di sempre, cocciuto e contraddittorio, ma sta anche diventando un bambino responsabile, in grado di accorgersi di un bisogno e farsene carico, come quando in macchina Davide chiedeva insistentemente quando saremmo arrivati, ormai esausto del viaggio e proprio a Lele è venuto in mente di farlo giocare con le mutevoli forme delle nuvole che in quel momento macchiavano parecchio il cielo.
Elisa è divenuta abile a mangiare autonomamente e fa progressi in vista dell'eliminazione del pannolino. A Davide invece ho attestato il suo buon comportamento in questo frangente, vivendo bene la malattia.
Adesso sono a casa e, nonostante sia sempre difficile staccarsi da luoghi e persone che amo, sono contenta di essere qui con una ritrovata calma e, soprattutto, con la sensazione di un'unione più forte tra noi cinque proprio per la quantità di tempo che abbiamo avuto per stare insieme, fuori dai consueti impegni.
E' tardi, probabilmente altri flash delle vacanze attraverseranno i prossimi aggiornamenti, intrecciati alla vita quotidiana a scuole chiuse.
Buona notte naviganti.
---
la mamma
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