Oggi il mare era veramente caldo e l'acqua trasparente. Anche ieri doveva essere così. Gli ho gettato un'occhio mentre, in auto, svoltavamo per arrivare nella nostra via. Poco più oltre, la spiaggia che normalmente frequentiamo era disseminata di ombrelloni all'inverosimile...
Bene abbiam fatto ad allontanarci almeno per un giorno. Siamo stati a Pisa, per mostrare ai bimbi la famosa torre che pende e tutto il Campo dei Miracoli.
I monumenti, il duomo, il battistero sono immersi in un prato verde e non in una piazza lastricata di pietra, ma sembra l'espressione "Campo dei Miracoli" sia stata ripresa dall'esclamazione di D'Annunzio quando ha visto quei capolavori dell'arte.
Son riuscita a coinvolgere Davide, facendogli notare alcune particolarità che potevano stupire anche un bambino e ho raccontato anche ad Emanuele come mai il fonte battesimale avesse forma ottagonale.
Nel pomeriggio abbiamo attraversato le vie del centro, passando per l'altrettanto bella Piazza dei Cavalieri e giungendo sui Lungarni. Uno spettacolo soprattutto notturno dicono... bé noi ci siamo limitati ad ammirare quello diurno.
Bel giro davvero, un giro alla portata di chi ha al seguito tre bambini e tale era già nelle nostre intenzioni. L'unica nota stonata è stato un sole che ci ha storditi con il suo calore. Non so come, ma non c'è stato verso di rimanere molto all'ombra.
Oggi abbiamo ripreso con la consueta vita da siaggia ed è la prima giornata che il caldo si fa sentire in modo esuberante. La sabbia scottava già alle 10 del mattino, ma anche il pomeriggio, dopo le 16, la situazione non era migliorata.
Purtroppo in serata ci siamo resi conto, osservando meglio alcune bollicine, che Davide ha la varicella! Per il momento sembra una forma davvero leggera e tutti ci auguriamo che rimanga com'è, ma dobbiamo un po' attendere l'evoluzione.
Sapevo dell'incombere di questa spada di Damocle. All'asilo serpeggiava il virus proprio nel periodo precedente la nostra partenza, così mi sono premunita di gocce di antistaminico che già stasera abbiamo provveduto a somministrargli.
Speriamo bene e, tra un paio di settimane, con tutta probabilità, toccherà alla sorellina
Meglio riposare e dormirci su.
Buona notte naviganti.
---
la mamma
lunedì 27 giugno 2011
domenica 26 giugno 2011
Questo pomeriggio non lo abbiamo dedicato ai lavoretti, bensì ad un giro a Pisa.
Ma come avevo promesso nei precedenti post, è giunto il momento di mostrarvi le nostre produzioni fatte con i sassi e con l'aiuto degli strumenti presenti nella nostra "Scatola delle Manualità".
Il primo è un classico Souvenir, uno di quei ricordini da comprare sulle bancarelle del luogo che si è visitato:
Il secondo invece è un gatto sornione che rannicchiato si riposa e ti guarda con i suoi occhioni grandi...
Ecco arrivare la famigliola degli allegri Barbapapà (diciamo liberamente ispirati ai Barbapapà :-) )
L'ultimo esemplare è ispirato al film di Walt Disney "Alla ricerca di Nemo", decidete voi se è somigliante o meno:
Non mi resta che augurarvi buona notte e alla prossima!
---
il papà
Ma come avevo promesso nei precedenti post, è giunto il momento di mostrarvi le nostre produzioni fatte con i sassi e con l'aiuto degli strumenti presenti nella nostra "Scatola delle Manualità".
Il primo è un classico Souvenir, uno di quei ricordini da comprare sulle bancarelle del luogo che si è visitato:
Il secondo invece è un gatto sornione che rannicchiato si riposa e ti guarda con i suoi occhioni grandi...
Ecco arrivare la famigliola degli allegri Barbapapà (diciamo liberamente ispirati ai Barbapapà :-) )
L'ultimo esemplare è ispirato al film di Walt Disney "Alla ricerca di Nemo", decidete voi se è somigliante o meno:
Non mi resta che augurarvi buona notte e alla prossima!
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il papà
sabato 25 giugno 2011
Abbiamo un po' tirato tardi stasera cercando come impiegare il tempo nel fine settimana. Le spiagge saranno più affollate del solito, ragion per cui con una brusca virata ce ne allontaneremo dando tregua alla nostra pelle e ai soliti ritmi.
Come sempre, o meglio, più che altre volte i giorni stanno scivolando via velocemente, troppo velocemente. Smaltire la stanchezza e le tensioni di un intero anno non è cosa semplice, soprattutto per noi adulti.
All'orizzonte ci sono ancora i giorni ad Assisi che, anche per quest'anno, chiuderanno le nostre vacanze. Ecco, quando si è tra amici è più facile lasciarsi andare, perdere quell'espressione così ostinatamente grave del volto che fatica ad andarsene.
Questo pomeriggio ho giocato un po' a pallavolo con Lele e Davide, fino a quando non ci siamo dovuti arrendere all'evidenza. C'era troppa gente e troppo vento perché potessimo continuare senza arrecare disturbo, ragion per cui abbiamo battuto in ritirata.
Il mare era mosso, più mosso di questa mattina, quando un'ondata, mentre stavo immersa in acqua fino alle gambe con Elisa in braccio, non mi ha quasi travolta strappandomi risate.
I maschi, impavidi, non hanno mai rinunciato a un bagno, neanche se il vento tirava forte e il papà doveva seguirli in acqua. Davide si è convinto a indossare i braccioli e l'acqua sembra non fargli più tanta paura. Lele si è provvisto di maschera ed esplora i fondali piatti e sabbiosi. Elisa invece, quando vede papà e fratelli avviarsi alla riva, mi prende per mano e mi chiede di seguirla fino alla sua pozzanghera dove sguazza a piacimento fino al momento della merenda.
E' un piacere vederla libera di muoversi, allontanarsi con fare indipendente per poi voltarsi a cercare il mio sguardo e tornare indietro correndo felice.
In questi giorni ha avuto modo di farsi due amichette, di un paio di mesi più giovani di lei, con le quali scambiar palette e secchielli e far girotondi.
L'unico risvolto problematico ci è dato da Davide, quasi risucchiato dal suo desiderio di acquistare giochi sempre nuovi. Tanto lui quanto il fratello avevano a disposizione una piccola somma di denaro per i propri acquisti, gelati e giri di giostra compresi e mentre Lele riesce, dall'alto dei suoi quasi dieci anni, a mantenere un buon equilibrio, Davide non è mai soddisfatto.
Dopo un nuovo gioco ricominciava la cantilena: "Voglio un gioco", con un tono piagnucoloso e di volta, in volta sempre più insistente. Sembra in preda a un desiderio irrefrenabile. Qui, naturalmente, diversi ambulanti espongono la propria merce direttamente sulla strada e forse, alla sua età, è un po' impossibile scindere tra desiderio di possesso e possesso vero e proprio.
L'altro giorno, al culmine di una nuova convulsione, ho lasciato che Maurizio e Lele uscissero per la spesa e, mentre Elisa dormiva, l'ho seduto accanto a me e, grazie al soccorso della tecnologia, gli ho raccontato la storia de: "Il pesciolino d'oro" e di questa vecchia moglie avida, che non era mai contenta e voleva sempre di più. Ho ottenuto di calmarlo, ma non l'ho convinto.
Ieri sera, sapendo che saremmo usciti per una passeggiata e il gelato, pur essendogli stato detto chiaramente che quello della sera avanti sarebbe stato l'ultimo acquisto, ha ricominiato il lamento. La crisi ha conosciuto un crescendo sempre più elevato, tanto che, ancora una volta, ho lasciato che uscissero Maurizio con Elisa e Lele, mentre io mi son trattenuta in casa con lui.
Tra l'altro Lele, quando solo sospetta che stia per iniziare un nuovo pianto, si spazientisce e gestire la situazione diventa ancora più complicato.
Ancora una volta ho tentato di farlo ragionare, portandolo a capire come ci rendesse più contenti per espempio stare con gli amici e che le cose materiali non potevano darci la stessa gioia. Dopo una mezz'ora sono riuscita a calmarlo, forse a chiarire alcune cose e anche noi abbiamo raggiunto gli altri in gelateria.
Siamo poi riusciti a trattenerci un po' ad ascoltare un concerto bandistico, suonavano musiche di Verdi e, tornando, siam passati per il porto dove stavano ormeggiate splendide barche. Un bel diversivo davvero.
Oggi però è tornato a battere il chiodo, facendo l'elenco di ciò che vuole al compleanno... alla fine occorrerà solo tener saldo il timore, usare comprensione e fermezza e aspettare che la mareggiata passi.
Un'ultima osservazione. Ieri in spiaggia Elisa ed io abbiam giocato con due gemelline di sette anni, che tra le varie domande che mi han posto, mi han chiesto anche se litigassi mai col papà dei miei bambini. La cosa mi ha colpita, perché la stessa domanda mi fu posta da Emanuele un po' di tempo fa.
Cosa ci starà sotto questa curiosità dei bambini, nel sapere cosa succede in altre famiglie? loro mi han detto che la mamma litiga col papà tutti i giorni. Io, non ho potuto mentire, descrivendo una realtà che non vivo. Capita con Maurizio di entrare "in conflitto" su varie questioni ma, non avendo un'indole litgiosa, risolviamo col confronto aperto il disaccordo, senza che ci si umili, o ci si svilisca a vicenda.
Chissà, mi son detta, forse volevano avere la speranza che in qualche altra famiglia potesse essere diverso che a casa loro, che anche gli adulti fossero in grado di portarsi rispetto e concedersi stima?
Come sempre in queste occasioni sono stata colta un po' alla sprovvista, ma la loro domanda, insieme a una preghiera, me la porterò nel cuore.
Buon fine settimana naviganti e buona notte.
---
la mamma
Come sempre, o meglio, più che altre volte i giorni stanno scivolando via velocemente, troppo velocemente. Smaltire la stanchezza e le tensioni di un intero anno non è cosa semplice, soprattutto per noi adulti.
All'orizzonte ci sono ancora i giorni ad Assisi che, anche per quest'anno, chiuderanno le nostre vacanze. Ecco, quando si è tra amici è più facile lasciarsi andare, perdere quell'espressione così ostinatamente grave del volto che fatica ad andarsene.
Questo pomeriggio ho giocato un po' a pallavolo con Lele e Davide, fino a quando non ci siamo dovuti arrendere all'evidenza. C'era troppa gente e troppo vento perché potessimo continuare senza arrecare disturbo, ragion per cui abbiamo battuto in ritirata.
Il mare era mosso, più mosso di questa mattina, quando un'ondata, mentre stavo immersa in acqua fino alle gambe con Elisa in braccio, non mi ha quasi travolta strappandomi risate.
I maschi, impavidi, non hanno mai rinunciato a un bagno, neanche se il vento tirava forte e il papà doveva seguirli in acqua. Davide si è convinto a indossare i braccioli e l'acqua sembra non fargli più tanta paura. Lele si è provvisto di maschera ed esplora i fondali piatti e sabbiosi. Elisa invece, quando vede papà e fratelli avviarsi alla riva, mi prende per mano e mi chiede di seguirla fino alla sua pozzanghera dove sguazza a piacimento fino al momento della merenda.
E' un piacere vederla libera di muoversi, allontanarsi con fare indipendente per poi voltarsi a cercare il mio sguardo e tornare indietro correndo felice.
In questi giorni ha avuto modo di farsi due amichette, di un paio di mesi più giovani di lei, con le quali scambiar palette e secchielli e far girotondi.
L'unico risvolto problematico ci è dato da Davide, quasi risucchiato dal suo desiderio di acquistare giochi sempre nuovi. Tanto lui quanto il fratello avevano a disposizione una piccola somma di denaro per i propri acquisti, gelati e giri di giostra compresi e mentre Lele riesce, dall'alto dei suoi quasi dieci anni, a mantenere un buon equilibrio, Davide non è mai soddisfatto.
Dopo un nuovo gioco ricominciava la cantilena: "Voglio un gioco", con un tono piagnucoloso e di volta, in volta sempre più insistente. Sembra in preda a un desiderio irrefrenabile. Qui, naturalmente, diversi ambulanti espongono la propria merce direttamente sulla strada e forse, alla sua età, è un po' impossibile scindere tra desiderio di possesso e possesso vero e proprio.
L'altro giorno, al culmine di una nuova convulsione, ho lasciato che Maurizio e Lele uscissero per la spesa e, mentre Elisa dormiva, l'ho seduto accanto a me e, grazie al soccorso della tecnologia, gli ho raccontato la storia de: "Il pesciolino d'oro" e di questa vecchia moglie avida, che non era mai contenta e voleva sempre di più. Ho ottenuto di calmarlo, ma non l'ho convinto.
Ieri sera, sapendo che saremmo usciti per una passeggiata e il gelato, pur essendogli stato detto chiaramente che quello della sera avanti sarebbe stato l'ultimo acquisto, ha ricominiato il lamento. La crisi ha conosciuto un crescendo sempre più elevato, tanto che, ancora una volta, ho lasciato che uscissero Maurizio con Elisa e Lele, mentre io mi son trattenuta in casa con lui.
Tra l'altro Lele, quando solo sospetta che stia per iniziare un nuovo pianto, si spazientisce e gestire la situazione diventa ancora più complicato.
Ancora una volta ho tentato di farlo ragionare, portandolo a capire come ci rendesse più contenti per espempio stare con gli amici e che le cose materiali non potevano darci la stessa gioia. Dopo una mezz'ora sono riuscita a calmarlo, forse a chiarire alcune cose e anche noi abbiamo raggiunto gli altri in gelateria.
Siamo poi riusciti a trattenerci un po' ad ascoltare un concerto bandistico, suonavano musiche di Verdi e, tornando, siam passati per il porto dove stavano ormeggiate splendide barche. Un bel diversivo davvero.
Oggi però è tornato a battere il chiodo, facendo l'elenco di ciò che vuole al compleanno... alla fine occorrerà solo tener saldo il timore, usare comprensione e fermezza e aspettare che la mareggiata passi.
Un'ultima osservazione. Ieri in spiaggia Elisa ed io abbiam giocato con due gemelline di sette anni, che tra le varie domande che mi han posto, mi han chiesto anche se litigassi mai col papà dei miei bambini. La cosa mi ha colpita, perché la stessa domanda mi fu posta da Emanuele un po' di tempo fa.
Cosa ci starà sotto questa curiosità dei bambini, nel sapere cosa succede in altre famiglie? loro mi han detto che la mamma litiga col papà tutti i giorni. Io, non ho potuto mentire, descrivendo una realtà che non vivo. Capita con Maurizio di entrare "in conflitto" su varie questioni ma, non avendo un'indole litgiosa, risolviamo col confronto aperto il disaccordo, senza che ci si umili, o ci si svilisca a vicenda.
Chissà, mi son detta, forse volevano avere la speranza che in qualche altra famiglia potesse essere diverso che a casa loro, che anche gli adulti fossero in grado di portarsi rispetto e concedersi stima?
Come sempre in queste occasioni sono stata colta un po' alla sprovvista, ma la loro domanda, insieme a una preghiera, me la porterò nel cuore.
Buon fine settimana naviganti e buona notte.
---
la mamma
giovedì 23 giugno 2011
Questa volta riproponiamo un classico, si tratta della piramide o come a volte dice Davide "piradime" :-)
Il risultato è garantito, l'opera è d'effetto e attira quasi sempre l'ammirazione dei passanti.
La realizzazione è molto semplice, si accumula una bella montagna di sabbia bagnata, si cerca di compattarla il più possibile e poi si procede con l'asportazione della sabbia in eccesso.
Non sempre i lati della piramide risultano essere paralleli e quindi spesso capita di dover togliere parecchia sabbia prima di arrivare al risultato finale.
Realizziamo un tempietto per l'ingresso fatto con dei sassi trovati sulla spiaggia ed ecco la nostra piramide...
Nel frattempo continua la realizzazione pomeridiana con i sassi a breve un post sulla produzione.
Buona notte e alla prossima.
---
il papà
Il risultato è garantito, l'opera è d'effetto e attira quasi sempre l'ammirazione dei passanti.
La realizzazione è molto semplice, si accumula una bella montagna di sabbia bagnata, si cerca di compattarla il più possibile e poi si procede con l'asportazione della sabbia in eccesso.
Non sempre i lati della piramide risultano essere paralleli e quindi spesso capita di dover togliere parecchia sabbia prima di arrivare al risultato finale.
Realizziamo un tempietto per l'ingresso fatto con dei sassi trovati sulla spiaggia ed ecco la nostra piramide...
Nel frattempo continua la realizzazione pomeridiana con i sassi a breve un post sulla produzione.
Buona notte e alla prossima.
---
il papà
mercoledì 22 giugno 2011
Pian piano il vento dello scorso fine settimana si è placato. Il mare, con graduale lentezza, è tornato alla calma restituendo a noi bagnanti la spiaggia inghiottita e il suo turchese, assieme al verde delle folte piante intorno e ad ogni altra cosa è tornato a scintillare al sole.
Abbiamo così potuto riprendere la routine della vita da vacanze al mare che quest'anno però, con mia sorpresa, riesco anche ad apprezzare. Partendo mi sono spogliata di ogni aspettativa e tutto, o quasi, sta andando per il verso giusto.
Il mio spirito non è insofferente al solito andirivieni, anzi, sento il desiderio di offrire ai bambini modo di divertirsi e giocare in libertà e quale posto migliore per poterlo fare se non la spiaggia?
Maurizio sta trascorrendo diverse ore soprattutto con Emanuele e Davide, accompagnandoli e intrattenendoli. Nel primo pomeriggio, quando per evitare il calore più nocivo rimaniamo sotto coperta, rimane con loro a dipingere sassi inventando personaggi.
Ieri proprio non ho potuto non mostrargli il mio apprezzamento per questa sua manifesta disponibilità nei confronti dei bambini, miei (è sempre lui che cucina), ma anche di amici e conoscenti.
Io mi dedico un po' di più alla piccola, che scorazza per la spiaggia ovunque, ma poi si volta sempre per cercare il mio sguardo, accertarsi che io ci sia e chiedere approvazione. Solo ora inizia a vincere la sua diffidenza nei confronti dell'acqua. Lascia che le onde la bagnino i piedini per poi scappare ripetendo: "No, noo, noo!".
E' davvero buffa e divertende. Questa sera, prima di risalire, per non rimanere sole ad annoiarci sotto l'ombrellone, abbiamo raggiunto gli altri sul bagnasciuga. Mentre Maurizio procedeva nella costruzione del suo castello, noi abbiamo scavato e riempito d'acqua una buca nella quale poi la piccola ha sguazzato felice, sporca di sabbia fino ai denti.
La sera qualche volta usciamo e qualche volta no, e questo spezza parecchio il ritmo e la monotonia e soprattutto ci permette di ritrovare un po' di calma.
Stiamo davvero dedicando tempo alla famiglia, ma ciò che davvero questa vacanza ci avrà dato, lo scoprirò solo al ritorno.
Non mi resta che augurarvi buona notte naviganti.
---
la mamma
Abbiamo così potuto riprendere la routine della vita da vacanze al mare che quest'anno però, con mia sorpresa, riesco anche ad apprezzare. Partendo mi sono spogliata di ogni aspettativa e tutto, o quasi, sta andando per il verso giusto.
Il mio spirito non è insofferente al solito andirivieni, anzi, sento il desiderio di offrire ai bambini modo di divertirsi e giocare in libertà e quale posto migliore per poterlo fare se non la spiaggia?
Maurizio sta trascorrendo diverse ore soprattutto con Emanuele e Davide, accompagnandoli e intrattenendoli. Nel primo pomeriggio, quando per evitare il calore più nocivo rimaniamo sotto coperta, rimane con loro a dipingere sassi inventando personaggi.
Ieri proprio non ho potuto non mostrargli il mio apprezzamento per questa sua manifesta disponibilità nei confronti dei bambini, miei (è sempre lui che cucina), ma anche di amici e conoscenti.
Io mi dedico un po' di più alla piccola, che scorazza per la spiaggia ovunque, ma poi si volta sempre per cercare il mio sguardo, accertarsi che io ci sia e chiedere approvazione. Solo ora inizia a vincere la sua diffidenza nei confronti dell'acqua. Lascia che le onde la bagnino i piedini per poi scappare ripetendo: "No, noo, noo!".
E' davvero buffa e divertende. Questa sera, prima di risalire, per non rimanere sole ad annoiarci sotto l'ombrellone, abbiamo raggiunto gli altri sul bagnasciuga. Mentre Maurizio procedeva nella costruzione del suo castello, noi abbiamo scavato e riempito d'acqua una buca nella quale poi la piccola ha sguazzato felice, sporca di sabbia fino ai denti.
La sera qualche volta usciamo e qualche volta no, e questo spezza parecchio il ritmo e la monotonia e soprattutto ci permette di ritrovare un po' di calma.
Stiamo davvero dedicando tempo alla famiglia, ma ciò che davvero questa vacanza ci avrà dato, lo scoprirò solo al ritorno.
Non mi resta che augurarvi buona notte naviganti.
---
la mamma
martedì 21 giugno 2011
Come dicevo nel precedente post, il rito dei castelli di sabbia pomeridiani non conosce soste...
Per la verità ieri ci siamo concessi (a grande richiesta di Lele) una piccola deviazione sul tema: abbiamo "costruito" una diga primordiale, fatta di legnetti e sassi mischiati con tanta sabbia bagnata, diciamo come potevano farla gli uomini primitivi.
Oggi invece procede la carrellata dei castelli sul bagnasciuga, questa volta abbiamo cercato di abbellirlo con del materiale portatomi da Davide dopo un'escursione nelle retrovie della spiaggia per fare pipì...
In questi pomeriggi abbiamo anche realizzato qualche altra "opera" grazie alla "scatola delle manualità" che avevamo preparato con cura prima di partire e per fortuna non abbiamo dimenticato a casa.
Nei prossimi post ve li mostreremo.
A presto!
---
il papà
Per la verità ieri ci siamo concessi (a grande richiesta di Lele) una piccola deviazione sul tema: abbiamo "costruito" una diga primordiale, fatta di legnetti e sassi mischiati con tanta sabbia bagnata, diciamo come potevano farla gli uomini primitivi.
Oggi invece procede la carrellata dei castelli sul bagnasciuga, questa volta abbiamo cercato di abbellirlo con del materiale portatomi da Davide dopo un'escursione nelle retrovie della spiaggia per fare pipì...
In questi pomeriggi abbiamo anche realizzato qualche altra "opera" grazie alla "scatola delle manualità" che avevamo preparato con cura prima di partire e per fortuna non abbiamo dimenticato a casa.
Nei prossimi post ve li mostreremo.
A presto!
---
il papà
lunedì 20 giugno 2011
E' la prima sera che riesco ad aggiornare il giornale. E' molto tardi, ma ha davvero un altro fascino, per me, scrivere quando ormai la giornata è alle spalle.
Un giornale funziona da ricapitolazione di un tratto di viaggio, e questa, in cui tutto intorno è silenzio salvo il fragore del mare che giunge fino a noi anche se gli infissi sono chiusi, è l'ora in assoluto più meditativa del giorno.
Ti stacchi per qualche tempo da luoghi in cui ordinariamente si svolge la tua vita, e subito l'allontanamento permette il delinearsi netto di alcuni stati dell'anima che altrimenti mai coglieresti.
Uno di questi è la nostalgia. Di chi, o di cosa abbiamo nostalgia quando lasciamo la nostra casa, la nostra città, anche solo per brevi periodi, per andarcene altrove?
Ecco, come un cercatore d'oro fra rivoli d'acqua, anch'io ho setacciato i miei sentimenti e pescato preziosità che solitamente non colgo.
Chiudo la porta, giro la chiave e ripenso, in brevi, veloci frammenti, all'anno appena trascorso. I bambini, i compiti, il lavoro, le uscite e i rientri, gli impegni che ci hanno teso come archi o scagliato come frecce per raggiungere le nostre mete.
E' stato faticoso ma... quanto è stato bello tuffarsi in quel mare!
Questa intanto è stata la prima domenica lontani dalla nostra comunità e il sacerdote della locale parrocchia ci ha liquidati in trentacinque minuti di Messa. Mi hanno chiesto di leggere la preghiera dei fedeli e il mio primogenito ha commentato: "... Ma, sempre a te chiedono di leggere?", come se portassi scritta sulla fronte questa mia disponibilità e... un po' ha ragione.
E' stata una giornata segnata purtroppo da tanti capricci del secondogenito, che un po' ci sta mettendo alla prova, anche se in questi giorni l'abbiamo ammirato mentre superava vere e proprie prove di coraggio, come entrare in acqua e indossare i braccioli.
E' stata però, soprattutto, una giornata segnata da due straordinari eventi gioiosi: la consacrazione sacerdotale di un ormai ex seminarista rimasto a servire la nostra comunità per quattro anni e la nascita della nostra nipotina.
Spero proprio di poterla vedere presto almeno in foto per poi conoscerla al nostro ritorno.
Dopo i primi giorni di sole, sabbia e mare, nel fine settimana a causa delle forti raffiche di vento ci siamo concessi una tregua visitando un castello a Piombino, ieri, e una miniera abbandonata risalente all'epoca degli Etruschi, ma sfruttata fino agli anni '60 dello scorso secolo oggi.
Domani chissà... dovrebbe essere sereno e, con un po' di calma, riprenderemo ad intrecciare relazioni positive tra noi e col prossimo.
A presto naviganti e, come mio solito, via auguro buona notte.
---
La mamma
Un giornale funziona da ricapitolazione di un tratto di viaggio, e questa, in cui tutto intorno è silenzio salvo il fragore del mare che giunge fino a noi anche se gli infissi sono chiusi, è l'ora in assoluto più meditativa del giorno.
Ti stacchi per qualche tempo da luoghi in cui ordinariamente si svolge la tua vita, e subito l'allontanamento permette il delinearsi netto di alcuni stati dell'anima che altrimenti mai coglieresti.
Uno di questi è la nostalgia. Di chi, o di cosa abbiamo nostalgia quando lasciamo la nostra casa, la nostra città, anche solo per brevi periodi, per andarcene altrove?
Ecco, come un cercatore d'oro fra rivoli d'acqua, anch'io ho setacciato i miei sentimenti e pescato preziosità che solitamente non colgo.
Chiudo la porta, giro la chiave e ripenso, in brevi, veloci frammenti, all'anno appena trascorso. I bambini, i compiti, il lavoro, le uscite e i rientri, gli impegni che ci hanno teso come archi o scagliato come frecce per raggiungere le nostre mete.
E' stato faticoso ma... quanto è stato bello tuffarsi in quel mare!
Questa intanto è stata la prima domenica lontani dalla nostra comunità e il sacerdote della locale parrocchia ci ha liquidati in trentacinque minuti di Messa. Mi hanno chiesto di leggere la preghiera dei fedeli e il mio primogenito ha commentato: "... Ma, sempre a te chiedono di leggere?", come se portassi scritta sulla fronte questa mia disponibilità e... un po' ha ragione.
E' stata una giornata segnata purtroppo da tanti capricci del secondogenito, che un po' ci sta mettendo alla prova, anche se in questi giorni l'abbiamo ammirato mentre superava vere e proprie prove di coraggio, come entrare in acqua e indossare i braccioli.
E' stata però, soprattutto, una giornata segnata da due straordinari eventi gioiosi: la consacrazione sacerdotale di un ormai ex seminarista rimasto a servire la nostra comunità per quattro anni e la nascita della nostra nipotina.
Spero proprio di poterla vedere presto almeno in foto per poi conoscerla al nostro ritorno.
Dopo i primi giorni di sole, sabbia e mare, nel fine settimana a causa delle forti raffiche di vento ci siamo concessi una tregua visitando un castello a Piombino, ieri, e una miniera abbandonata risalente all'epoca degli Etruschi, ma sfruttata fino agli anni '60 dello scorso secolo oggi.
Domani chissà... dovrebbe essere sereno e, con un po' di calma, riprenderemo ad intrecciare relazioni positive tra noi e col prossimo.
A presto naviganti e, come mio solito, via auguro buona notte.
---
La mamma
venerdì 17 giugno 2011
Proprio avrebbe bisogno di essere aggiornato questo diario di bordo. Da due giorni ormai il nostro vascello non naviga più in "acque territoriali".
Siamo al mare! e nonostatne il preludio dei giorni piovosi, un benefico sole ci ha permesso di godere immediatamente a pieno delle giornate.
Elisa la sera si addormente a fatica. Rifuta di stare nel suo lettino da campeggio...! Il fatto è che, uscendo la sera per raggiungere a piedi il centro (occorrono venti minuti di cammino circa), per soddisfare la voglia di gelato dei bambini che darebbero fondo in un secondo a tutte le loro mance, al ritorno la piccola s'addormente sul passeggino.
Le due rampe di scale da salire per raggiungere il nostro alloggio, più economico ma, tutto sommato, migliore di quello dello scorso anno, sono sufficienti a risvegliarla un po'.
Ieri sera, in particolare, dopo aver tentato di persuaderla per quindici minuti buoni ad infilare il suo pigiamino, ho dovuto arrendermi alla soluzione peggiore: la costrizione.
Più volte è esplosa in un pianto disperato e inconsolabile, che credo nessuno, a parte noi della famiglia, ha mai avuto modo di ascoltare. Solitamente è una bambina docile, ma io, o meglio noi, ai quali è concesso di scoprire più sfaccettature del suo carattere, già abbiamo potuto scorgere un po' di ostinazione e di spirito tempestoso.
In mare è pura follia desiderare che sia sempre calma piatta.
La sua agitazione non mi ha consentito di concludere la giornata come avrei sperato. La preghiera comune, prima coi bimbi e poi con Maurizio, la lettura rasserenante di una storia, l'aggiornamento del blog e due sane chiacchiere e coccole tra marito e moglie, ma, niente di tutto questo.
I disturbi di Elisa protratti al di là dell'umana resistenza, come una mareggiate sulla spiaggia che si mangerebbe un intero castello di sabbia, hanno portato via tutto.
Per il resto le giornate trascorrono con i soliti ritmi da mare. Sveglia un po' più tardi, colazione, un po' di riordino che non guasta con la collaborazione di tutti e la preparazione con le protezioni solari.
Sto tenendo Elisa solo col costume, senza preoccuparmi troppo di quel che può accadere e che, di fatto, è accaduto già più di una volta. Quest'esperienza, probabilmente, mi consentirà di toglierle presto il pannolino o almeno spero.
Si diverte molto con la sabbia, ma il mare la spaventa. I suoi fratelli, al contrario, sono sempre molto impazienti di potersi tuffare accompagnati dal papà.
La temperatura si è attestata attorno ai 27 gradi. Al sole si resiste e il vento, sempre presente, aiuta parecchio. L'acqua però mi sembra sempre fredda il che provoca in me quel tanto di resistenza che mi induce a desistere dal concedermi un bagno.
Prima della fine della vacanza però, mi armerò di coraggio per vincere queste mie titubanze.
Non mi resta che augurarvi una buona giornata, naviganti e, se per caso già vi siente concessi una pausa dalle normali attività, buone vacanze.
---
la mamma
Siamo al mare! e nonostatne il preludio dei giorni piovosi, un benefico sole ci ha permesso di godere immediatamente a pieno delle giornate.
Elisa la sera si addormente a fatica. Rifuta di stare nel suo lettino da campeggio...! Il fatto è che, uscendo la sera per raggiungere a piedi il centro (occorrono venti minuti di cammino circa), per soddisfare la voglia di gelato dei bambini che darebbero fondo in un secondo a tutte le loro mance, al ritorno la piccola s'addormente sul passeggino.
Le due rampe di scale da salire per raggiungere il nostro alloggio, più economico ma, tutto sommato, migliore di quello dello scorso anno, sono sufficienti a risvegliarla un po'.
Ieri sera, in particolare, dopo aver tentato di persuaderla per quindici minuti buoni ad infilare il suo pigiamino, ho dovuto arrendermi alla soluzione peggiore: la costrizione.
Più volte è esplosa in un pianto disperato e inconsolabile, che credo nessuno, a parte noi della famiglia, ha mai avuto modo di ascoltare. Solitamente è una bambina docile, ma io, o meglio noi, ai quali è concesso di scoprire più sfaccettature del suo carattere, già abbiamo potuto scorgere un po' di ostinazione e di spirito tempestoso.
In mare è pura follia desiderare che sia sempre calma piatta.
La sua agitazione non mi ha consentito di concludere la giornata come avrei sperato. La preghiera comune, prima coi bimbi e poi con Maurizio, la lettura rasserenante di una storia, l'aggiornamento del blog e due sane chiacchiere e coccole tra marito e moglie, ma, niente di tutto questo.
I disturbi di Elisa protratti al di là dell'umana resistenza, come una mareggiate sulla spiaggia che si mangerebbe un intero castello di sabbia, hanno portato via tutto.
Per il resto le giornate trascorrono con i soliti ritmi da mare. Sveglia un po' più tardi, colazione, un po' di riordino che non guasta con la collaborazione di tutti e la preparazione con le protezioni solari.
Sto tenendo Elisa solo col costume, senza preoccuparmi troppo di quel che può accadere e che, di fatto, è accaduto già più di una volta. Quest'esperienza, probabilmente, mi consentirà di toglierle presto il pannolino o almeno spero.
Si diverte molto con la sabbia, ma il mare la spaventa. I suoi fratelli, al contrario, sono sempre molto impazienti di potersi tuffare accompagnati dal papà.
La temperatura si è attestata attorno ai 27 gradi. Al sole si resiste e il vento, sempre presente, aiuta parecchio. L'acqua però mi sembra sempre fredda il che provoca in me quel tanto di resistenza che mi induce a desistere dal concedermi un bagno.
Prima della fine della vacanza però, mi armerò di coraggio per vincere queste mie titubanze.
Non mi resta che augurarvi una buona giornata, naviganti e, se per caso già vi siente concessi una pausa dalle normali attività, buone vacanze.
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la mamma
giovedì 16 giugno 2011
E' passato un anno dall'ultimo post relativo ai castelli di sabbia ed eccoci puntuali per una nuova edizione :-)
Come saprete, se siete lettori assidui di questo blog, i nostri castelli di sabbia non sono opere di ingegno, nè tantomeno opere artistiche, bensì dei mezzi per "l'intrattenimento familiare"...
Con Davide già da qualche mese dicevamo: "vedrai che castelli, questa estate!!!".
Insomma eravamo tutti pronti per cimentarci in questo, ormai definibile, rituale della nostra famiglia, che ci vede impegnati tipicamente dopo il bagno del pomeriggio.
Ma qualcosa è andato storto, gli "attrezzi" (una cazzuola e un paio di spatole) che avevamo preparato e riposto in un angolo del box sono rimasti a casa (insieme ad altre cose per la verità) :-(
Abbiamo dovuto quindi accontentarci delle classiche palette in dotazione dei bambini.
Di seguito le prime due opere, nei primi due giorni di villeggiatura, giudicate voi se abbiamo perso la mano oppure se tutto sommato sono accettabili.
Per ora buonanotte internauti, ci sentiamo al prossimo post (speriamo con nuove opere da mostrarvi).
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il papà
Come saprete, se siete lettori assidui di questo blog, i nostri castelli di sabbia non sono opere di ingegno, nè tantomeno opere artistiche, bensì dei mezzi per "l'intrattenimento familiare"...
Con Davide già da qualche mese dicevamo: "vedrai che castelli, questa estate!!!".
Insomma eravamo tutti pronti per cimentarci in questo, ormai definibile, rituale della nostra famiglia, che ci vede impegnati tipicamente dopo il bagno del pomeriggio.
Ma qualcosa è andato storto, gli "attrezzi" (una cazzuola e un paio di spatole) che avevamo preparato e riposto in un angolo del box sono rimasti a casa (insieme ad altre cose per la verità) :-(
Abbiamo dovuto quindi accontentarci delle classiche palette in dotazione dei bambini.
Di seguito le prime due opere, nei primi due giorni di villeggiatura, giudicate voi se abbiamo perso la mano oppure se tutto sommato sono accettabili.
Per ora buonanotte internauti, ci sentiamo al prossimo post (speriamo con nuove opere da mostrarvi).
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il papà
venerdì 10 giugno 2011
Oggi sono finite le scuole e Lele e Davide sono rientrati a casa con il loro dirompente carico di euforia. Qualcosa sta cambiando in me. Mi sono accorta infatti, proprio poco prima che Lele rientrasse piegato dal peso di una cartella colma oltre ogni misura, di essere riuscita a immedesimarmi in loro.
Davvero raramente, purtroppo, mi è capitato di riuscire ad empatizzare con loro e questo è tragico... Lele ha voluto subito premunirsi passando in libreria ad acquistare libro per le vacanze ed un secondo per le sue letture estive. Davide invece è rientrato con un plico di schede per i suoi "compiti" e già stasera avrebbe voluto iniziare a completarle.
Nonostante questi pochi giorni che ancora ci separano dalla partenza siano non poco impegnativi, devo dire che anch'io mi sento più leggera, come fossi già mentalmente in vacanza.
Riesco quasi a percepire un'aria nuova, più rilassata e festosa e quest'aria... sa di buono.
In mattinata sono stata all'asilo a portare Davide insieme ad Elisa e uscendo ho incontrato una persona che un po' s'è confidata con me. A volte sembra che sia sufficiente una domanda banale per dar modo alle persone di sfogarsi e raccontarsi e, in settimana, questa è già la seconda volta che capita in famiglia.
Rimasta sola con la piccola siamo state in posta dove abbiamo trovato parecchia coda. Ci siamo armate di pazienza e nel giro di mezz'ora tutto si è risolto.
Siamo rientrate che ormai le campane battevano le 10. Dovevo lavare le tazze, rifare i letti, stendere la biancheria, il minimo indispensabile, insomma, perché il vascello potesse continuare a navigare.
E' venuta mia mamma a portarmi le tende lavate e mi ha aiutata almeno a stendere.
Elisa nel frattempo entrava e usciva con fare indipendente fra casa e cortile. Chiacchiera, chiacchiera... ha imparato a dire no facendo oscillare l'indice ed è talmente divertita che lo dice anche quando sarebbe conveniente per lei dire si.
Finge di parlare al telefono, saluta e manda baci con improvvisate borsette al braccio, si arrampica un po' dappertutto e oggi, quando Davide dopo una caduta in cortile si lamentava cantilenando il suo "ahia!", lei gli faceva il verso mimica facciale compresa. Una vera monella!
Ho trascorso il pomeriggio stirando mentre Maurizio, già a casa verso le 14, faceva con Lele una puntatina dal barbiere per poi passare al centro commerciale e infine, prima di cena, è passato mio fratello per una saluto.
Visita più che gradita considerato che ci si riesce a vedere davvero poco.
Per domani già il programma è fitto ma... con calma!
Bé, buona notte naviganti e buon fine settimana.
---
La mamma
Davvero raramente, purtroppo, mi è capitato di riuscire ad empatizzare con loro e questo è tragico... Lele ha voluto subito premunirsi passando in libreria ad acquistare libro per le vacanze ed un secondo per le sue letture estive. Davide invece è rientrato con un plico di schede per i suoi "compiti" e già stasera avrebbe voluto iniziare a completarle.
Nonostante questi pochi giorni che ancora ci separano dalla partenza siano non poco impegnativi, devo dire che anch'io mi sento più leggera, come fossi già mentalmente in vacanza.
Riesco quasi a percepire un'aria nuova, più rilassata e festosa e quest'aria... sa di buono.
In mattinata sono stata all'asilo a portare Davide insieme ad Elisa e uscendo ho incontrato una persona che un po' s'è confidata con me. A volte sembra che sia sufficiente una domanda banale per dar modo alle persone di sfogarsi e raccontarsi e, in settimana, questa è già la seconda volta che capita in famiglia.
Rimasta sola con la piccola siamo state in posta dove abbiamo trovato parecchia coda. Ci siamo armate di pazienza e nel giro di mezz'ora tutto si è risolto.
Siamo rientrate che ormai le campane battevano le 10. Dovevo lavare le tazze, rifare i letti, stendere la biancheria, il minimo indispensabile, insomma, perché il vascello potesse continuare a navigare.
E' venuta mia mamma a portarmi le tende lavate e mi ha aiutata almeno a stendere.
Elisa nel frattempo entrava e usciva con fare indipendente fra casa e cortile. Chiacchiera, chiacchiera... ha imparato a dire no facendo oscillare l'indice ed è talmente divertita che lo dice anche quando sarebbe conveniente per lei dire si.
Finge di parlare al telefono, saluta e manda baci con improvvisate borsette al braccio, si arrampica un po' dappertutto e oggi, quando Davide dopo una caduta in cortile si lamentava cantilenando il suo "ahia!", lei gli faceva il verso mimica facciale compresa. Una vera monella!
Ho trascorso il pomeriggio stirando mentre Maurizio, già a casa verso le 14, faceva con Lele una puntatina dal barbiere per poi passare al centro commerciale e infine, prima di cena, è passato mio fratello per una saluto.
Visita più che gradita considerato che ci si riesce a vedere davvero poco.
Per domani già il programma è fitto ma... con calma!
Bé, buona notte naviganti e buon fine settimana.
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La mamma
giovedì 9 giugno 2011
Ancora pochi giorni e poi finalmente partiremo per le vacanze!
Domani sarà l'ultimo giorno di scuola dei bambini e poi saranno definitivamente a casa. Lele tornerà alle 12.30, per l'ultimo giorno, infatti, gli è stato abbonato il pomeriggio e anche Maurizio, con l'inizio del mese corrente, inizierà a lavorare solo mezza giornata il venerdì.
L'euforia che mentalmente sembra pervaderci a volte dà nuova energia ai nostri gesti e anche le incombenze quotidiane vengono come alleggerite. All'orizzonte c'è quel periodo dell'anno in cui finalmente potremo concederci di stare tutti insieme anche nei giorni feriali e... non vedo l'ora.
In questi giorni la mia mamma mi sta un po' aiutando. In conseguenza dei lavori la casa era davvero in condizioni pessime e non sarei riuscita a fare tutto da sola prima della partenza. E' proprio bello ogni tanto sentirsi sostenuti.
Prima di partire, comunque, abbiamo ancora qualche incombenza da sbrigare. Colloqui, dentista, acquisti, ultimi impegni parrocchiali. La domenica in particolare si annuncia essere una di quelle da paura, ma... passerà.
Non rimane che sperare che il tempo migliori e il sole ritorni. Solo questo, che il sole ritorni!
Buone notte naviganti
---
la mamma
Domani sarà l'ultimo giorno di scuola dei bambini e poi saranno definitivamente a casa. Lele tornerà alle 12.30, per l'ultimo giorno, infatti, gli è stato abbonato il pomeriggio e anche Maurizio, con l'inizio del mese corrente, inizierà a lavorare solo mezza giornata il venerdì.
L'euforia che mentalmente sembra pervaderci a volte dà nuova energia ai nostri gesti e anche le incombenze quotidiane vengono come alleggerite. All'orizzonte c'è quel periodo dell'anno in cui finalmente potremo concederci di stare tutti insieme anche nei giorni feriali e... non vedo l'ora.
In questi giorni la mia mamma mi sta un po' aiutando. In conseguenza dei lavori la casa era davvero in condizioni pessime e non sarei riuscita a fare tutto da sola prima della partenza. E' proprio bello ogni tanto sentirsi sostenuti.
Prima di partire, comunque, abbiamo ancora qualche incombenza da sbrigare. Colloqui, dentista, acquisti, ultimi impegni parrocchiali. La domenica in particolare si annuncia essere una di quelle da paura, ma... passerà.
Non rimane che sperare che il tempo migliori e il sole ritorni. Solo questo, che il sole ritorni!
Buone notte naviganti
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la mamma
martedì 7 giugno 2011
Recuperare i fotogrammi conservati nella memoria circa la navigazione degli ultimi giorni non è cosa semplice.
Sabato sera le emozioni erano alle stelle e istintivamente mi sarei messa a scrivere, ma la stanchezza e soprattutto la mancanza del portatile mi hanno costretta a rinviare la cosa.
Anche ieri il cuore era al colmo, ma una pena profonda mi ha portata con rammarico ad un ulteriore rinvio.
Abbiamo trascorso il fine settimana ormeggiati sulle rive del Lago di Como con alcune coppie del gruppo famiglie al quale apparteniamo per una "due giorni" di spiritualità.
I miei bimbi, purtroppo, non erano in gran forma e l'aver deciso di esserci comunque ci ha ormai fatto acquistare, uscita dopo uscita, insieme a pochi altri il titolo ufficiale di "Irriducibili".
Mettendo tutto sulla bilancia, pro e contro, rischi e benefici, nemmeno ora saprei valutare con realismo se la scelta sia stata saggia o meno.
Sono stati due giorni di una ricchezza straordinaria. Sabato, nonostante gli acquazzoni che hanno reso bagnato il viaggio (ma cosa volete che sia per chi come noi ha scelto un vascello come propria dimora?), il sole nella tarda mattinata ha beneficato tutti.
Per molte ore siamo riusciti a goderci il panorama all'aria aperta. I bambini hanno scorrazzato in lungo e in largo per tutta l'area di proprietà dell'Abbazia della quale eravamo ospiti fino a stramazzare dal sonno la sera. Solo il mio primogenito, alla sua prima notte fuori controllo (si era deciso infatti di alloggiarlo in una stanza la piano superiore con un coetaneo, amico per la pelle dalla prima infanzia) e nonostante la febbre, non ha quasi per nulla riposato.
Alle tre lui e il suo compare già erano svegli e un'ora dopo uno dei due già era vestito. Alle sei, senza usare i guanti bianchi, sono piombati in stanza svegliando Elisa e chiedendo un fazzoletto. Mezz'ora dopo, unici fra un gruppo di quasi sessanta persone, stavano in giardino!
Davide, che al contrario del fratello si è invece abbandonato ad un sonno profondo e ristoratore, non solo il mattino non si sarebbe più svegliato, ma non appena ha aperto gli occhi si è mostrato sofferente per un mal di stomaco causato dall'assunzione, il giorno prima, di un antiinfiammatorio.
La preoccupazione per loro non ci ha però tolto la possibilità di parlare e intrattenere relazioni buone un po' con tutti. Sono i volti di sempre, quelli di coloro con i quali condividi buona parte delle scelte, e con i quali tutto l'anno cammini, o meglio, voghi. Sono quelli che non molleresti mai sul sagrato dopo la Messa o all'oratorio la domenica.
Sono loro e lo sono più di prima. Come dopo una gita fra compagni ci si sente più uniti per aver condiviso un'esperienza forte, lontani da casa, così tra famiglie l'amicizia diventa più profonda, i volti ancora più noti, ancor più illuminati e vicini.
C'è stata tutta la piacevolezza dell'incontro nella fraternità che è un incontro d'amore.
E' stato un tempo per accorgersi di tante cose e ringraziare il Signore di tanta ricchezza, di tanta umanità bella.
Mi rimarrà il ricordo di tanti dialoghi, di tanti sguardi, di parole e gesti, di un abbraccio con una persona cara dopo una confidenza.
Mi rimarrà, mi auguro, la ricchezza spirituale derivato dall'aver meditato una volta di più la Parola e dall'aver cambiato tutte le suggestioni che ne sono derivate a cuore aperto con mio marito.
Davide e Lele, poi, hanno dimostrato di saper essere molto indipendenti. Il primo, in un momento di stanchezza nel pomeriggio, da solo è salito in camera, senza che nessuno sapesse niente, per concedersi un po' di riposo sdraiato sul letto che si era scelto per la notte nella nostra camera. Il secondo da solo prendeva il termomentro per misurarsi la febbre e poi scendeva a comunicarcelo.
Due ometti in crescita!
Buona notte naviganti che, se tutto va bene, fra un po' il mare lo vedremo davvero!
---
la mamma
Sabato sera le emozioni erano alle stelle e istintivamente mi sarei messa a scrivere, ma la stanchezza e soprattutto la mancanza del portatile mi hanno costretta a rinviare la cosa.
Anche ieri il cuore era al colmo, ma una pena profonda mi ha portata con rammarico ad un ulteriore rinvio.
Abbiamo trascorso il fine settimana ormeggiati sulle rive del Lago di Como con alcune coppie del gruppo famiglie al quale apparteniamo per una "due giorni" di spiritualità.
I miei bimbi, purtroppo, non erano in gran forma e l'aver deciso di esserci comunque ci ha ormai fatto acquistare, uscita dopo uscita, insieme a pochi altri il titolo ufficiale di "Irriducibili".
Mettendo tutto sulla bilancia, pro e contro, rischi e benefici, nemmeno ora saprei valutare con realismo se la scelta sia stata saggia o meno.
Sono stati due giorni di una ricchezza straordinaria. Sabato, nonostante gli acquazzoni che hanno reso bagnato il viaggio (ma cosa volete che sia per chi come noi ha scelto un vascello come propria dimora?), il sole nella tarda mattinata ha beneficato tutti.
Per molte ore siamo riusciti a goderci il panorama all'aria aperta. I bambini hanno scorrazzato in lungo e in largo per tutta l'area di proprietà dell'Abbazia della quale eravamo ospiti fino a stramazzare dal sonno la sera. Solo il mio primogenito, alla sua prima notte fuori controllo (si era deciso infatti di alloggiarlo in una stanza la piano superiore con un coetaneo, amico per la pelle dalla prima infanzia) e nonostante la febbre, non ha quasi per nulla riposato.
Alle tre lui e il suo compare già erano svegli e un'ora dopo uno dei due già era vestito. Alle sei, senza usare i guanti bianchi, sono piombati in stanza svegliando Elisa e chiedendo un fazzoletto. Mezz'ora dopo, unici fra un gruppo di quasi sessanta persone, stavano in giardino!
Davide, che al contrario del fratello si è invece abbandonato ad un sonno profondo e ristoratore, non solo il mattino non si sarebbe più svegliato, ma non appena ha aperto gli occhi si è mostrato sofferente per un mal di stomaco causato dall'assunzione, il giorno prima, di un antiinfiammatorio.
La preoccupazione per loro non ci ha però tolto la possibilità di parlare e intrattenere relazioni buone un po' con tutti. Sono i volti di sempre, quelli di coloro con i quali condividi buona parte delle scelte, e con i quali tutto l'anno cammini, o meglio, voghi. Sono quelli che non molleresti mai sul sagrato dopo la Messa o all'oratorio la domenica.
Sono loro e lo sono più di prima. Come dopo una gita fra compagni ci si sente più uniti per aver condiviso un'esperienza forte, lontani da casa, così tra famiglie l'amicizia diventa più profonda, i volti ancora più noti, ancor più illuminati e vicini.
C'è stata tutta la piacevolezza dell'incontro nella fraternità che è un incontro d'amore.
E' stato un tempo per accorgersi di tante cose e ringraziare il Signore di tanta ricchezza, di tanta umanità bella.
Mi rimarrà il ricordo di tanti dialoghi, di tanti sguardi, di parole e gesti, di un abbraccio con una persona cara dopo una confidenza.
Mi rimarrà, mi auguro, la ricchezza spirituale derivato dall'aver meditato una volta di più la Parola e dall'aver cambiato tutte le suggestioni che ne sono derivate a cuore aperto con mio marito.
Davide e Lele, poi, hanno dimostrato di saper essere molto indipendenti. Il primo, in un momento di stanchezza nel pomeriggio, da solo è salito in camera, senza che nessuno sapesse niente, per concedersi un po' di riposo sdraiato sul letto che si era scelto per la notte nella nostra camera. Il secondo da solo prendeva il termomentro per misurarsi la febbre e poi scendeva a comunicarcelo.
Due ometti in crescita!
Buona notte naviganti che, se tutto va bene, fra un po' il mare lo vedremo davvero!
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la mamma
mercoledì 1 giugno 2011
Dopo le belle giornate estive ora ha ripreso a piovere. Velocemente ho abbassato le tapparelle di alcune finestre. Ho già ripulito alcuni vetri e non vorrei ritrovarmi, a un paio di settimane dalla partenza per il mare, a dover ricominciare tutto da capo.
Sono anche riuscita (finalmente!) a sistemare le scatole del cambio di stagione che ogni anno mi sembrano più ingombranti.
Ci sono veramente tante cose da sistemare in casa... armadietti da riordinare, pulizie da fare, le tende... e per di più, in vista, le valige da preparare.
Sabato e Domenica saremo al lago col nostro gruppo famiglie per una due giorni di spiritualità, nel frattempo però Elisa ha avuto la febbre. Già lunedì, nel metterla a letto la sera, mi sembrava fosse più accaldata del solito. L'indomani era veramente nervosa. Non aveva voglia di giocare e mentre stendevo la biancheria ha urlato a più non posso per diverso tempo perché le ho chiuso con una cordicella il mobiletto dove ripongo i detersivi.
Finora era bastato avvolgere le due maniglie con una salvietta, ma ora no. Lei ha imparato come sciogliere l'intreccio! Poco prima dell'ora di pranzo, insospettita da questi avvenimenti, le ho misurato la febbre e quando il termometro digitale è suonato segnava 38.3°. "Accidenti!", mi sono detta.
Son subito ricorsa al paracetamolo e poi l'ho messa a nanna. Era infatti visibilmente assonnata e riposare ha consentito alla temperatura di scendere più rapidamente.
A riposato giusto, giusto il tempo che il fratello più grande ritornasse da scuola e poi le ho preparato un po' di latte. E' stata abbastanza bene tutto il pomeriggio, fino a che la febbre non è risalità a 38.5 al termine dell'effetto del paracetamolo.
Grazie a Dio ha trascorso una notte pressoché tranquilla. Ieri sera Maurizio ha portato Lele in chiesa. C'era la processione per la chiusura del mese di maggio e ai bambini della Prima Comunione è stato chiesto di indossare ancora la loro tunica bianca. L'intenzione era di partecipare tutti e di recarci in chiesa a piedi, ma il tempo e lo sfasamento della piccola ci hanno costretti ad un veloce cambio di programma.
Nel tardo pomeriggio, invece, dopo la merenda, cercando un modo per non rimanere fissi davanti alla televisione, abbian pensato di tirar fuori i trattori dalla loro scatola e tutti insieme abbiamo giocato all'agriturismo.
Tutto sommato è come aver navigato su un mare un po' mosso, ma siamo arrivati in porto e oggi è ripreso il viaggio.
Sono purtroppo giornate un po' inconcludenti. Domani e anche venerdì Maurizio rimarrà a casa per la riabilitata festa della Repubblica, così farò in modo di non perdere altro tempo. Anche la pioggia però impigrisce!
E' vero, quest'acqua ha riportato le temperature entro livelli accettabili, ma io ho già nostalgia del sole e della sua luminosità.
In casa si sta in maglietta e per uscire quasi non è sufficiente un maglione di cotone. L'ho constatato anche prima, quando con urgenza ho chiamato la mia "santa" vicina di casa per correre a scuola. Lele mi aveva chiamata avvertendomi di essersi bagnato in mensa con dell'acqua e chiedendomi di portargli il cambio.
Non si può mai star tranquilli!
A presto naviganti.
---
La mamma
Sono anche riuscita (finalmente!) a sistemare le scatole del cambio di stagione che ogni anno mi sembrano più ingombranti.
Ci sono veramente tante cose da sistemare in casa... armadietti da riordinare, pulizie da fare, le tende... e per di più, in vista, le valige da preparare.
Sabato e Domenica saremo al lago col nostro gruppo famiglie per una due giorni di spiritualità, nel frattempo però Elisa ha avuto la febbre. Già lunedì, nel metterla a letto la sera, mi sembrava fosse più accaldata del solito. L'indomani era veramente nervosa. Non aveva voglia di giocare e mentre stendevo la biancheria ha urlato a più non posso per diverso tempo perché le ho chiuso con una cordicella il mobiletto dove ripongo i detersivi.
Finora era bastato avvolgere le due maniglie con una salvietta, ma ora no. Lei ha imparato come sciogliere l'intreccio! Poco prima dell'ora di pranzo, insospettita da questi avvenimenti, le ho misurato la febbre e quando il termometro digitale è suonato segnava 38.3°. "Accidenti!", mi sono detta.
Son subito ricorsa al paracetamolo e poi l'ho messa a nanna. Era infatti visibilmente assonnata e riposare ha consentito alla temperatura di scendere più rapidamente.
A riposato giusto, giusto il tempo che il fratello più grande ritornasse da scuola e poi le ho preparato un po' di latte. E' stata abbastanza bene tutto il pomeriggio, fino a che la febbre non è risalità a 38.5 al termine dell'effetto del paracetamolo.
Grazie a Dio ha trascorso una notte pressoché tranquilla. Ieri sera Maurizio ha portato Lele in chiesa. C'era la processione per la chiusura del mese di maggio e ai bambini della Prima Comunione è stato chiesto di indossare ancora la loro tunica bianca. L'intenzione era di partecipare tutti e di recarci in chiesa a piedi, ma il tempo e lo sfasamento della piccola ci hanno costretti ad un veloce cambio di programma.
Nel tardo pomeriggio, invece, dopo la merenda, cercando un modo per non rimanere fissi davanti alla televisione, abbian pensato di tirar fuori i trattori dalla loro scatola e tutti insieme abbiamo giocato all'agriturismo.
Tutto sommato è come aver navigato su un mare un po' mosso, ma siamo arrivati in porto e oggi è ripreso il viaggio.
Sono purtroppo giornate un po' inconcludenti. Domani e anche venerdì Maurizio rimarrà a casa per la riabilitata festa della Repubblica, così farò in modo di non perdere altro tempo. Anche la pioggia però impigrisce!
E' vero, quest'acqua ha riportato le temperature entro livelli accettabili, ma io ho già nostalgia del sole e della sua luminosità.
In casa si sta in maglietta e per uscire quasi non è sufficiente un maglione di cotone. L'ho constatato anche prima, quando con urgenza ho chiamato la mia "santa" vicina di casa per correre a scuola. Lele mi aveva chiamata avvertendomi di essersi bagnato in mensa con dell'acqua e chiedendomi di portargli il cambio.
Non si può mai star tranquilli!
A presto naviganti.
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La mamma
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